sabato 26 giugno 2021

Primo intervento chirurgia protesica con realtà aumentata

 


Eseguito a Parma su paziente di 80 anni

 

MILANO - Un difficile intervento di chirurgia protesica alla spalla è stato eseguito a Parma, per la prima volta utilizzando la cosiddetta 'realtà aumentata', con la quale il chirurgo integra le immagini reali del campo operatorio con quelle virtuali pre-programmate in fase preoperatoria, delle quali dispone attraverso un particolare tipo di occhiali.
    L'impianto è stato eseguito presso l'ospedale Piccole Figlie Hospital (Gruppo Lifenet), dall'equipe dal dottor Piero Budassi su una paziente di 80 anni che soffriva di omartrosi destra con importante versamento sieroso.

"Si è trattato di un difficile intervento di ricostruzione protesica - precisa Budassi - in una spalla molto rovinata. La paziente ha avuto un recupero molto veloce e a breve potrà iniziare un percorso riabilitativo". La 'realtà aumentata' (a differenza della 'realtà virtuale' che prevede la visione di immagini che non sono quelle reali) permette di arricchire la percezione sensoriale umana aggiungendo informazioni alle immagini reali.
    "Per la prima volta al mondo abbiamo applicato questa metodica - spiega Budassi - utilizzando la piattaforma NextAr, creata dall'azienda Medacta International, per un intervento alla spalla. Abbiamo utilizzato queste tecniche di realtà aumentata grazie all'uso di un particolare tipo di occhiale che sovrappone l'immagine elaborata con il computer a quella vista direttamente dal chirurgo". I principali vantaggi di questa metodica consistono nell'aumentare la precisione nel posizionare l'impianto e incrementare la capacità di essere integrato da un punto di vista bio-meccanico da parte dell'organismo. Questa tecnica prevede una velocità maggiore nell'esecuzione di interventi chirurgici complessi e una semplificazione delle procedure di sala operatoria.

 (ANSA)

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