La “rabbia” montata attorno al fenomeno #vacchiout è di una mestizia totale. Infatti è esplosa su Twitter, il social più inutile, morto, autoreferenziale e rancoroso dell’universo: ormai non ci sta dentro nessuno e i trending topics sono quasi sempre patetici, eppure molti giornali gli stanno ancora dietro (forse perché dentro Twitter ci sono tanti scribi bolliti).
Chiedere ad Amazon Prime di cancellare dalla piattaforma la docuserie su Vacchi, “altrimenti disdico l’abbonamento”, è ridicolo. Per una serie di motivi.
1. Quasi tutti quelli che minacciano di cancellarsi da Prime, non riuscirebbero a vivere senza Amazon per più di sei minuti. E questo Amazon lo sa.
2. La serie Mucho Mas è fattabene, e se la guardi fino in fondo Vacchi ne esce ancora peggio. La serie non è uno spot celebrativo: è l’autopsia del niente.
3. Vacchi ha milioni di followers e non ha mai saputo fare nulla. Il suo successo è l’ulteriore prova di un paese al capolinea: il nostro. La cosa che viene meglio a Vacchi, ed è l’unica che gli invidio, è giocare a padel (grazie al cazxo: ha un trainer personale 24 ore su 24 e campi tutti suoi). Per il resto: zero. Eppure ha successo. Vi serviva lo scandalo delle colf per capire che Vacchi tutto è fuorché un mito?
3 bis. Temo che non pochi tra coloro che ora si indignano per la docuserie su Vacchi, fino a ieri si esaltavano per i suoi balletti da sottosviluppo mentale e venderebbero la madre per essere come lui.
4. Soprattutto: l’idea di boicottare una serie perché il protagonista è immorale, fa ridere. Se così fosse, dovremmo boicottare tutto Scorsese, Coppola e De Palma. E le serie? Che facciamo? Lapidiamo tutti gli autori delle serie sui serial killer? Sui ladri? Su quella criminale odiosa che ha rubato milioni di dollari fingendosi ereditaria? Sgozziamo chi ha interpretato Narcos, visto che parla di boss del narcotraffico? Dai, su.
A me Vacchi ha sempre interessato quanto le pulezze e l’ho sempre trovato stimabile, dotato e simpatico come una colonscopia effettuata con un trapano, ma queste “indignazioni via social” a scoppio ritardato dimostrano in pieno la morte cerebrale in cui versa questo paese.
Condoglianze.
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