domenica 29 maggio 2022

Battaglia di Legnano

 


29 Maggio 1176

Le truppe della Lega Lombarda sconfiggono l'esercito imperiale di Federico Barbarossa nella Battaglia di Legnano. Con essa fu posta la parola fine al tentativo di egemonizzazione dei comuni dell'Italia Settentrionale da parte dell'imperatore tedesco. Essendo simbolo della vittoria delle popolazioni italiane su quelle straniere, Legnano, grazie alla storica battaglia, è l'unica città, oltre a Roma, ad essere citata ne "Il Canto degli Italiani" di Goffredo Mameli e Michele Novaro, inno nazionale italiano dal 1946. L'importante scontro armato è ricordato annualmente dal Palio di Legnano.


Il 29 maggio 1176 l’esercito della Lega Lombarda uscì da Milano e si incamminò verso Legano: L’Imperatore del Sacro Romano Impero Federico Barbarossa che da tempo stava cercando di ripristinare il “diritto imperiale” tra le città lombarde avrebbe scoperto che sarebbe stato molto difficile riportare il Regno d’Italia all'antico ordine. Città come Venezia, Milano, Genova sostenute dal Papa e dai centri minori ma di grande vitalità come Ferrara, Mantova, Bergamo e Verona erano con il tempo diventate delle vere e proprie potenze commerciali e militari e insieme decisero di dar vita ad una Lega, cioè un’alleanza che radunò ben 30 municipalità della Pianura Padana con lo scopo di conservare quelle “libertà” acquisite nel corso dei decenni. Quel giorno l’avanguardia della Lega costituita da circa 700 cavalieri bresciani e milanesi si ritrovò tra Legnano e Borsano e venne messa in fuga dagli iniziali 300 cavalieri germanici a cui si aggiunsero presto nuove forze. I Lombardi si radunarono attorno al Carroccio, poco distante dal luogo di quel primo scontro ed attestatosi dietro un fossato. L’Imperatore tedesco credette di fare facile preda dei nemici ed inviò loro contro i suoi cavalieri germanici e comaschi. I Lombardi però sapevano come respingerli: si divisero in più linee di difesa tanto che le truppe del Barbarossa non riescono a penetrare oltre la quarta linea. La quinta linea infatti riesce a ricacciarli indietro e mentre i cavalieri lombardi si riorganizzavano giunsero a dar manforte nuovi reparti freschi da Milano che prontamente contrattaccarono la cavalleria imperiale sui fianchi.


L’ardore degli uomini della Lega con il tempo ebbe la meglio sulle truppe del Barbarossa e quando questo alle tre del pomeriggio cadde da cavallo sparendo nella calca, molti pensando che fosse morto, si diedero alla fuga oltre il Ticino, affogando nel fiume sotto il peso delle loro armature o travolti dalla cavalleria lombarda. Federico alla fine riuscì a salvare la pelle solo perché i soldati della Lega indugiarono nel saccheggio del suo campo ma quando tornò in Germania capì che era definitivamente tramontata un’era: le principali città dell’Italia settentrionale si erano scrollate di dosso il giogo imperiale e da allora sarebbero diventate tra le realtà statuali più ricche dell’Europa medievale. Alla battaglia fa riferimento il Canto degli Italiani di Goffredo Mameli e Michele Novaro, che recita: “ [...] Dall'Alpi a Sicilia dovunque è Legnano [...]” in ricordo della vittoria delle popolazioni italiane su quelle straniere e grazie a questo scontro, Legnano è l'unica città, oltre a Roma, a essere citata nell'inno nazionale italiano. A Legnano, per commemorare la battaglia, si svolge annualmente dal 1935, nell'ultima domenica di maggio, il Palio cittadino. In ambito istituzionale, la data del 29 maggio è stata scelta come festa regionale della Lombardia.

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