LVMH acquista storica pasticceria Cova
A Via Montenapoleone. Citata in 'Addio alle Armi', frequentata da Verdi
Una foto d'epoca della pasticceria Cova a Milano
Giuseppe Verdi a passeggio nei pressi della pasticceria Cova
La storica pasticceria Cova e' stata acquistata da LVMH
Pasticceria Cova (fermo-immagine filmato d'epoca)
Pasticceria Cova
Lvmh acquista pasticceria Cova a Milano
MILANO - Il lusso è dolce a Milano. LVMH ha acquisito una partecipazione di maggioranza nel capitale sociale della Pasticceria Confetteria Cova, titolare del marchio Cova e proprietaria della società Cova Montenapoleone Srl che gestisce la nota pasticceria milanese. La famiglia Faccioli, con Paola e Daniela, continuerà ad essere presente non solo nel capitale della società, ma anche nel management - precisa una nota - "per garantire la continuità ed il successo che Cova ha saputo conquistare nel corso di quasi 200 anni".
L'operazione "ha il duplice obiettivo di preservare questa vera e propria istituzione della storia milanese, mantenendo negli attuali spazi la Pasticceria di Via Montenapoleone, e di sostenere con forza il suo sviluppo a livello internazionale, grazie alle sinergie messe a disposizione dal gruppo LVMH".
Lo chiamano 'luxury food' ma per i milanesi l'insegna Cova, che da quasi 2 secoli si affaccia sul Quadrilatero della Moda, è quasi un'istituzione e da oggi entra a far parte della galassia del colosso francese Lvmh (Louis Vuitton Mot Hennessy Sa) puntando ad espandersi all'estero. Cova era finita nel mirino di Prada, le cui vetrine si affacciano proprio di fianco. L'offerta, secondo indiscrezioni 12 milioni di euro per ottenere l'80% del capitale, è stata respinta perché troppo bassa ma soprattutto la famiglia Faccioli temeva che i vicini avrebbero spostato l'ingresso nella più esterna via Sant'Andrea dall'attuale Montenapoleone. Ora i francesi hanno acquisito una partecipazione di maggioranza, non viene resa nota la percentuale di capitale né il valore dell'operazione e Paola e Daniela Faccioli, continueranno ad essere presenti non solo nel capitale della società, ma anche nel management "per garantire la continuità ed il successo che Cova ha saputo conquistare nel corso di quasi 200 anni". L'operazione "ha il duplice obiettivo di preservare questa vera e propria istituzione della storia milanese, mantenendo negli attuali spazi la Pasticceria di Via Montenapoleone, e di sostenere con forza il suo sviluppo a livello internazionale, grazie alle sinergie messe a disposizione dal gruppo LVMH". I francesi sono stati assistiti dallo Nctm mentre la famiglia milanese dallo studio Chiomenti. Nel 1817 un soldato di Napoleone, Antonio Cova lasciò le armi per darsi alla cucina e aprì il suo primo forno a fianco del teatro alla Scala. Divenne subito luogo di ritrovo del dopo teatro per attori e musicisti e accompagnò la città nelle diverse fasi della sua storia, punto d'incontro per i patrioti durante le Cinque Giornate, colpita dai bombardamenti nella seconda guerra mondiale. Nel 1950 fu ricostruita pochi isolati più in là, in via Monte Napoleone. Nel 2007 e 2008 viene insignita dei titoli di bottega storica dal comune di Milano e di esercizio di rilevanza locale dalla provincia, ma il suo nome era già stato reso immortale da Ernest Hemingway che la cita in 'Addio alle Armi'.
(ANSA)
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