domenica 31 agosto 2025

Bonifici tra parenti e amici nel mirino dell'Agenzia delle Entrate: limiti e causale da usare per evitare problemi

 

Bonifici tra parenti e amici nel mirino dell'Agenzia delle Entrate: limiti e causale da usare per evitare problemi
 
 
Nel 2025, l’Agenzia delle Entrate continua a monitorare attentamente i trasferimenti di denaro tra parenti. Per evitare che questi bonifici vengano interpretati come redditi non dichiarati, è essenziale adottare alcune strategie e precauzioni. Comprendere la natura di questi movimenti finanziari non rappresenta solo una formalità, ma una misura chiave per prevenire possibili accertamenti fiscali o controversie. Di seguito trovi tutte le indicazioni utili per gestire correttamente i trasferimenti tra familiari e rimanere in linea con le normative fiscali.
 

Come funziona il controllo fiscale sui bonifici

L’Agenzia delle Entrate può effettuare verifiche sui conto correnti dei contribuenti per scoprire eventuali redditi non dichiarati. In assenza di prove chiare che dimostrino che i fondi ricevuti non sono di origine reddituale, questi bonifici potrebbero essere considerati redditi imponibili. La giurisprudenza stabilisce che, per dimostrare la natura non reddituale di tali trasferimenti, è necessario fornire documentazione dettagliata, come donazioni o atti di liberalità tra membri della famiglia.

Una sentenza della Corte di Giustizia Tributaria di secondo grado della Puglia (n. 4378, 31 dicembre 2024) ha affermato che i bonifici tra parenti non sono automaticamente da considerare come reddito imponibile. Tuttavia, l’Agenzia delle Entrate deve presentare prove precise e circostanziate che i fondi siano derivati da attività soggette a tassazione.

In altri casi, i trasferimenti motivati da ragioni affettive o solidaristiche, come il sostegno economico tra congiunti, si considerano non soggetti a tassazione.

 

Consigli pratici per evitare complicazioni

Per ridurre i rischi di problemi fiscali, è fondamentale seguire alcune pratiche. Innanzitutto, utilizzare strumenti tracciabili come bonifici bancari o assegni che non siano trasferibili. Questi strumenti assicureranno una traccia chiara della transazione.

Poi, è importante indicare una causale comprensiva e precisa. Ad esempio, “donazione tra familiari” o “sostegno economico”. Una causale chiara aiuta a chiarire la finalità del trasferimento.

Infine, conservare tutta la documentazione relativa, come comunicazioni, accordi scritti o dichiarazioni ufficiali che giustifichino la transazione. Tale documentazione può risultare utile in caso di controlli.

Limiti da rispettare

Se si decide di effettuare una donazione in contanti superiore a 5.000 euro, è consigliabile registrare formalmente l’atto presso l’Agenzia delle Entrate prima di versare la somma sul conto. Questo passaggio, insieme alla conservazione di tutta la documentazione correlata, come contratti o dichiarazioni, rappresenta un’azione importante per evitare problemi futuri in caso di verifiche fiscali.

Gestire con attenzione i bonifici tra parenti è dunque fondamentale per evitare fraintendimenti con l’Agenzia delle Entrate. Utilizzando strumenti tracciabili, chiarendo bene le causali e conservando tutta la documentazione utile, puoi proteggerti da controlli indesiderati. Adottare queste semplici precauzioni ti consente di effettuare donazioni in modo sicuro e nel rispetto delle normative fiscali vigenti nel 2025.

 
https://www.leggo.it/schede/bonifici_parenti_agenzia_entrate_rischi_problemi_limiti_causale_quale_usare_oggi_30_8_2025-limiti_da_rispettare-4-9039137.html 

 

 
 

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