Droghe, infarti, omicidi e incidenti: sono tanti i morti tra i miti del wrestling
Massimiliano Ancona e Giuseppe Di Giovanni
Hanno dato spettacolo. Sono entrati
nell'immaginario per la loro forza, i loro ring names e i loro costumi.
Molti di loro hanno avuto una vita tumultuosa e breve. Ma non saranno
dimenticati
Aveva partecipato alla campagna americana a favore di Donald Trump. Ha
vinto le elezioni. Ha perso la vita per un arresto cardiaco a 71 anni.
Se n'è andato così anche Hulk Hogan, il campionissimo. L'idolo di tanti
ragazzi che, negli anni Ottanta, guardavano in tv il wrestling, che
all'epoca si chiamava catch. I match erano commentati da Tony Fusaro. La
sua voce raccontava i miti. Tiger Mask, Antonio Hinoki, André the
Giant, il primo dei sette Black Tiger, Hulk Hogan, appunto. Gli ultimi
quattro non ci sono più. Ma il loro ricordo, in chi li ha visti
combattere, resterà. Per sempre.
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