Il 25 marzo in Italia si festeggia il Dantedì, il giorno dedicato a Dante Alighieri, padre della lingua italiana oltre che autore della Divina Commedia, una delle opere letterarie più famose al mondo. Ma in Germania, evidentemente, non sono poi così convinti della grandezza del sommo poeta. In un articolo della Frankfurter Rundschau infatti, quotidiano di Francoforte, lo scrittore Arno Widmann ci è andato giù pesante contro Dante, con una serie di attacchi violenti quanto inaspettati, almeno all'occhio di noi italiani.
Secondo l'editoriale del giornale tedesco, spiega Repubblica, ci sarebbe infatti ben poco da festeggiare: Dante viene definito un poeta medievale egocentrico e arrivista, «anni luce dietro a Shakespeare», e che avrebbe anche poco a che fare con la nascita della nostra lingua. «L'Italia lo loda perché ha portato la lingua alle altezze della grande letteratura, si è costruito la lingua per la sua opera e da questa lingua è nata quella dei suoin lettori e dell'Italia». Ma questa lettura, precisa, è qualcosa che veniva propinato agli scolari di 60 anni fa: secondo Widmann infatti prima di Dante c'erano stati i trovatori di Provenza, e «la prima lirica in madrelingua italiana fu scritta in provenzale».
Nell'articolo tedesco Dante viene fatto passare anche per plagiatore: la stessa Divina Commedia infatti sarebbe ispirata a un poema arabo. E le smentite di tutti gli esperti dantisti nell'arco dei decenni sarebbe solo «orgoglio ferito»: Dante, secondo Widmann, «potrebbe aver sognato, col suo viaggio cristiano nell’Aldilà, di fare un colpaccio ai danni del poema arabo». Critiche che vengono da un Paese come la Germania che, scrive ancora Repubblica, conserva ancora una disomogeneità linguista e ortografica (con continue riforme della lingua): insomma sono i tedeschi che, anziché attaccare uno come Dante, avrebbero dovuto sperare di averne uno tutto loro.
https://www.leggo.it/esteri/news/giornale_tedesco_attacca_dante_alighieri_arrivista_plagiatore_anni_luce_dietro_shakespeare-5855270.html
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