Il 40enne è morto per una ferita all'addome inferta al culmine di una lite da Habtom Hailu
Vittima di una guerra tra poveri. Alessandro Indurre, il parcheggiatore abusivo ucciso a coltellate da un rivale il 30 agosto a Catania, aveva 40 anni ed era padre di una bambina. Cercava di sbarcare il lunario come poteva: a volte l'imbianchino, a volte il parcheggiatore. Ed è proprio fuori dalla Lidl di corso Sicilia, dove si ritrovava per aiutare i clienti del supermercato, che è stato ammazzato dal 37enne etiope Habtom Hailu, arrestato con l’accusa di omicidio.
Chi era Alessandro Indurre
Chi lo conosceva ricorda Alessandro come un «uomo mite, educato rispettoso e infinitamente sfortunato». La vita non è stata gentile con lui: «Era una persona gentile - racconta un consocente su Facebook - che cercava di rendersi utile agli automobilisti come poteva. Non pretendeva neanche un centesimo ma era ben felice di riceverlo, ne aveva bisogno. Era sorridente e premuroso sia che gli davi qualcosa sia che non gli davi niente».
Da quello che racconta, i problemi con i rivali sarebbero nati tempo fa: «Dopo un po' non lo vedevo nel parcheggio, l'ho visto nei paraggi, mi ha subito riconosciuto e salutato.
Mi ha detto che non veniva più perché era stato minacciato e picchiato dai "parcheggiatori abusivi"».
La dinamica dell'omicidio
Hailu al culmine di una lite con Indurre, estrae un'arma e lo accoltella. La scena, drammatica, viene registrata dalle telecamere dei sistemi di videosorveglianza della zona. Nel filmato si vedono i due litigare, poi l'indagato estrae un'arma da taglio e colpisce il 'rivale' all'addome e fugge subito dal parcheggio. Il 40enne compie dei passi, quindi cade a terra, tra i passanti in fuga. Soccorso dal personale del 118 è portato al pronto soccorso del Policlinico universitario dove è morto poco dopo. Hailu scappa ma la caccia all'uomo i conclude poche ore dopo quando una pattuglia di carabinieri nota un uomo con le mani sporche di sangue lavarsi frettolosamente in una fontanella pubblica di via Aretusea. Bloccato dai militari dell'Arma, con la'iuto degli agenti della squadra mobile viene portato nella stazione Piazza Dante, dove confessa il delitto e viene arrestato, in flagranza differita, per omicidio volontario aggravato dai futili motivi. L'arma, un coltello, non è stata trovata.
https://www.leggo.it/italia/cronache/alessandro_indurre_chi_era_parcheggiatore_abusivo_ucciso_padre_lavoretti_oggi_31_8_2025-9040663.html

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