L'Ucraina ha vissuto un'altra notte da incubo, con il più pesante bombardamento russo dalla fine di luglio.
Quasi 600 droni e 31 missili, tra i quali gli ipersonici Kinzhal, si sono abbattuti su Kiev e diverse altre regioni con un bilancio che, secondo i servizi d'emergenza ucraini, è di almeno 19 morti, di cui 4 bambini, e decine di feriti. Danneggiate anche le sedi della delegazione della Ue e del British Council. "Attacchi vergognosi" che hanno colpito "civili innocenti" e che "minacciano la pace che il presidente Donald Trump sta perseguendo", ha reagito l'inviato speciale Usa Keith Kellogg.
Mosca ha affermato di aver preso di mira "imprese del complesso militare-industriale e basi aeree militari ucraine", secondo quanto riferito dal ministero della Difesa, che non ha specificato di quali obiettivi si trattasse. Secondo il canale Telegram militare russo Mash, sono state bombardate cinque fabbriche per la produzione di missili e droni a Kiev, due aeroporti militari, nelle regioni di Ivano-Frankivsk e Khmelnytskyi, e un nodo ferroviario nella città di Kazatyn, nella regione di Vinnycja, da dove passano treni diretti al fronte.
Volodymyr Zelensky ha invece accusato la Russia di "scegliere la balistica invece del tavolo dei negoziati". "Questi missili e droni d'attacco russi oggi sono una chiara risposta a tutti coloro che, per settimane e mesi, hanno chiesto un cessate il fuoco e una vera diplomazia", ha aggiunto il presidente ucraino, lanciando critiche in particolare a Pechino e Budapest, che nei giorni scorsi aveva denunciato i bombardamenti ucraini sull'oleodotto Druzhba che porta il greggio russo verso l'Ungheria e la Slovacchia.
Il sindaco Vitali Klitschko e il capo dell'Amministrazione militare
della città hanno detto che i raid hanno preso di mira una ventina di
località in sette distretti di Kiev. I danni più significativi, hanno
aggiunto, sono stati inflitti ad aree residenziali nei distretti di
Darnytskyi e Dniprovskyi.
L'ambasciatore russo a Bruxelles e quello
nel Regno Unito sono stati convocati dalla Ue e dal Foreign Office, che
hanno protestato formalmente per i danni inflitti alle proprie sedi.
Da parte sua, il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, ha
condannato i raid, affermando che "gli attacchi contro i civili violano
il diritto internazionale umanitario, sono inaccettabili e devono
cessare immediatamente". La presidente della Commissione europea, Ursula
von der Leyen, ha reso noto di avere parlato al telefono con Zelensky e
con Trump e ha affermato che "Putin deve sedersi al tavolo dei
negoziati" per arrivare a "una pace giusta e duratura per l'Ucraina con
garanzie di sicurezza solide e credibili che trasformino il Paese in un
porcospino d'acciaio". Di questo dovrebbe parlare domani una delegazione
ucraina attesa a New York per consultazioni con gli Usa.
Il
Cremlino ha assicurato di mantenere "l'interesse a proseguire il
processo negoziale". Ma, ha aggiunto il portavoce Dmitry Peskov, "le
forze militari russe continuano a svolgere il loro compito" attaccando
in Ucraina "i siti militari e infrastrutture legate al settore militare"
in risposta ai "raid contro infrastrutture russe, oltretutto spesso
infrastrutture civili russe, da parte del regime di Kiev". Lo Stato
maggiore ucraino ha detto tra l'altro che suoi droni hanno colpito nelle
ultime ore due raffinerie in Russia, nelle regioni di Krasnodar e di
Samara.
Da parte sua il ministero della Difesa di Mosca ha rivendicato
l'affondamento, "con l'uso di un motoscafo ad alta velocità senza
pilota", di una nave da ricognizione ucraina alla foce del Danubio, la
'Simferopol'. Le autorità filorusse locali hanno denunciato l'uccisione
in un bombardamento ucraino di una donna nella parte della regione di
Kherson occupata dalle truppe di Mosca. Mentre il governatore della
regione russa di Belgorod ha riferito che un altro attacco delle forze
di Kiev ha ucciso il comandante di una squadra delle forze locali di
autodifesa civile.
(ANSA(
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