venerdì 24 novembre 2023

Ettore e Andromaca prima del combattimento.

 




Ettore vuole salutare la moglie Andromaca e il figlio Astianatte prima di affrontare Achille. Quest'ultimo aveva deciso di tornare in campo dopo il lungo periodo di astensione dalla guerra per vendicare la morte dell'amico Patroclo, ucciso per mano di Ettore. L'incontro tra i due coniugi avviene sotto le porte Scee, dove Andromaca si reca con il figlio piangendo. Essa cerca di convincere il marito che il suo coraggio finirà per ucciderlo lasciando lei vedova e suo figlio orfano. L'eroe troiano è molto dispiaciuto, ma l'onore e la gloria che il suo nome porta con sé non gli permettono di avere altra scelta, non può non andare in guerra perché è sempre stato abituato a primeggiare tra i Troiani procurando grande gloria a suo padre Priamo e a sé stesso. Alle suppliche della moglie, Ettore ribatte affermando di aver deciso di scendere in battaglia soprattutto per lei, perché mai avrebbe voluto che Andromaca fosse rapita dagli Achei e resa schiava. Dicendo queste cose tende le braccia verso il figlio che si spaventa per il suo elmo, allora l'eroe, con un gesto di grande umanità, getta a terra l'elmo e prende in braccio il figlio per l'ultima volta. Poi restituisce Astianatte alla madre dicendole di andare a casa e di non preoccuparsi per la sua sorte. Parlando così, Ettore riprese l'elmo chiomato; si mosse la sposa verso casa, ma voltandosi indietro e versando molte lacrime.

Ettore affronta la morte, perché è destino: lo sa, o lo crede. E la guerra che misura il valore degli eroi iliadici non è che una gara di violenza, un destino cui non ci si può sottrarre.


Salamone Maria.

Mitologia greca 

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