Oggi esco alle 6:30 da casa per raggiungere Villa Bonelli per testimoniare l'ennesimo scempio civile, uno sfratto forzoso a un ragazzo, invalido civile, di 37 anni in un palazzo INPS. Il protagonista mi chiede di non dire l'indirizzo esatto. Quattro bus per raggiungere prima delle 8:00 il luogo che non conosco, infatti mi ci vogliono 30 minuti buoni a piedi per trovarlo. Nessun abitante della Portuense era in grado di darmi l'ubicazione esatta. Sarà una signora cinese a darmi le indicazioni.... Arrivo, finalmente, in loco e già c'erano 4 militanti USB ASIA, un sindacato autonomo che da anni tenta di sensibilizzare la popolazione sul problema sfratti inutilmente. Vado a conoscere il protagonista dell'amara vicenda per poi tornare giù a monitorare la situazione, arriva nell'ordine l'assistente sociale del XVI municipio, una pattuglia dei cc, il medico legale, Vincenzo Mastroianni, persona simpatica e in gamba, l'ufficiale giudiziario, che si chiama Francesco, molto dopo l'assessore Giulia Fainella alle politiche sociali del suddetto municipio, infine Manuela Marziale, antica militante dei diritti civili. Chiedo subito all'ufficiale giudiziario la motivazione dello sfratto e mi risponde occupazione abusiva dal 2013, gli chiedo della sanatora e un militante USB mi spiega che per avere la sanatoria il ragazzo avrebbe dovuto comprarla e io faccio notare gentilmente "ma chi fa ste leggi stronze? Ma se poteva comprarla occupava?". Quando si fanno le leggi per complicare ulteriormente le situazioni. Dopo mi rivolgo all'assistente sociale e all'assessore se avessero una strategia per aiutare l'inquilino? Risposta non pervenuta. Gli chiedo: "Non ci sono case ATER vuote qui?". Loro mi rispondono che c'è una graduatoria. Assegnano 30 case l'anno con 30 mila sfratti. A chi giova questa macelleria sociale? Nel frattempo l'ufficiale giudiziario con i 2 cc e il medico legale va nell'appartamento occupato dall'inquilino, e dopo una ventina di minuti, circa, arrivano due fabbri dall'accento campano della Romeo per sostituire la serratura. Ma per fortuna non avverrà perché nel frattempo andranno su le due signore del municipio e riusciranno ad avere una proroga fino ai primi di settembre, sottoscrivendo un impegno a trovare una soluzione idonea alle sue condizioni di salute. Alla fine i signori presenti per cercare di evitare lo sfratto saranno soddisfatti finché non gli faccio notare che per quella data dovrà sloggiare e chiedo:"Chi pensate di coinvolgere per far uscire un abitazione per allora? Il problema è esclusivamente politico. Cercate la soluzione poi festeggiate!". Per finire faccio notare che a Laurentino ci sono nuovi alloggi per l'emergenza abitativa e mi risponde che li è IX municipio e io concludo:"Non è arrivato ancora il telefono alla Portuense?". Risposta non pervenuta.
Una domanda ma a Roma non ci sono fabbri?
Anni fa un'inchiesta del Messaggero denunciava alloggi ATER vuoti da anni e l'assessore capitolino Zevi, recentemente ha de tto che non ci sarebbero case invece. Chi dei due dice cazzate?
Ma per il sindaco, a sua insaputa Gualtieri, il problema sfratti nella capitale d'Italia è un problema da niente? Il suo unico scopo è rendere Roma un cantiere? Al nostro caro tontolone gli sembra normale che nella capitale d'Italia, in Europa quindi, non si riesca a risolvere il problema abitativo in tempi rapidi (la ragionevolezza è finita da tempo)?
Ultima annotazione: eravamo solo in pochi a testimoniare con la nostra presenza questo scandalo ma oramai la gente si è assuefatta a prendere i calci nel culo o deve essere telecomandata come quando fanno le manifestazioni contro le guerre (solo quelle che interessano ai politici ovviamente).
Fenix
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