Il web non perdona. Il proverbio latino scripta manent verba volant stavolta sembra essere stato smentito dalla profonda indignazione e dalla rabbia dimostrata ancora oggi - dopo ben 15 anni - da parte di molti internauti.
Sulle pagine dei social network e in molti blog da qualche ora
campeggia infatti una vecchia frase attribuita al prelato dell'Opus Dei Javier Echevarria
in occasione, a Catania, di una riunione con circa millecinquecento tra
sacerdoti e laici dell'organizzazione cattolica da lui presieduta.
E' il 1997 quando il vescovo avrebbe dichiarato: "Il 90% degli handicappati sono figli di genitori che non hanno mantenuto la purezza del proprio corpo prima del matrimonio".
Parole taglienti. Parole che ledono l'animo e la dignità delle persone diversamente abili e delle loro famiglie, secondo gli internauti, ancor più di quanto possa fare la malattia stessa. Parole che suonano come una bestemmia pronunciata - ironia della sorte - proprio da un miniotro di Dio.
E' il 1997 quando il vescovo avrebbe dichiarato: "Il 90% degli handicappati sono figli di genitori che non hanno mantenuto la purezza del proprio corpo prima del matrimonio".
Parole taglienti. Parole che ledono l'animo e la dignità delle persone diversamente abili e delle loro famiglie, secondo gli internauti, ancor più di quanto possa fare la malattia stessa. Parole che suonano come una bestemmia pronunciata - ironia della sorte - proprio da un miniotro di Dio.
Poi l'Opus Dei, lamentano gli internauri, avrebbe corretto il tiro,
affermando che il riferimento non era ai disabili ma ai sieropositivi:
la toppa è peggio del buco. E pensare che lo scorso 5 maggio Mons.
Javier Echevarría ha conferito l'ordinazione sacerdotale a 35 diaconi
della Prelatura. Il web non perdona...
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