Ogni anno in Italia vengono prodotte 280.000 tonnellate di olio alimentare esausto, circa 5 Kg pro capite. Quest'olio se viene disperso nell’ambiente , come quello utilizzato nei motori delle automobili, rappresenta una fonte di inquinamento rilevante per il terreno, la flora e la fauna, l’acqua e anche per i filtri dei depuatori e le linee fognarie.
L’obbligatorietà del conferimento dell’olio è sancita dall’articolo 233 del decreto legislativo 152/06 che però si riferisce solo all'utenza commerciale, mentre per i singoli cittadini valgono le ordinanze comunali e il buon senso.
Ma qualcosa si muove. Ne è un esempio, l’ultima campagna di Legambiente “Spiagge e Fondali Puliti 2012”, con oltre 300 località italiane coinvolte, che quest’anno vede la collaborazione del marchio Mareblu. La nota azienda produttrice di conserve ittiche, ha stilato, assieme all’associazione ambientalista, un vademecum su come differenziare l'intera confezione del tonno in lattina. Oltre all'olio delle fritture, bisogna considerare che anche quello delle conserve viene quasi sempre gettato negli scarichi. Solo per quanto riguarda il tonno ogni anno si tratta di circa 20 mila le tonnellate di cui si perdono le tracce.
Dopo aver fritto bisogna lasciare raffreddare l’olio (o lo strutto o il burro) e versare il tutto in un contenitore (una bottiglia di plastica va bene). Quando si scolano le conserve sott’olio, occorre recuperare il liquido di governo in una bottiglia e smaltirla come previsto da ogni singola amministrazione locale. Alcuni Comuni distribuiscono gratuitamente, a chi ne fa richiesta, delle taniche, oppure predispongono nei quartieri della città, dei punti di raccolta. Se non fosse possibile recarsi alle apposite isole ecologiche, o eseguire correttamente la raccolta differenziata, raccogliere comunque lo scarto in un contenitore, chiuderlo accuratamente, e buttarlo nell’indifferenziato.
Di seguito i suggerimenti di Mareblu per le scatolette di tonno.
1. gettare il cartoncino esterno nei contenitori per carta e cartone
2. raccogliere l'olio residuo in una bottiglia da porate nella più vicina ecostazione
3. non versare mai l'olio negli scarichi dell'acqua
4. gettare la lattina tra i rifiuti metallici
Valeria Nardi
Foto: Photos.com
www.ilfattoalimentare.it
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