La prima cellula sintetica capace di replicarsi GUARDA
Aiuterà a scoprire le radici della vita e a costruire batteri tuttofare
Rappresentazione artistica della cellula sintetica JCVI-syn3A (fonte: Emily Pelletier)
Cresce e si replica, dando origine ad altre cellule, il batterio
sintetico dal Dna progettato al computer e sintetizzato in provetta in
modo da contenere solo i geni indispensabili a garantire sia la vita sia
la sua replicazione. Il risultato, che segna l'ultimo traguardo della
biologia sintetica, è pubblicato sulla rivista Cell dal J. Craig Venter
Institute (JCVI) fondato dal pioniere della biologia sintetica Craig
Venter, e da National Institute of Standards and Technology (NIST) e
Massachusetts Institute of Technology (MIT).
Il batterio sintetico è stato chiamato JCVI-syn3A e costituisce la versione avanzata di JCVI-syn3.0,
descritto esattamente cinque anni fa sulla rivista Science. Quella
prima versione, annunciata alla fine del marzo 2016 e composta da 473
geni, non era però in grado di replicarsi correttamente perché il suo
processo di divisione cellulare era imperfetto e dava origine a cellule
con dimensioni diverse e una forma molto irregolare.
La nuova forma di vita elementare ha 19 geni in più, sette dei quali le
permettono di moltiplicarsi e sono la chiave sia per capire da vicino
alcuni processi fondamentali alla base della vita, sia per aprire la
strada alle applicazioni della vita sintetica, come cellule che
funzionano come fabbriche viventi di farmaci, oppure di cibo e o ancora
di carburanti. Si potrebbero inoltre ottenere sensori programmati come
circuiti genetici per riconoscere malattie e consegnare farmaci
direttamente all'interno dell'organismo, recapitandoli dover servono, o
ancora organismi con genomi interamente ricodificati per eseguire
compiti che i batteri naturali non sono in grado di svolgere, per
esempio bonificare terreni e acque contaminati; fra le possibili
applicazioni ci sono anche cellule sintetiche costruite a partire da
elementi non viventi.
Grazie ai sette nuovi geni che fanno moltiplicare un batterio nato in
laboratorio, la ricerca sulla vita sintetica si prepara a diventare un
gigantesco puzzle, nel senso che per progettare e costruire una cellula
mai vista in natura e che esegua dei compiti ben precisi significherà
avere una lista di componenti di base da assemblare da combinare, come i
mattoncini delle costruzioni, per ottenere risultati diversi.
Nessun commento:
Posta un commento