sabato 1 marzo 2014

Mentre crepiamo voi continuate pure a discutere (e ad aiutare le banche)

Mentre le statistiche ci dicono che il Paese è nel baratro arriva la promessa del Job Act di Matteo Renzi. Ma gli italiani "bamboccioni", "sfigati", "choosy" e "lamentosi" stavolta hanno davvero perso la fiducia?



Mentre crepiamo voi continuate pure a discutere (e ad aiutare le banche).
Qualcuno promise un milione di posti di lavoro. Dal 2008 ad oggi, invece, ne abbiamo persi esattamente un milione. Nel frattempo molti giovani sono emigrati all’estero per crearsi una vita degna, altri invece, soprattutto le donne che hanno avuto dei figli, hanno semplicemente smesso di cercare. L‘annus horribilis, il 2013, ce lo siamo lasciati alle spalle. Ci hanno detto che è tutta colpa della crisi. Ma che presto qualcosa cambierà. Ce lo stanno dicendo da anni. Nel frattempo il sistema-Italia ha bruciato milionate d’euro per sostenere le banche. Oggi se n’è accorta anche la Commissione Europea che giustamente, seppur fuori tempo massimo, chiede spiegazioni al nostro Paese. Insomma: non abbiamo lavoro da offrire ai giovani, non abbiamo prospettive di sviluppo per trattenerli in Italia. Senza voler essere drammatici, stiamo crepando, collassando. Piano piano, con dolcezza. Siamo il «posto bello e inutile» che il professore de “La meglio gioventù” raccontava all’aspirante medico dopo l’esame all’università.


La disoccupazione è al 12,9%. Cifra allucinante, la più alta da 35 anni. Ecco perché il primo provvedimento sarà il JobsAct

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