Da qui partì la campagna per le primarie del centrosinistra - FOTO
Bettola, in Valnure nella provincia di Piacenza, è il paese natale di Pier Luigi Bersani
Il sindaco di Bettola, Sandro Busca
Gabriele Malverni, gestore del distributore di carburanti di proprietà della famiglia Bersani
Un residente spala la neve davanti al distributore di carburanti di proprietà della famiglia Bersani a Bettola
Una panoramica della Piazza Cristoforo Colombo a Bettola
Una panoramica della Piazza Cristoforo Colombo a Bettola
Una panoramica della Piazza Cristoforo Colombo a Bettola
La statua di Cristoforo Colombo nell'omonima Piazza Cristoforo Colombo a Bettola
Una panoramica del torrente Nure a Bettola
Un abitante spala l'abbondante neve caduta a Bettola
Una signora ritratta mentre legge i titoli del quotidiano di Piacenza 'Libertà a Bettola
dell'inviato Gianluca Angelini
Sara' la neve, caduta abbondante, a rendere un po' tutto ovattato. Sara' il 'sano' pragmatismo piacentino, ma nel giorno in cui Pierluigi Bersani si sta giocando la partita della premiership, Bettola, il paesino della Valnure che gli ha dato i natali, non modifica le proprie abitudini. Nella grande piazza centrale, sotto lo sguardo della statua di Cristoforo Colombo - la cui famiglia, rivendicano orgogliosamente i bettolesi, e' originaria di queste parti - il mercato settimanale non e' scosso da fremiti particolari. Tra una bancarella e l'altra, l'appuntamento elettorale con la storia viene vissuto senza enfasi, serenamente. Quasi con distacco. Al punto che - conteggiata l'ultima scheda - il centrodestra guidato da Berlusconi sopravanza il rivale emiliano: al Senato, Pdl e alleati strappano 659 voti, il 41%, contro i 525 e il 32,6% del centrosinistra superato anche alla Camera con un 41,9% (700 voti) contro il 31,6% (534).
''Negli ultimi venti anni - racconta fuori dal suo studio nel palazzo comunale il sindaco, Sandro Busca, eletto con una lista civica lo scorso maggio - la città e' stata amministrata dal centrodestra e non c'e' grande sensibilità rispetto al fatto che un bettolese possa diventare presidente del Consiglio, c'e' un po' di freddezza. Io sarei felice - osserva - altroché: da' lustro al paese e al territorio. E poi Bersani e' una persona umile, che sa stare al piano degli altri. Viene dal basso e ha fatto tutta la gavetta - chiosa il sindaco -: avrebbe il polso della situazione''. Pensieri che fluttuano su una piazza indaffarata nella spesa quotidiana, da portare a casa fra la neve accumulata, ordinatamente, ai lati delle strade. ''Penso che un Bersani premier faccia comunque piacere - taglia corto Edda mentre sale in auto -: il paese e' silenzioso e guarda più ai fatti che alle parole''.
E in questo angolo d'Italia, interrompe il pranzo per rispondere al citofono, Mauro Bersani, fratello del segretario del Pd, vive ''gente di montagna che sa prendere le cose con una grande tranquillita' di fondo. Sa benissimo - aggiunge il medico chirurgo in pensione - che nessuno può fare miracoli''. Ad ogni modo, allunga lo sguardo su Roma e sul fratello, ''sono sereno, come penso sia sereno anche lui. Sono fiducioso - conclude - che il risultato sia un po' piu' positivo di quello che ci si aspetta''. Se dalla villetta gialla di famiglia arriva il più affettuoso degli auspici, un commento, sull'illustre concittadino, giunge anche dalla stazione di servizio - proprio di fronte all'abitazione, dall'altra parte della strada - gestita da papa' Bersani e punto di partenza per la campagna delle recenti primarie del leader Democratico.
''Ho in gestione la stazione da tre anni - spiega Gabriele Malverni - credo che i Bersani la abbiano data in affitto alla Esso che poi ha scelto di darla in gestione a me''. Quanto alla tornata elettorale, sottolinea, non c'e' enfasi a Bettola: ''Alcuni sostengono che Bersani non abbia fatto e non stia facendo niente per il paese ma non e' che potesse fare tanto. Comunque, al di la' delle idee che possono essere diverse - chiude sicuro - sarebbe una bella cosa'' avere un concittadino primo ministro. Un politico pragmatico, concedono dietro al bancone dell''Antica locanda Due Spade', affacciata sulla piazza della cittadina. ''E' stato un pò troppo nell'ombra, probabilmente per carattere ma - è l'ultima chiosa - e' una persona seria: se e' arrivato li', è perché e' serio''.
(ANSA)
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