Continua ad allungarsi la lista dei sinistri in attesa di trapianto di fegato dopo la vittoria del Presidente Trump.
Sui due lati dell'oceano, fra cantanti, attori e membri a vario titolo dello showbiz, le perle si sprecano.
Oggi segnaliamo quella di Piero Pelù
L'ex Diablo imbolsito, già da tempo rivoluzionario del più melenso politically correct, tiene a farci sapere, con un post su Facebook, di aver deciso di cancellare il proprio account sulla piattaforma X, in dissenso verso il proprietario e grande sostenitore di Trump, Elon Musk.
Tralasciando il fatto che i social non sono un aeroporto in cui è necessario annunciare partenze e arrivi, fra gli sproloqui che vi risparmiamo qui, c'è una frase di Pelù che ci ha colpiti.
La riportiamo testualmente: "Credo che oggi sia fondamentale dare chiari segnali di dissenso civile verso chi sta restringendo sempre più le nostre libertà personali".
Caro Pelù, ci permettiamo ora di rivolgerci a Lei direttamente, se ci legge.
Nessuno l'ha allontanata da X, che è adesso una piattaforma libera dove ognuno può civilmente esporre la propria opinione senza censura.
Scegliere di andarsene è una sua autonoma scelta, non una imposizione dall'alto.
Dov'era Lei quando l'allora Twitter, viceversa, censurava e bannava a più non posso chi non si allineava alle visioni politiche della proprietà?
Dov'era Lei quando vennero chiusi gli account del Presidente Trump, seguiti da decine di milioni di persone, lasciando il leader politico di metà degli americani senza la possibilità di comunicare via social?
Dov'era Lei quando Facebook, per ammissione stessa del suo proprietario, prendeva ordini dall'Amministrazione Biden su come gestire l'informazione durante la pandemia?
Erano quelli i tempi in cui venivano garantite "le libertà personali"???
Ce la farete mai, voi sinistri, a comprendere che la libertà è di tutti? E non è una pseudoproprietà astratta che appartiene a voi, da violentare con le vostre censure e a seconda delle vostre convenienze?
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