Il sangue delle cavalle incinte viene raccolto per ottenere l’eCG (gonadotropina corionica equina), nota anche come PMSG (Pregnant Mare Serum Gonadotropin), che viene utilizzata poi in farmaci ad uso veterinario impiegati nell’allevamento (specie suino) per indurre la crescita follicolare, l’ovulazione e l’estro.
Per estrarre l’eCG dal sangue, le giumente devono essere incinte, cinque litri di sangue vengono prelevati da ogni cavalla ogni settimana, per un massimo di dieci settimane.
Quando le cavalle riescono a portare a termine la gravidanza, i puledri maschi che nascono vengono subito mandati al macello, mentre le femmine seguono la sorte delle madri. I prezzi dei puledri sono ora al minimo e lo sfruttamento delle giumente per il loro sangue è diventato molto più redditizio, stimolando ulteriormente la crescita del settore.
La maggior parte delle cavalle sono semi-selvatiche, non hanno quasi nessun contatto con l’uomo. Le registrazioni fatte da AWF che svelano cosa accade durante la raccolta del sangue mostrano gli operai che picchiano i cavalli e usano i cani per spostarli.
Quello a cui le cavalle sono sottoposte è spaventoso. Ma perché arrivare a questo terribile sfruttamento?
Come anticipato, il motivo risiede nell’eCG, un ormone prodotto dalle cavalle gravide, che viene utilizzato per la produzione di farmaci veterinari impiegati negli allevamenti intensivi per la produzione di carne, principalmente nel settore suinicolo.
In pratica l’ormone serve a far incrementare la fertilità delle scrofe confinate negli allevamenti intensivi che così possono produrre un maggior numero di cuccioli destinati poi all’ingrasso e alla macellazione.
Un circolo di sofferenza animale, sfruttamento e crudeltà a cui ognuno di noi può porre fine, scegliendo di non finanziare più questa industria, scegliendo un’alimentazione 100% vegetale. GO VEGAN 🌿🌿🌿
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