Il
Presidente della Repubblica torna a parlare della rete dichiarando che
secondo lui non dovrebbe diventare il luogo delle decisioni politiche,
poichè per fare questo servono ancora i partiti.
Sollecitato dalle domande dei giovani saliti al Quirinale ieri
mattina per la presentazione dell’Osservatorio lavoro dell’Arel
presieduto da Enrico Letta, il Presidente della Repubblica è tornato sul
rapporto tra partecipazione e democrazia e ha rinnovato il suo invito
ai ragazzi ad aprire le porte della politica, anche con qualche
“spintone”, ricordando però che il ruolo dei partiti è imprescindibile e
il web non li può soppiantare.
“La partecipazione dei giovani può svilupparsi attraverso
tanti canali,non ci sono solo i partiti politici per essere presenti
nella vita sociale, anche in una certa misura nella vita pubblica. Cito
come esempio grandi mobilitazioni di giovani in casi di emergenze, vedo
grandi slanci e senso di una responsabilità collettiva”. Ma attenzione,
qualsiasi canale di partecipazione, come la rete, non può condurre
direttamente al luogo delle decisioni politiche. I partiti sono le
cinghie di trasmissione delle istanze dei cittadini verso le
istituzioni. La sfera delle decisioni politiche non si tocca”.
Il Capo dello Stato ha quindi affrontato diversi temi della politica
nazionale e internazionale, sottolineando di non voler interferire, ma
volendo comunque far sentire la sua voce.
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