giovedì 31 maggio 2012

Ercole e i Cercopi... l'Eroe, la Bestia e la Donna

Il maschio arcaico deve passare attraverso iniziazioni successive per essere maschio. Si nasce dalla Donna, ciò è incontrovertibile. Come può il maschio arcaico fare a meno della donna? Liberandosene, attraverso l'iniziazione. Una purificazione, strappato appena possibile dalle gonnelle della mamma e scagliato nel mondo selvaggio a guadagnarsi lo status. Non a caso Donna e Bestia sono spesso associate. Da Eva e il serpente, alle divinità minoiche, fino alla fanciulla "liberata" da San Giorgio e fino alle streghe circondate da bestie nere. I Cercopi sono "uomini-animali", ancora e ancor più al di fuori della società, briganti. La scimmia è il doppio brutto dell'uomo. persino in lingua si dice "scimmiottare" per "imitare", spesso con valenza negativa. Ogni latitudine ha il proprio uomo-bestia, per esempio l'orso, sul cui valore simbolico è stato scritto recentemente un bel libro dal professor Pastoreau. L'uomo selvaggio presiede all'iniziazione, guarda il confine tra mondi che non devono comunicare. San Giovanni il Battista, il Precursore, vestito di pelli di cammello, si nutre di cose naturali, selvatiche, non "trasformate" dalla società civile attraverso la cottura. Ercole che combatte e non uccide, ma spesso cattura, per tenere sotto controllo, non per eliminare, perché certe cose incontrovertibilmente esistono, l'alterità che deve essere controllata. Ecco nelle catacombe i cristiani usano Ercole, contro l'Idra e gli altri "mostri", come campione dell'uomo contro il male. Ercole, gloria di Era, la Giunone romana. Ercole vestito da donna, Achille vestito da donna, per essere uomini, nel bene e nel male.
 


Alcesti, Ercole e Cerbero, IV sec., Roma, Catacomba di via Latina
 
 
MM

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