E. Borzacchiello e V. Galanti
Più di mille persone in piazza nella sola Madrid e più
di 43 città spagnole che hanno organizzato ieri marce, presidi, manifestazioni.
Sono le prime cifre della mobilitazione nazionale convocata in tutta Spagna
dalla Plataforma de Afectados por la Hipoteca (Pah) per rivendicare il diritto
alla casa. Quattro suicidi in quest’ultima settimana e un solo motivo: la
perdita della propria casa. Un giorno ti arriva una lettera, ti avvisano che non
hai più una casa e ti senti impatanato nelle sabbie mobili di un debito con la
banca che non potrai mai pagare. In sei anni in Spagna hanno perso il diritto
alla casa 420 mila persone per pignoramento e altre 220 mila per sfratto
esecutivo. Quattro suicidi in una settimana ma anche una vittoria: martedì 12
febbraio è passata al Congresso dei deputati la Iniciativa Legislativa Popular
(Ilp).
Una svolta sostanziale per migliaia di persone, la possibilità di
uscire dal pantano del debito contratto con le banche e, soprattutto,
una conferma: quando la cittadinanza si mobilita e organizza ci sono buone
possibilità di centrare l’obiettivo. Analizziamo, in sintesi, l’iter
dell’Iniziativa legislativa popolare (Ilp). Raccolte più di un milione e
quattrocento mila firme, superata l’ammissione, l’iniziativa arriva al Congresso
dei deputati. Tre le proposte principali su cui si basa la Ilp: dación en pago
retroactiva , affitto sociale e fermo immediato degli sfratti esecutivi.
Uno dei motivi che ha generato un numero considerevole di sfratti e
pignoramenti è stato l’impossibilità da parte delle famiglie di pagare il debito
che dovevano continuare a versare alla banca, nonostante avesserero già perso la
casa. Per questo la proposta cardine della Ilp è la dación en pago retroactiva ,
ovvero la cancellazione del debito con la restituzione della proprietà alla
banca.
Pesano più di un milione e mezzo di firme, la pressione
sociale e la spada di damocle di 17 persone che sono suicidate negli ultimi due
anni in attesa degli ufficiali giudiziari. Anche il Partido Popular, da sempre
contro la Ilp, toglie il veto e la proposta passa. La capacità di vincolare un
dramma concreto a un fenomeno più profondo. «Gli scandali per la corruzione e il
tentativo costante di ridurre i diritti civili e sociali sono la caratteristica
più sintomatica di questa fase della nostra democrazia in tempi di crisi –
afferma Ada Colau, avvocata, una delle anime de la Plataforma, – una democrazia
a bassa intensità in cui, però, è importante sottolineare l’importanza della
partecipazione diretta della cittadinanza che si oppone alla concentrazione del
potere economico e finanziario».
Secondo Consuelo Obregòn, ricercatrice in Scienze politiche dell’Università
Complutenee di Madrid: «per la prima volta dall’entrata in vigore della
costituzione del 1978, gli strumenti dell’Iniziativa popolare legislativa e del
referendum sono ripresi con vigore da molti movimenti che si occupano dei
diritti civili».
Fonte: il manifesto, 17 febbraio 2013.
http://comune-info.net/2013/02/diritto-allabitare-spagna-in-strada/
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