Approfondimenti
Gli Elleni di epoca più tarda cercarono di svilire la grande Dea del Mediterraneo, che per molto tempo aveva avuto un potere supremo a Corinto, Sparta, Tespie e Atene, ponendola sotto la tutela maschile e condannando le sue solenni orge sessuali come se fossero sregolatezze adulterine.
La rete che imprigiona Afrodite e Ares, era in origine un attributo della dea come patrona del mare, e pare che le sue sacerdotesse la indossassero durante le feste di primavera.
Il culto del dio Priapo ebbe origine dal culto dei rozzi simulacri fallici in legno attorno ai quali si svolgevano le orgie Dionisiache.
Egli è detto figlio di Adone per via dei " giardinetti" in miniatura che gli venivano consacrati durante le cerimonie rituali.
Afrodite Urania " regina delle montagne" o Ericina " regina dell'erica" era la dea-ninfa della mezza estate.
Essa uccideva il divino paredro che si era accoppiato a lei sulla vetta della montagna, così come l'ape regina uccide il maschio strappandogni i genitali.
Ecco il perchè del manto rosso come l'erica e delle api ronzanti che diedero un particolare carattere all'idilio di Afrodite con Anchise.
Per la medesima ragione Cibele, l'Afrodite Frigia del monte Ida, era adorata come ape regina, e i suoi sacerdoti si autocastravano nel corso di un' estasi mistica in memoria di Attis, amante della dea.
Anchise fu uno dei molti divini paredri colpiti da una folgore rituale, dopo le nozze con la dea della Morte e della Vita.
Nella versione più antica del mito Anchise moriva, in quella più recente riusciva a salvarsi, per dare spunto alla leggenda del pio Enea che portò il sacro Palladio a Roma e salvò il vecchio padre dall' incendio di Troia, caricandoselo sulle spalle.
Il nome di Anchise ci fa identificare Afrodite con Iside, il cui marito Osiride fu castrato da Set sotto le spoglie di un cinghiale, Anchise è infatti sinonimo di Adone.
Egli aveva un santuario a Egesta (Segesta) presso il monte Erice, e Virgilio dice infatti che egli morì a Drepano (Trapani).
Altri santuari di Anchise sorgevano in Arcadia, e nella Troade.
Nel tempio di Afrodite sul monte Erice, si mostrava un pettine dorato che si diceva fosse un offerta votiva fatta da Dedalo quando fuggì dalla Sicilia.
Adone, (dal Fenicio Adon " signore" ) è l'equivalente Greco del semidio Siriano Tammuz, lo spirito della vegetazione.
In Siria, in Asia e in Grecia, l'anno sacro alla dea fu un tempo diviso in tre parti, sotto la protezione del Leone, della Capra e del Serpente.
La Capra (ariete) emblema della stagione centrale, era la dea dell'amore Afrodite, il serpente emblema dell'ultima stagione, era la dea della morte Persefone; il leone, emblema della prima stagione, era invece sacro alla dea della nascita, qui chiamata Smirna, che non vantava pretese su Adone.
In Grecia questo calendario fu sostituito con l'anno di due stagioni, che iniziavano a Sparta e a Delfi con gli equinozi, secondo l'uso orientale, oppure come ad Atene e a Tebe coi solstizi, secondo l'uso settentrionale; il che spiega perché la dea dei monti Calliope e Zeus emettessero verdetti diversi.
Tammuz fu ucciso da un cinghiale, che pare fosse in origine una scrofa con zanne lunate, ma quando l'anno fu diviso in due parti, la parte più splendida retta dal sacro re, e la parte più oscura retta dal suo successore o rivale, codesto rivale si presentò travestito da cinghiale.
Il sangue di Tammuz si identifica allegoricamente con gli anemoni che rosseggiano sulle pendici del monte Libano, dopo le piogge invernali; e a Biblo, ogni primavera si svolgevano le "Adonie", una festa funebre in onore di Tammuz.
La mirra era un noto afrodisiaco, e il fatto che Adone nascesse da un albero di mirra, si ricollega al carattere orgiastico dei suoi riti.
Si credeva che le gocce di resina grondanti dal tronco della mirra, fossero lacrime versate sulla morte di Adone ( Ovidio: Metamorfosi).
Secondo Igino, Cinira era re dell'Assiria, probabilmente perchè il culto di Tammuz pare fosse originario di quella regione.
Ermafrodito, figlio di Afrodite, era un giovincello con seno femminile e lunghi capelli.
Come l'androgino, o donna barbuta, l'ermafrodito ebbe, naturalmente, una certa notorietà per le sue anomalie fisiche, ma da un punto di vista religioso, ambedue simboleggiano il periodo di transizione tra il matriarcato e il patriarcato.
Ermafrodito è il divino paredro che si sostituisce alla regina e porta un seno finto.
Androgine è la figura della madre di un clan pre-ellenico che ha rifiutato l'ordine patriarcale, e allo scopo di mantenere le sue prerogative e legittimare i figli nati da lei e da un padre schiavo, si mette una falsa barba.
Dee barbute come Afrodite Cipria e dei effeminati come Dioniso, corrispondono a questi stadi sociali di transizione.
Armonia a prima vista pare un nome ben strano per una figlia nata da Afrodite e Ares, ma a quei tempi, all'interno degli Stati impegnati in una guerra, regnava molta più armonia che in tempo di pace.
ROBERT GRAVES
Nascita di Venere di William-Adolphe Bouguereau
Mitologia greca
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