29 giugno 2021
Ardea scossa da arresti per usura ed estorsione. Dalle 7 di questa mattina i carabinieri della Compagnia di Anzio, al termine di indagini iniziate nel 2016 su coordinamento della Procura di Velletri, stanno dando esecuzione all'ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del tribunale veliterno nei confronti di sei soggetti italiani, tutti residenti ad Ardea, a vario titolo per estorsione e usura in concorso. I fatti contestati risalgono al periodo che va dal 2015 al 2019.
ARDEA: 6 ARRESTI PER USURA ED ESTORSIONE. VITTIME COMMERCIANTI DI ZONA
A finire in manette stamattina sono state sei persone di età compresa tra i 53 e i 39 anni, alcuni dei quali, pur essendo residenti ad Ardea, sono stati raggiunti in varie località italiane. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, il gruppo prestava somme modeste - in media poche migliaia di euro - a piccoli commercianti in difficoltà del territorio, per poi richiedere la restituzione di una cifra maggiorata facendo ricorso a minacce di ritorsione fisica o addirittura di morte.
Le minacce riguardavano anche i familiari delle vittime per poi essere estese anche alle stesse attività commerciali. A volte le vittime erano spinte a contrarre ulteriori debiti per "coprire" i precedenti, rischiando di finire in una spirale senza fine.
FINORA EMERSE 10 VITTIME, INTROITI SUI 30-40 MILA EURO
Secondo quanto emerso dalle indagini, le vittime di usura ed estorsione sarebbero una decina, tra piccoli commercianti e ristoratori di Ardea, Anzio e Nettuno. Proprio dalla città del tridente è partita la denuncia in caserma che ha fatto scattare le indagini. L'introito da prestito usurario finora emerso si aggira tra i 30 e i 40mila euro.
Questa mattina all’alba quindi, i Carabinieri della Compagnia di Anzio hanno eseguito le ordinanze cautelari che hanno portato tre persone in carcere e tre agli arresti domiciliari.
Contemporaneamente, sempre su delega del tribunale di Velletri, gli uomini della Guardia di Finanza della Compagnia di Pomezia hanno dapprima affiancato i militari dell’Arma nell’esecuzione di alcune perquisizioni domiciliari, presso le abitazioni degli indagati, e successivamente hanno proceduto all’esecuzione di ulteriori 13 perquisizioni presso le residenze e le sedi delle società riconducibili ad alcuni dei soggetti destinatari delle misure cautelari, per approfondire alcune verifiche in corso dal punto di vista tributario e patrimoniale.
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