Ebola, il virus che fa paura
Per la malattia non ci sono nè vaccino nè terapia specifica
Ebola in Liberia (foto: EPA)
Sono 1201 i casi di Ebola confermati fono a questo momento in Africa, con 672 morti. Il conteggio è nell'ultimo bollettino dell'Oms, pubblicato il 27 luglio, secondo cui il Paese più colpito è la Sierra Leone, mentre in Guinea, da dove è partita l'epidemia , dopo un certo rallentamento si è avuta negli ultimi giorni una ripresa del virus. Ad essere stata colpita è anche la Liberia, mentre è di pochi giorni fa la notizia del primo caso in Nigeria, portato da un viaggiatore liberiano.
Per la malattia, sottolinea l'agenzia Onu, non ci sono nè vaccino nè terapia specifica, ma un intervento precoce, appena si manifestano i sintomi, può diminuire il rischio di morte che altrimenti sarebbe del 90%. La malattia inizia con febbre alta, nausea, vomito e diarrea, per poi sfociare in emorragie diffuse, e il periodo di incubazione va da due a 21 giorni. Una persona malata è contagiosa solo nel momento in cui si manifestano i sintomi, e il contagio non avviene per via aerea ma soltanto per contatto con i fluidi corporei del paziente.
Il virus è stato isolato per la prima volta nel 1976 in due diverse epidemie in Sudan e Congo, in questo secondo caso in un villaggio vicino al fiume Ebola che ha poi dato il nome alla malattia.
(ANSA)
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