"1988. Il Napoli, quell’anno, conquisterà il primo “vero” trofeo europeo nella storia del club, la Coppa UEFA… La storia ci consegnò i gol, la coppa alzata, la folla festante, e momenti iconici casuali ma indimenticabili.
Come il riscaldamento pre-partita di Maradona nella semifinale di ritorno, a Monaco di Baviera, con il Bayern Monaco.
Gli altoparlanti dell’Olympiastadion trasmisero, a tutto volume, le note della canzone Live is life del gruppo austriaco Opus, cantata da una cover band.
Si dice che i tecnici dello stadio avessero gradualmente alzato il volume allo scopo di intimorire i calciatori avversari.
Effettivamente la musica era di quelle avvolgenti, entusiasmanti, che danno la carica. Dovevano darla a quelli di casa, ma sulle note Maradona, riscaldandosi, cominciò a muoversi a ritmo di musica.
Prese la loro musica e la fece sua. Poi prese un pallone e con quello, sempre a ritmo di musica, cominciò a danzare. Danzava a casa loro. Rigorosamente con le scarpe slacciate. Dimostrò che la palla andava dove lui voleva, era con lui, e ballava con lui.
I maxi schermi dello stadio lo inquadrarono, il pubblico sbarrò gli occhi.
Gli avversari avrebbero voluto apparire distratti, ma non ci riuscivano.
Diego ricordò a tutti che, se gli davi la palla, lui giocava sempre in casa.
Non erano i tempi di oggi, quelle immagini non furono trasmesse in diretta sui televisori, ma in campo c’era anche Frank Raes, produttore di una TV belga, che dichiarò: «Ero lì con Frank Arnesen, che all’epoca lavorava per la TV danese, a guardarlo ipnotizzato. Maradona ha già vinto la partita lì, sono rimasti tutti impressionati».
Questa, come tante storie, sarebbe potuta finire nel dimenticatoio, o comunque solo nella memoria dei presenti, ma fortunatamente Raes chiese le immagini al canale tedesco ZDF, che aveva ripreso la partita: «Stranamente, la stessa ZDF non ha mai fatto nulla al riguardo. Pagammo un prezzo giusto e mi mandarono quella videocassetta. È stata con me per un po’, poi l’ho usata per Sport Weekend e un documentario su Maradona. Maradona ha giocato con la palla per tre canzoni, ma io ho selezionato le sue mosse migliori, le ho tagliate e incollate in due minuti e mezzo e ho montato tutto sui suoni di Live is life».
YouTube, negli anni successivi, fece il resto, consegnando alla storia quei momenti.
Secondo ESPN il video è diventato «probabilmente la ripresa di calcio su un campo da gioco più vista che non include neanche un secondo di partita vera e propria». Dopo oltre trent’anni viene trasmessa sui maxischermi dello stadio Maradona a ogni riscaldamento".
dal libro”Ricomincio da te” di Maurizio Zaccone.
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