Nato in uno dei quartieri più poveri di Washington D.C., David Bautista, di origini filippine, crebbe con una aspettativa di vita quasi inferiore a quelle che si trovano nei paesi del terzo mondo, afflitti da carestie e povertà, a causa di due fattori che affliggevano il suo malfamato quartiere: il traffico di cocaina e l'escalation di violenza.
Alla tenera età di nove anni Dave aveva imparato a diffidare della polizia ed alla sua porta di casa aveva già visto tre ragazzi morire praticamente davanti ai suoi occhi, tanto che una volta, accanto a sua sorella ed i vicini di casa, avevano continuato a giocare fuori casa mentre un uomo lentamente moriva dissanguato, tanto era ormai insita l'abitudine alla criminalità.
Far parte di gang della microcriminalità era praticamente qualcosa di routine nel quartiere, e lo stesso Dave non ne fu immune. Ma il suo carattere, naturalmente riservato e desideroso di trovare una soluzione a quel tunnel oscuro, trovò un giorno la soluzione incanalando la sua rabbia profonda interiore in uno sport: il bodybuilding.
Sollevare pesi, rafforzare muscoli e trovare una motivazione interiore con regole e disciplina per il proprio corpo lo aiutarono anche ad imporsi nella sua testa e ben presto, il ragazzino della gang, magrolino e arrabbiato, lasciò il posto ad un gigante pieno di bicipiti.
Il bodybuilding l'aveva portato allo step successivo, facendolo uscire dalla strada per fargli trovare un vero lavoro (quello da buttafuori), ma rimaneva ancora un bel pò di rabbia da gestire per il giovane Dave, che preda degli eventi si vide padre di una bambina in età ancora molto giovane. Per la seconda volta nella vita, che gli aveva tirato diversi tiri mancini, Dave si trovava in una situazione difficile: ossessionato dal suo corpo (su cui riversava le sue attenzioni per non affrontare gli ostacoli della vita), una sera di Natale comprese di essere andato troppo in là quando, per nutrire il suo fisico, si rese conto di non avere soldi nemmeno per il regalo sotto l'albero per i figli.
Disperato, senza una meta sicura, improvvisamente si accorse di una pubblicità in TV che invitava gli spettatori a provare ad iscriversi al WCW Power Plant, la palestra dove, nelle idee della World Championship Wrestling, si sarebbero create le stelle del futuro.
Perché no? Penso Dave: il fisico da wrestler c'era, le ragazze lo guardavano con interesse, ce la poteva fare. Ma c'era un grosso ostacolo: la sua età.
30 anni sono già tanti per iniziare da zero, ed il coach del Power Plant, DeWayne Bruce lo ghiacciò subito con una frase senza scampo "non ce la farai mai nel wrestling". Decise allora di puntare ancora più in alto, con la federazione n.1 negli States, la WWE.
Ma anche lì, l'inesperienza e un pò l'età, bloccarono la sua entrata a Stamford, dove però trovò un consiglio valido: iscriversi ad una scuola di wrestling, quella della leggenda della WWE Afa, the Wild Samoan.
Tre mesi dopo, Dave, con il nome di "Khan" debuttava su un ring di wrestling. L'anno dopo, finalmente, sarebbe approdato in OVW (Ohio Valley Wrestling) e nel 2002 farà parte del roster di Smackdown... fino a quel fatidico Gennaio del 2003 in cui, entrando nella stable della Evolution con Randy Orton, Ric Flair e Triple H, cambierà per sempre la sua vita.
Era nato "The Animal" Batista.
Criminale, buttafuori, wrestler part time, stella della WWE e adesso attore di Hollywood tra i più pagati. Dave Bautista è la metafora umana del principio per cui, se non permetti alla vita di schienarti per il conto di 3, la vita stessa si piegherà al tuo volere e potrai raggiungere ogni traguardo.
Il Vostro Sempre (poco) Umile Maestro Zamo
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