La legge n. 413 del 12 ottobre 1993 approvata dalla Camera dei deputati e dal Senato 'Norme sull'obiezione di coscienza alla sperimentazione animale' tutela tutti coloro che sono contrari alla sperimentazione animale. Medici, ricercatori, studenti, personale sanitario possono scegliere - grazie a questa legge - di non svolgere attività che implichino la sperimentazione animale.
di Tamara Mastroiaco
Una legge approvata nel 1993 tutela coloro che sono contrari alla sperimentazione animale
Chiunque venga a conoscenza di questa legge o ne conosca già i contenuti è tenuto a divulgarla e a promuoverla: più persone si mostreranno contrarie alle attività che includono la sperimentazione animale, più forte sarà la possibilità di avvalersi di una ricerca scientifica basata solamente su metodi alternativi.
L'obiezione di coscienza è un diritto fondamentale del cittadino: l'art. 1 'Diritto di obiezione di coscienza' della suddetta legge riconosce ai cittadini che contestano qualsiasi violenza perpetrata nei confronti di qualsiasi essere vivente, "per esercizio alle libertà di pensiero, coscienza e religione riconosciute dalla Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo, dalla Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali e del Patto internazionale relativo ai diritti civili e politici", la possibilità di dichiarare la propria obiezione di coscienza ad ogni atto connesso con la sperimentazione animale.
Studenti e lavoratori compilando un modulo possono scegliere di non svolgere attività che implichino la sperimentazione animale
L'art. 3 della suddetta legge 'Modalità per l'esercizio del diritto' dispensa consigli pratici su come diventare obiettori. I lavoratori che si apprestano a presentare domanda di assunzione o di partecipazione a concorso, sono tenuti a dichiarare la propria obiezione, compilando e presentando il modulo nel momento stesso in cui chiedono la possibilità di lavorare (o anche in un secondo momento) presso un determinato ente pubblico o privato in cui si utilizzano gli animali per la sperimentazione.
Gli studenti universitari invece, sono tenuti a compilare il modulo a inizio corso e presentarlo al docente, per evitare di svolgere attività o interventi di sperimentazione animale all'interno del corso stesso.
Molti docenti universitari e datori di lavoro discriminano ingiustamente chi esercita l'obiezione di coscienza alla sperimentazione animale
Molti docenti universitari e datori di lavoro, non solo non comunicano agli studenti o ai lavoratori che siano che possono godere di questo diritto, ma nella maggior parte delle volte ostacolano o discriminano chi esprime questa volontà - soprattutto i docenti universitari della cosiddetta 'vecchia guardia'. Innumerevoli volte ho sentito studenti universitari costretti per laurearsi nei tempi e per non essere discriminati a dover prendere parte a corsi nei quali sono previsti esperimenti con gli animali.
Ebbene, sappiate cari studenti che l'art. 4 'Divieto di discriminazione' prevede che nessuno di voi possa essere discriminato o svantaggiato rispetto agli altri studenti per aver scelto di obiettare alla sperimentazione animale. Nelle università gli organi competenti devono, per chi ha presentato la domanda, presentare modalità di insegnamento che non prevedano attività o interventi di sperimentazione animale, affinché lo studente possa tranquillamente prepararsi e superare l'esame.
Il 90% dei farmaci testati su animali non supera le prove cliniche sull'uomo
Idem per i lavoratori. Non è raro che talvolta, nonostante essi siano in possesso di tutti i requisiti per ottenere un determinato posto, non vengano assunti e vengano discriminati solo per aver presentato la domanda di obiezione. Fatevi valere!!!
Il comma 2 tutela proprio voi: i lavoratori dipendenti, pubblici o privati che hanno dichiarato la propria obiezione di coscienza hanno diritto ad essere assunti per svolgere attività diverse da quelle che prevedono la sperimentazione animale, ricevendo lo stesso trattamento economico e la stessa qualifica di chi invece ha deciso di non presentare la suddetta dichiarazione. Potete presentare la vostra domanda di obiezione di coscienza anche successivamente all'assunzione e, se lavorate come tecnici di laboratorio in un'azienda che svolge esperimenti su animali, non rischiate assolutamente il vostro posto, se decidete di diventare obiettori.
I metodi alternativi (ricerca in vitro, studi statistici, ricerca genetica, manichini, simulatori) esistono
I metodi alternativi (ricerca in vitro, studi statistici, ricerca genetica, manichini, simulatori) esistono e molti di essi hanno già sostituito l'utilizzo degli animali per vari esperimenti (alcuni test di tossicità su sostanze chimiche, produzione di insulina, test di gravidanza, produzione di acido ialuronico, produzione di anticorpi e molti altri ancora).
Nel mondo accademico e in quello della ricerca scientifica, sempre più professori universitari o scienziati o ricercatori dichiarano la propria contrarietà alla sperimentazione animale sia per motivi etici, sia per motivi scientifici. Ricordiamoci che il 90% dei farmaci testati su animali non supera le prove cliniche sull'uomo.
Allora perché continuare con queste pratiche obsolete e aberranti? Credo che ognuno di noi dovrebbe porsi certe domande: non sarà difficile, se siete ferrati sull'argomento, trovare delle risposte. Se invece siete a digiuno, forse è il caso di andare a fondo: se non volete farlo per motivi etici fatelo almeno per salvaguardare la vostra salute.
http://www.ilcambiamento.it/vivisezione/obiezione_coscienza_sperimentazione_animale.html
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