Massiliano era un ex pilota dell'Aeronautica
Guasto al velivolo o manovra errata del pilota. Sono queste le due strade che gli inquirenti stanno seguendo per arrivare a capo dell'incidente con l'ultraleggero nel quale hanno perso la vita Massimiliano Monticone, insieme a sua figlia Simona di 18 anni. La procura ha aperto un'indagine che dovrà chiarire i motivi del disastro. Alla seconda opzione - quella dell'errore umano - non crede chi conosceva il 49enne.
Massiliano era un ex pilota dell'Aeronautica. «Sono decollati qui, insieme. L’incidente è avvenuto al rientro. Siamo tutti stupiti, non so cosa dire: lui era un pilota molto esperto», racconta Silvio Landi, responsabile dell’Accademia di volo dell’aeroporto, a La Stampa. Di sicuro non è stato il maltempo a provocare l'incidente. Il cielo era in perfette condizioni.
L'incidente mortale
La tragedia si è verificata sabato mattina nelle campagne tra Livorno Ferraris e Lamporo, in provincia di Vercelli: poco dopo mezzogiorno l'ultraleggero, che stava sorvolando la zona con a bordo padre e figlia, si è schiantato al suolo finendo su un campo di riso, a pochi metri dal canale Cavour, infrastruttura irrigua che porta l'acqua del Po tra le risaie del Vercellese e Novarese. Per entrambi non c'è stato scampo.
Sul posto sono subito intervenuti i vigili del fuoco, pattuglie dei carabinieri di Livorno Ferraris e Crescentino, e un'ambulanza del 118, che non ha potuto neanche prestare i primi soccorsi. I vigili del fuoco si sono occupati della messa in sicurezza e del presidio dell'aeromobile.
Lo schianto senza testimoni
L'incidente potrebbe non aver avuto testimoni: il luogo dell'impatto è in aperta campagna, a pochi chilometri in linea d'aria dai due centri risicoli e dalla strada provinciale che li collega, nel mezzo di un campo di riso alto, quasi pronto per la raccolta.
Il velivolo era ridotto a una carcassa dopo lo schianto a terra, e ha preso fuoco.
I primi rilievi sono stati fatti dai carabinieri, arrivati sul posto tramite le strade di ghiaia percorribili dagli addetti alla manutenzione del canale Cavour. I due corpi, carbonizzati, sono stati estratti dalle lamiere del velivolo, prelevati circa due ore dopo l'incidente, e portati all'ospedale Sant'Andrea di Vercelli, dove sarà fatta l'autopsia.
Chi era Massimiliano Monticone
Ex pilota dell'Aeronautica Militare, Monticone ora lavorava al centro radar Enav di Linate (Milano) come controllore di volo. Era residente con la famiglia in provincia di Alessandria. Il volo per Monticone non era solo lavoro ma anche una vera e propria passione che trasportava nel tempo libero e aveva trasmesso alla figlia. La sua pagina Facebook lo testimonia ed è costellata di fotografie di aerei, vecchi e di nuova concezione, molte delle quali prese in prima persona a bordo del velivolo, mentre si trovava alla cloche. Una passione che è costata la vita a lui e alla giovane figlia.
https://www.leggo.it/italia/cronache/padre_figlia_morti_ultraleggero_errore_umano_guasto_massimiliano_monticone_simona_oggi_31_8_2025-9040606.html

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