"La mia ultima partita in Serie A è stata il 31 maggio 2009 a Firenze. La sfida valeva una qualificazione alla Champions League successiva. La Fiorentina con una vittoria con due gol di scarto si sarebbe potuta qualificare per la Champions e quindi era una partita reale.
In tutto questo, Carlo Ancelotti decise di togliermi per far sì che il pubblico presente al Franchi potesse salutare la fine della mia carriera. Mancavano 3 minuti alla fine, e 3 minuti nel calcio possono essere un’eternità. Chi ha giocato a calcio lo sa.
Nicola Rizzoli, l’arbitro della partita, decise di interrompere la gara senza giocare quei 3 minuti finali per farmi avere il tributo di tutto lo stadio.
È stata una forma di rispetto che ho apprezzato tantissimo".
Paolo Maldini
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