CALCIOMERCATO, CRUIJFF ALLA JUVE ? - Si gioca il 30 maggio '73 a Belgrado. Noi andiamo in ritiro in un tetro castello lontano dalla capitale jugoslava: mancavano solo i vampiri. Quelli dell'Ajax invece al Grand Hotel, in piscina (e non solo) con mogli e fidanzate. Era una bella Juve con Vycpalek. Ma succede che Haller e io giochiamo insieme solo dieci minuti. La partita , nata male con un gol di Rep, ci vede rassegnati a subire gli avversari. Nello spogliatoio ritrovo un Haller incavolato nero: "Inutile io costruire palle gol, io cerco te, ma te non ci sei . Trovo sempre soltanto Longobucco....".
E non era certo colpa di Longobucco. Ma di una mentalità europea che la SuperJuve italiana non aveva.
Passa un po' e l'Avvocato Agnelli mi invita a cena con Haller e Altafini. Eravamo al Tempio sui colli, cameriere in guanti bianchi, cibi raffinati e buona conversazione (di calcio, naturalmente). Poi l'Avvocato ci porta nella saletta cinematografica e ci fa vedere "Il profeta del gol" di Sandro Ciotti su Johan Cruijff.
Finisce il film e l'Avvocato fa: "Vi è piaciuto? Cercherò di portarlo alla Juve". Ma non ci riuscì.
Franco Causio
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