giovedì 28 febbraio 2013

Pianeti Retrogradi in Astrologia Karmica


Nei pianeti retrogradi, l'energia scorre in senso opposto e quindi ha difficoltà ad amalgamarsi con quelle dirette, creando malintesi e scontento. Andando all'indietro, si può dire per analogia, la funzione relativa (e il soggetto) si allontana dal sé stesso e dall'altro, che di conseguenza restano lontani.

Questa distanza crea un "handicap", rispetto alla funzione che il pianeta retrogrado rappresenta e in particolare nel settore (casa) in cui si trova, da cui deriva una cattiva gestione dell'energia. Per reazione l'argomento diventa prioritario e lo si esamina costantemente, consapevoli o meno.
In un certo senso, ci si trova costretti attraverso un "handicap" a "prendere ripetizioni" rispetto alla funzione (rappresentata dal pianeta R) e al settore (casa) in cui si trova.
Risolvere questa "irregolarità" è necessario a proseguire.

Quando il pianeta ritorna diretto (per la persona), anche l'energia riprende il suo flusso normale e il problema viene superato, arricchito dall'esperienza "correttiva".


Con Mercurio R esiste, inizialmente, una certa difficoltà a esprimere i propri pensieri, di conseguenza a farsi comprendere, a comunicare e fare amicizia. Anche studiare richiede un grosso impegno.
Di contro si tende ad esercitare la mente per superare tali inconvenienti. Riflessione e analisi vengono applicati a fondo su pensieri e fatti, che vengono sezionati come fossero astratti da se per una maggiore obiettività, in modo da sviscerare ogni particolare. Sebbene questo rallenti la velocità di pensiero (in realtà c'è un aumento di collegamenti logici) o reazione, permette alla fine una visione più ampia e argomentata. E' necessario però evitare di perdersi in razionalizzazioni solitarie senza limite, mantenendo il contatto con il presente e il mondo circostante.
La  prova è dunque a livello di comunicazione e fraternità o affiatamento.

Col tempo (quando mercurio ridiventa diretto) le difficoltà si sciolgono e la mente é pronta a funzionare in modo più lineare, cioè velocemente, pur mantenendo le sue peculiarità. La tendenza all'introversione svanisce lasciando posto a una maggior socievolezza e sicurezza nell'esprimere i propri pensieri.


Con Venere R è il potere di attrazione ad essere carente.
I legami vengono vissuti "in punta di piedi", con un distacco che allontana e questo anche nel rapporto sessuale. Non si percepiscono i propri sentimenti.  Sembra quasi che il desiderio e il sentimento scattino in assenza dell'altro, più che in sua presenza. Né si riesce a comprende quali siano i veri sentimenti dell'altro. Viene così a crearsi un timore nebuloso dei sentimenti, una sensazione di "impossibilità" rispetto all'amore, che complica la relazione con risentimenti inespressi e che fa soffrire. La sofferenza e insoddisfazione affettiva possono portare a reazioni morbose nei confronti del partner (in particolare se Venere riceve aspetti difficili) che si suppone non sia sincero o abbia secondi fini.
Se, maturando, si riesce ad accettare il proprio modo di essere, si impara a tenerne conto nella ricerca di un partner che sia in grado di capirlo.

Quando venere diventa diretta, i sentimenti si sgelano e diventa più semplice comprendere anche cosa l'altro veramente prova. Il desiderio si normalizza. Finalmente è possibile provare l'emozione dell'innamoramento fino in fondo. 

                          
Con Marte R (a volte l'interferenza è presente anche se il ciclo retrogrado inizia qualche giorno dopo la nascita) a essere sacrificati sono la spinta all'azione, l'iniziativa, il desiderio e il coraggio, che risultano imbavagliati. Tutto si trasforma in competizione e si percepisce l'aggressività, soprattutto la propria, come pericolosa e non si vuole rischiare.
Viene così a crearsi una sorta di incertezza che inibisce e frena, oltre ogni ragionevole cautela. Ci si irrigidisce caparbiamente o ci si mette in moto sempre in ritardo col rischio di perdere occasioni. E si soffre della propria inadeguatezza, vivendola come una sconfitta.
A livello sessuale questa difficoltà, quasi un rifiuto del proprio naturale lato animale, può risultare imbarazzante e far sentire anomali.
E' dunque sì indispensabile non buttarsi allo sbaraglio, aspettare la situazione giusta così da non viverla come un esame, ma poi agire.

Quando marte diventa diretto, la titubanza e l'inibizione si sciolgono. L'energia scorre, pulsante e dinamica.  L'agire è deciso, vivificante. Così la sfera sessuale, che esce dal senso di colpa e dalla vergogna.  

                         
Con Giove R la persona ha la possibilità di "sapere la verità", ma fino a che non impari l'umiltà, rischia di cadere nel pregiudizio e nell'arroganza.
Sembra che la fortuna volti costantemente le spalle, per cui mancano entusiasmo e speranza. In realtà la situazione è inversa, questi sentimenti sono talmente tiepidi, o male indirizzati, che non la si vede.
Paradossalmente la mancanza di espansione, l'impossibilità ad avere successo o ricchezze rappresenta una protezione dall'eccesso, che non lascia scivolare nel materialismo, a discapito dell'aspetto psichico e spirituale (aspetto fondamentale di Giove).

Se l'esperienza non avrà portato prima a una maturazione in tal senso, quando Giove  diventerà diretto, una maggior indulgenza verso se stesso e il suo prossimo lascerà fluire l'entusiasmo naturalmente e godere della vita, senza avanzare pretese nei suoi confronti.


Saturno R pone dei limiti interiori "costringendo" a un autocontrollo costante sia a livello di pensiero che di azione, sebbene ci sia un rifiuto caparbio alle regole esterne. Questa reattività ostile non permette di sentirsi a posto e di arrivare a una posizione soddisfacente, ma si scontra inevitabilmente con l'autorità (in senso lato).
Alquanto faticoso e incomprensibile in giovinezza, mostra i suoi vantaggi man mano che si matura e ci si rende conto della necessità dello sforzo disciplinato e dell'impegno responsabile, senza i quali si rischierebbe di vivere allo sbaraglio e in una giungla dove è il più prepotente a vincere.
Saturno R svela la Legge che regola l'armonia e alla quale ci si attiene senza sforzo.
La lezione che insegna è quella della Giustizia, non quella umana spesso orba, ma quella che la trascende e considera il tutto con attenzione e rispetto.

Quando diventa diretto la rigidità, spesso necessaria all'osservanza dei suoi principi, si dissolve e cede posto alla saggezza. Cosa che può anche portare a un soddisfacente successo.
  

Con  Urano R  la prova da affrontare è rispetto alla Libertà di essere un individuo.
La percezione di non essere "conforme" è netta, nemmeno alla cerchia circostante, al gruppo. Si è oltre. E si risulta incomprensibili. La scelta sembra fra essere emarginato, anche se in maniera sottile e impalpabile, o emarginarsi da ciò che si è.
Urano R è la differenza che passa fra ribellione o anticonformismo (spesso generazionale o comunque riconducibile a un gruppo di appartenenza, per cui da qualcuno pur sempre accettabile) e non conformismo, che richiede il coraggio di aderire ai propri valori, ideali e credenze con cui gli altri non concordano.
E' la voce "fuori dal coro" dentro al coro, che non osa. L'occasione mancata per una svolta significativa che apre una breccia dal vecchio al nuovo.

Quando Urano diventa diretto la paura, se non è ancora stata superata o solo in parte, si disintegra e l'essere si sente finalmente libero e svincolato.


Nettuno R comporta una forte spiritualità, un misticismo che mal si adatta alla realtà. Sono le aspirazioni dell'anima, che risultano più o meno intense a seconda che le si stia seguendo o meno. Che oscillano fra realtà e illusione, creando dubbi e disillusioni.  
L'intuito è particolarmente sensibile, come spesso anche la capacità di demistificare i falsi valori, ma esiste una difficoltà a conciliarli col presente e la realtà. Diventa difficile concretizzare i propri sogni, perché non si riesce a "ingerirli e digerirli" fino in fondo. Restano "fuori".

E' con Nettuno diretto che finalmente si abbandona l'illusione di poter guidare le proprie tendenze e si comprende che, non esistendo alcuna separazione fra queste e sé, si può solo viverle.


Con Plutone R si potrebbe affermare che l'essere tende a staccarsi dal "peccato" per purificarsi, con l'intenso desiderio che il mondo tutto si trasformi. Pur consapevoli dell'impossibilità si vorrebbe che tutti i mali scomparissero.
Questa tensione acuta mette, a volte, in balia proprio degli istinti da cui ci si vuole liberare (specialmente se Plutone riceve aspetti difficili) o li si trascende attraverso una ricerca di significati più spirituali (introspezione, psicanalisi, esoterismo).
C'è un certo parallelismo fra Plutone e Luna Nera, con cui può avere un "lavoro" in comune da svolgere. Mentre, a volte, rimanda alle problematiche di un Marte complicato.

Quando Plutone diventa diretto, risulta più semplice orientare pulsioni interiori e istinto animale, agendo intuitivamente e concretamente .



* Per calcolare quando un pianeta natale retrogrado diventa diretto per il soggetto bisogna calcolare un anno di vita per ogni giorno del ciclo retrogrado, a partire da quello successivo al compleanno.
Es.: Per chi fosse nato l'1 settembre 2003 con MercurioR, il pianeta diventa diretto quando avrà 20 anni (Mercurio è tornato in moto diretto il 21.9.03 = 21-1x1 anno = 20 anni).   
I pianeti lenti (da Giove in poi) possono restare retrogradi per tutta la vita. In fondo la "lezione" che impartiscono è molto più impegnativa.

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