TU CHIAMALE, SE VUOI, COMMOZIONI (CEREBRALI) – L’UNIVERSITÀ DI BIRMINGHAM HA SCOPERTO UN TEST RAPIDO E NON INVASIVO PER DETERMINARE LA PRESENZA DI DANNI TRAUMATICI AL CERVELLO CON UNA PRECISIONE DEL 94% - MA ASPETTATE A CANTAR VITTORIA: CI VORRÀ ANCORA QUALCHE ANNO PRIMA CHE I TEST SALIVARE SARANNO DISPONIBILI. OLTRE ALL’ATTESA PER L’APPROVAZIONE DELL’FDA, ANCORA NON C’È LA CERTEZZA CHE…
DAGONEWS
Un team di scienziati e medici ha confrontato i campioni di saliva ottenuti da più di 150 rugbisti inglesi prima dell’inizio della stagione per valutarne commozioni cerebrali o lesioni ad altre parti del corpo. I ricercatori hanno identificato dei marcatori genetici nella saliva dei giocatori che indicavano con una precisione al 94% la presenza di commozioni cerebrali, afferma Antonio Belli, co-autore della ricerca e professore dell’Università di Birmingham.
Attualmente non esistono test per diagnosticare commozioni cerebrali, e al momento gli unici modi per determinare la presenza di danni traumatici al cervello sono le analisi comportamentali e dei sintomi. Queste nuove scoperte potrebbero per sempre cambiare il modo cui si identificano i danni traumatici al cervello, aiutando sia atleti professionisti che vittime di incidenti stradali e molti altri.
La squadra di ricercatori dell’Università di Birmingham, con l’assistenza della Rugby Footbal Union e Marker Diagnostics, si è concentrata sui recenti progressi tecnologici del sequenziamento genetico utilizzando un composito statistico che fornisce il modello cellulare di alcune proteine, per determinare se un atleta abbia subito una commozione cerebrale.
«L’aspetto più entusiasmante di questa ricerca non è solo il fatto di aver scoperto un metodo molto accurato per determinare danni traumatici al cervello, ma che sia stato trovato nella saliva, rendendo il test molto meno invasivo - afferma Belli - Per molti anni tutti i ricercatori, me compreso, osservavano i test sanguigni».
Nel contesto sportivo, i risultati dello studio potrebbero portare alla creazione di un test istantaneo con parametri oggettivi da effettuare direttamente sul campo, confermando la diagnosi di commozione cerebrale. In questo caso l’oggettività del test è fondamentale, vista la resistenza di alcuni atleti di ammettere di avere subito danni.
Al momento servono un paio di giorni per ricevere i risultati del test, ma secondo gli scienziati entro qualche anno sarà possibile identificare i danni in pochi minuti. Un test rapido potrebbe essere utile per le leghe sportive come la NFL, dove il rischio di commozioni cerebrali è molto elevato.
Un aspetto cruciale da prendere in considerazione è che lo studio è stato condotto su uomini, dunque servirebbero ulteriori studi per determinare se il test possa applicarsi alle donne. Infatti, le ricerche suggeriscono che le donne rispondono ai danni traumatici al cervello in maniera diversa rispetto agli uomini, come per esempio una differenza nei marcatori infiammatori nel sangue.
La Food and Drug Administration, l’ente governativo americano che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici, dovrebbe approvare il test prima che venga applicato a contesti professionali. I ricercatori britannici sperano di fornire una versione del test agli ospedali per facilitare questo processo.
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https://www.dagospia.com/rubrica-29/cronache/tu-chiamale-se-vuoi-commozioni-cerebrali-ndash-265103.htm
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