31 Maggio 1740
Federico II Hohenzollern è incoronato Re di Prussia, dopo la morte del padre Federico Guglielmo I
Federico II di Hohenzollern, detto Federico il Grande, fu uno dei personaggi più importanti e rappresentativi del suo tempo, raffigurando il prototipo settecentesco del monarca illuminato. La complessa azione di governo del suo Stato si svolse sul piano politico e militare, su quello dell’economia e dell’amministrazione statale estendendosi anche nel campo dello sviluppo delle scienze e delle arti. Fu egli stesso un musicista e un intellettuale di stampo illuminista, seppur controverso per alcuni dei suoi atti politici, ricevendo il soprannome di re filosofo. Il 31 maggio 1740, per sua soddisfazione il "re soldato", Federico Guglielmo I di Prussia, morì al castello di Potsdam e venne sepolto il 4 giugno di quello stesso anno nella chiesa della stessa cittadina. Prima della sua ascesa al trono, D'Alembert scrisse a Federico: "i filosofi e gli uomini di lettere in tutte le terre hanno sempre somigliato a voi, Sire, così come le loro terre ed i loro modelli".
Quando dunque Federico ascese al trono come "Re in Prussia" nel 1740, la Prussia era di fatto caratterizzata da una serie di territori sparsi tra cui Cleves, Mark e Ravensberg nella parte occidentale del Sacro Romano Impero; il Brandeburgo, Vorpommern e la Pomerania nella parte est dell'Impero; il Ducato di Prussia era posto fuori dai confini imperiali, al confine con la Confederazione polacco-lituana. Federico II ottenne il titolo imperiale dal momento che la sua sovranità era formalmente sottoposta a quella dell'Imperatore del Sacro Romano Impero ma di fatto si dichiarò Re di Prussia dal 1772 quando espanse i confini del proprio Stato. L'obiettivo di Federico giunto al governo fu quello di modernizzare e unire i suoi possedimenti, vulnerabili e distanti tra loro. Combatté fino alla fine della sua vita contro gli Asburgo d'Austria, che possedevano da secoli il controllo del Sacro Romano Impero ed ostacolavano l'espansionismo prussiano. Federico II riuscì in buona misura nell'intento di far diventare la piccola Prussia la quinta grande potenza europea, utilizzando le risorse che suo padre aveva coltivato frugalmente negli anni. Condottiero del suo esercito, da lui rafforzato e preparato, abile stratega e tattico, Federico fu uno dei maggiori capi militari della storia, molto apprezzato dai suoi soldati, da cui era soprannominato “der alte Fritz”, “il vecchio Fritz”.
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