"Ho sempre fatto imitazioni per i miei amici da ragazzina, ma non ho mai pensato di portarle a teatro: per una donna è sempre più complicato diventare consapevole di poter far ridere. Sono stati proprio i miei amici a convincermi.
La vena comica l'ho scoperta per caso, avevo scritto il personaggio dell'operaia Veronica e le sue vicissitudini con il "masto" e mi incitavano a fare il cabaret. L'ho portata in pubblico nel '97 per la prima volta ad una rassegna al Maschio Angioino, presentava Francesco Paolantoni. Ero terrorizzata, avevo i fuseaux attillati, la tuta blu è arrivata dopo. Il pubblico rise all'istante, rimasi stupita".
Rosalia Porcaro
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