Questa storia è incredibile. E, a suo modo, memorabile.
Accade che, nel post partita di Cosenza-Vicenza, che ha segnato la retrocessione di quest’ultima in Serie C, venga intervistato dalla tv veneta Tva un piccolo tifoso calabrese, di nome Domenico, che fa quello che farebbe qualunque bambino: esulta per la salvezza della sua squadra, con simpatia e dolcezza.
“Lupi si nasce” dice, con riferimento al simbolo del Cosenza.
La risposta della conduttrice, Sara Pinna, al piccolo tifoso è sconvolgente:
“… E gatti si diventa. Non ti preoccupare che venite anche voi in Pianura a cercare qualche lavoro”, con riferimento palesemente razzista - e stile Lega padana - ai meridionali costretti a emigrare al nord.
Per fortuna, poche ore dopo, è arrivata la risposta, splendida, del padre di Domenico. Una lettera aperta che è anche una lezione di stile, un atto d’amore verso la Calabria e il Sud e un grande insegnamento a suo figlio.
“Alla gentilissima Sara Pinna
Sono il papà di domenico. Lei ha dimostrato di essere anzitutto poco sportiva oltre che ignorante e con non pochi pregiudizi. Prima di parlare è necessario pensare bene a cosa si dice perché lei non sa, cara Sara Pinna, che Domenico è figlio di due imprenditori calabresi che amano la propria terra e che certamente con non poca fatica dimostrano quotidianamente di voler contribuire per migliorarla e supportarla nel pieno delle proprie possibilità. Lei, con la sua qualifica di giornalista dovrebbe ben sapere e dimostrare a coloro i quali si rivolge cosa sono etica e morale. Due qualità a lei sconosciute a quanto pare.
In ogni caso, qualora nella propria terra mancasse lavoro non ci sarebbe comunque da vergognarsi a cercarlo altrove.
Dovrebbe saperlo, perché la storia lo insegna se lei avesse avuto modo di studiarla, che la Padania deve tanto ai meridionali e a molti di loro deve il suo sviluppo dal punto di vista lavorativo.
La invito, senza rancore, a visitare la Calabria così che possa anche lei capire che terra meravigliosa è e quanta bella gente la abita, noi a differenza Sua, detestiamo i pregiudizi e il razzismo proprio non ci appartiene.
Nascere lupi vuol dire amare i colori della propria squadra e supportarla in tutto e per tutto. Nessuno invece nasce ignorante, alcuni ahimè decidono di diventarlo. Vorrei ricredermi e sperare che non sia il suo caso.
Il papà di Domenico”.
Difficile descrivere meglio il senso profondo della parola dignità.
Lorenzo Tosa
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