IL NECROLOGIO DEI GIUSTI – È SCOMPARSA OGGI A ROMA, A 79 ANNI, CLARE PEPLOE, VEDOVA DI BERTOLUCCI: NATA NEL SULTANATATO DI ZANZIBAR, LAUREATA ALLA SORBONA, NON ERA SOLO SUA MOGLIE, O LA SORELLA DEL SUO SCENEGGIATORE MARK PEPLOE, MA ANCHE LEI UNA BRAVISSIMA SCENEGGIATRICE, SIA PER LUI SIA PER MICHELANGELO ANTONIONI, E UNA BRAVISSIMA REGISTA DI, PURTROPPO, POCHI MA SOFISTICATISSIMI FILM – SONO ANDATO A RICERCARMI QUALCOSA CHE AVESSE SCRITTO BERTOLUCCI SU DI LEI IN “SCENE MADRI” E MI SONO IMBATTUTO IN QUESTA FRASE: “QUALCHE GIORNO FA, IO E MIA MOGLIE SIAMO ANDATI AL CINEMA, A VEDERE UN…”
Clare Peploe rip
Marco Giusti per Dagospia
“Qualche
giorno fa”, scriveva Bernardo Bertolucci, “io e mia moglie Clare siamo
andati al cinema, a vedere un vecchio Hitchcock del periodo inglese,
Murder! Improvvisamente mi sono ricordato che Robert Marshall, il
protagonista, era morto e che anche la maggior parte degli attori del
film probabilmente oggi non ci sono più.
bernardo bertolucci clare peploe
Vedo
vecchi film molto più spesso che non film nuovi, ma non avevo mai
provato questa emozione così disarmante. Forse è stata l’eleganza di
Robert Marshall, lo spleen del suo stile, la sua andatura lievemente
claudicante, a farmi questo effetto.”
Proprio
cercando delle osservazioni su sua moglie Clare Peploe, scomparsa oggi a
Roma a 79 anni, nata nel sultanatato di Zanzibar, laureata alla
Sorbona, che non era solo sua moglie, o la sorella del suo sceneggiatore
Mark Peploe, ma anche lei una bravissima sceneggiatrice, sia per lui
sia per Michelangelo Antonioni, e una bravissima regista di, purtroppo,
pochi ma sofisticatissimi film, “Alta stagione” con Jacqueline Bisset,
James Fox e Kenneth Branagh, “Rough Magic” con Bridget Fonda e Russell
Crowe, “Il trionfo dell’amore” con Mira Sorvino e Ben Kingsley, sono
andato a ricercarmi qualcosa, anche minima, che avesse scritto
Bertolucci su di lei in “Scene madri”, il primo e fondamentale libro
dedicato al suo cinema, curato da un altro suo amico e collaboratore da
tanti anni scomparso, Enzo Ungari.
bernardo bertolucci scene madri
E
mi sono subito imbattuto in questa frase che ci riporta intatta la
forza del cinema, che Jean Cocteau chiamava la “morte al lavoro” e André
Bazin paragonava a “l’arte egizia dell’imbalsamazione”, ma anche della
visione di un film che Bertolucci leggeva inesorabilmente come “lo
scandalo del cinema che sottrae la vita al suo scorrere”.
E’
incredibile come, a tanti anni di distanza e in un periodo così
brutalmente dominato dalla morte e dalla continua rilettura di classici e
meno classici, l’idea della morte nel fare o vedere cinema ritorni così
prepotentemente davanti ai nostri occhi di anziani cinéphiles per
parlare della scomparsa di Clare Peploe, che ha fatto quei pochi ma
sofisticati film, penso ai due che ho più presenti nel ricordo, il
curioso “Rough Magic”, sorta di scherzo wellesiano tratto da un romanzo
di James Hadley Chase, e il renoiriano “Il trionfo dell’amore” tratto da
Marivaux, scritto insieme a Bertolucci, proprio giocando col trucco e
l’illusione di poter sconfiggere la morte.
bernardo bertolucci clare peploe 5
A
ben vedere, e senza scomodare né Hitchcock né Robert Marshall, tutto il
cinema scritto e girato da Bertolucci assieme a Clare Peploe, che
arrivò al suo cinema direttamente dai set di Antonioni, penso a
“Zabrieskie Point”, ma anche a “Professione reporter”, scritto da suo
fratello Mark, prendendo il posto, come sceneggiatrice de “La luna” del
da poco scomparso e fondamentale montatore e sceneggiatore Kim Arcalli,
al quale “La luna” è dedicato, sembra costruito inseguendo la morte al
ritmo della morte al lavoro.
Leggo,
proprio nel libro che ho citato prima, “Quando pensi che stai facendo
l’ultimo film della tua vita ogni sequenza, ogni inquadratura, ogni
passaggio diventano l’ultimo gesto che puoi fare in punto di morte. Chi
mi sta vicino, se non ne è troppo contagiato, può salvarmi da questo
sentimento così totalizzante.
Nel
caso de La luna il mio tramite con la realtà è stata mia moglie Clare,
che, dopo aver preso parte alla sceneggiatura è spesso intervenuta nella
regia. Per cui spesso la tastiera (La luna è un musical) è stata
suonata a quattro mani.
sebastian shaw jaqueline bisset alta stagione
Non
rivelerò quali sequenze, a sipario abbassato, è impossibile
ricostruirlo. Io tendo a mangiare i miei collaboratori, dopo averli ben
nutriti, eppure Clare ha una personalità estremamente complessa e
comincio a pensare che per una volta sono stato mangiato io. La madre…
la moglie… ricordo che io e Clare ci siamo sposati dieci giorni dopo la
fine delle riprese de La luna”.
Questo
trionfo dell’amore, questo lieto fine che scaccia l’idea della morte
così presente sia ne La luna sia in moltissimi altri film di Bertolucci,
gli permetterà di attraversare sia gli anni dei suoi grandi trionfi
internazionali, pensiamo solo a “L’ultimo imperatore”, a “Il tè nel
deserto”, a “Piccolo Budda”, tutti scritti da Mark Peploe, che diventerà
di fatto il suo principale collaboratore alla sceneggiatura, sia, più
tardi, gli anni più bui della malattia.
Con
Clare si ritroveranno per la sceneggiatura del più piccolo “L’assedio” e
per la costruzione, Bertolucci produttore, cosceneggiatore, de “Il
trionfo dell’amore”. Che ora mi piacerebbe tanto rivedere.
bernardo bertolucci bernardo bertolucci clare peploe jaqueline bisset alta stagione clare peploe vedova di bernardo bertolucci (1) clare peploe sharon stone saluta clare peploe (3) il trionfo dell’amore clare peploe venezia 2001 bernardo bertolucci clare peploe 3 bernardo bertolucci clare peploe 1 bernardo bertolucci clare peploe 2 alta stagione il trionfo dell’amore 2 clare peploe virginia raggi
https://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/necrologio-giusti-ndash-nbsp-scomparsa-oggi-roma-79-274574.htm
Costanzo71
Clare Peploe rip
Marco Giusti per Dagospia
“Qualche giorno fa”, scriveva Bernardo Bertolucci, “io e mia moglie Clare siamo andati al cinema, a vedere un vecchio Hitchcock del periodo inglese, Murder! Improvvisamente mi sono ricordato che Robert Marshall, il protagonista, era morto e che anche la maggior parte degli attori del film probabilmente oggi non ci sono più.
bernardo bertolucci clare peploe
Vedo vecchi film molto più spesso che non film nuovi, ma non avevo mai provato questa emozione così disarmante. Forse è stata l’eleganza di Robert Marshall, lo spleen del suo stile, la sua andatura lievemente claudicante, a farmi questo effetto.”
Proprio cercando delle osservazioni su sua moglie Clare Peploe, scomparsa oggi a Roma a 79 anni, nata nel sultanatato di Zanzibar, laureata alla Sorbona, che non era solo sua moglie, o la sorella del suo sceneggiatore Mark Peploe, ma anche lei una bravissima sceneggiatrice, sia per lui sia per Michelangelo Antonioni, e una bravissima regista di, purtroppo, pochi ma sofisticatissimi film, “Alta stagione” con Jacqueline Bisset, James Fox e Kenneth Branagh, “Rough Magic” con Bridget Fonda e Russell Crowe, “Il trionfo dell’amore” con Mira Sorvino e Ben Kingsley, sono andato a ricercarmi qualcosa, anche minima, che avesse scritto Bertolucci su di lei in “Scene madri”, il primo e fondamentale libro dedicato al suo cinema, curato da un altro suo amico e collaboratore da tanti anni scomparso, Enzo Ungari.
bernardo bertolucci scene madri
E mi sono subito imbattuto in questa frase che ci riporta intatta la forza del cinema, che Jean Cocteau chiamava la “morte al lavoro” e André Bazin paragonava a “l’arte egizia dell’imbalsamazione”, ma anche della visione di un film che Bertolucci leggeva inesorabilmente come “lo scandalo del cinema che sottrae la vita al suo scorrere”.
E’ incredibile come, a tanti anni di distanza e in un periodo così brutalmente dominato dalla morte e dalla continua rilettura di classici e meno classici, l’idea della morte nel fare o vedere cinema ritorni così prepotentemente davanti ai nostri occhi di anziani cinéphiles per parlare della scomparsa di Clare Peploe, che ha fatto quei pochi ma sofisticati film, penso ai due che ho più presenti nel ricordo, il curioso “Rough Magic”, sorta di scherzo wellesiano tratto da un romanzo di James Hadley Chase, e il renoiriano “Il trionfo dell’amore” tratto da Marivaux, scritto insieme a Bertolucci, proprio giocando col trucco e l’illusione di poter sconfiggere la morte.
bernardo bertolucci clare peploe 5
A ben vedere, e senza scomodare né Hitchcock né Robert Marshall, tutto il cinema scritto e girato da Bertolucci assieme a Clare Peploe, che arrivò al suo cinema direttamente dai set di Antonioni, penso a “Zabrieskie Point”, ma anche a “Professione reporter”, scritto da suo fratello Mark, prendendo il posto, come sceneggiatrice de “La luna” del da poco scomparso e fondamentale montatore e sceneggiatore Kim Arcalli, al quale “La luna” è dedicato, sembra costruito inseguendo la morte al ritmo della morte al lavoro.
Leggo, proprio nel libro che ho citato prima, “Quando pensi che stai facendo l’ultimo film della tua vita ogni sequenza, ogni inquadratura, ogni passaggio diventano l’ultimo gesto che puoi fare in punto di morte. Chi mi sta vicino, se non ne è troppo contagiato, può salvarmi da questo sentimento così totalizzante.
Nel caso de La luna il mio tramite con la realtà è stata mia moglie Clare, che, dopo aver preso parte alla sceneggiatura è spesso intervenuta nella regia. Per cui spesso la tastiera (La luna è un musical) è stata suonata a quattro mani.
sebastian shaw jaqueline bisset alta stagione
Non rivelerò quali sequenze, a sipario abbassato, è impossibile ricostruirlo. Io tendo a mangiare i miei collaboratori, dopo averli ben nutriti, eppure Clare ha una personalità estremamente complessa e comincio a pensare che per una volta sono stato mangiato io. La madre… la moglie… ricordo che io e Clare ci siamo sposati dieci giorni dopo la fine delle riprese de La luna”.
Questo trionfo dell’amore, questo lieto fine che scaccia l’idea della morte così presente sia ne La luna sia in moltissimi altri film di Bertolucci, gli permetterà di attraversare sia gli anni dei suoi grandi trionfi internazionali, pensiamo solo a “L’ultimo imperatore”, a “Il tè nel deserto”, a “Piccolo Budda”, tutti scritti da Mark Peploe, che diventerà di fatto il suo principale collaboratore alla sceneggiatura, sia, più tardi, gli anni più bui della malattia.
Con Clare si ritroveranno per la sceneggiatura del più piccolo “L’assedio” e per la costruzione, Bertolucci produttore, cosceneggiatore, de “Il trionfo dell’amore”. Che ora mi piacerebbe tanto rivedere.
bernardo bertolucci bernardo bertolucci clare peploe jaqueline bisset alta stagione clare peploe vedova di bernardo bertolucci (1) clare peploe sharon stone saluta clare peploe (3) il trionfo dell’amore clare peploe venezia 2001 bernardo bertolucci clare peploe 3 bernardo bertolucci clare peploe 1 bernardo bertolucci clare peploe 2 alta stagione il trionfo dell’amore 2 clare peploe virginia raggi
https://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/necrologio-giusti-ndash-nbsp-scomparsa-oggi-roma-79-274574.htm
Costanzo71
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