Macaone (in greco antico: Μαχάων, Macháōn), mitico principe tessalico, figlio di Asclepio ye di Epione, fratello di Podalirio e sposato con Anticlea, figlia di Diocle, dalla quale ebbe due figli, Nicomaco e Gorgaso, ma anche Alessanore, Polemocrate, Sfiro e Alcone, si pensa fossero figli suoi.
Fu alunno di Chirone, da lui e dal padre imparò l’arte guaritrice, divenendo un ottimo medico ed un celebre chirurgo. Pare fosse tra i pretendenti di Elena e fu questo il motivo che lo spinse a partecipare alla guerra di Troia col fratello Podalirio e conducendo, su quaranta navi, svariate schiere di Achei e Tessali delle città di Itone, Ecalia e Tricca, giunse al porto di Aulide. Qui si occupava principalmente di curare le ferite degli Achei ma non si sottraeva ai combattimenti poiché era un abile guerriero e si rese talmente utile a curare i feriti, che ben presto fu dispensato da ogni servizio militare. Guarì la ferita di Menelao, causatagli da Pandaro, con una delle sue frecce e quando egli stesso venne ferito da Paride, fu Nestore a salvarlo, portandolo nella sua tenda e facendolo curare da Ecamede, prigioniera figlia di Arsinoo, che Achille aveva preso nell’isola di Tenedo e assegnato a lui.
Macaone guarì anche la dolorosa e fetida piaga, al piede di Filottete, trascinato in guerra da Odisseo, e lo fece mentre questi dormiva. Tagliò via la carne putrida dalla ferita, vi applicò sopra del vino, degli impacchi di erbe salutari e infine la pietra serpentina, (pietra il cui utilizzo si riteneva potesse allontanare malattie e incantesimi malvagi).
Virgilio, nell’ Eneide, lo colloca come uno dei guerrieri greci nascosto nel cavallo di Troia ed in seguito ucciso, durante l’assedio, da Euripilio, figlio di Telefo ma secondo un’altra versione della storia fu l’amazzone Pentesilea ad ucciderlo, prima della conquista di Troia e fu Nestore a trasportarne la salma a Gerenia, in Tessaglia, luogo in cui, in suo onore, venne eretto un tempio, dove i malati si recavano per implorare la guarigione.
Macaone il chirurgo cura la ferita di Menelao, causata da una freccia di Pandaro
Mitologia greca
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