Snowden: 'Diplomatici e pc europei spiati da 007 Usa'
Nuovi rivelazioni di Guardian e Spiegel tramite Snowden e nuova 'talpa'. Schulz: ora spiegazioni
Edward Snowden
Mistero su Snowden non è sul volo per Cuba
Nell'aeroporto di Mosca attendono Snowden
di Serena Di Ronza
L'Italia, ma anche la Germania, la Francia e altri paesi europei hanno accordi segreti con gli Stati Uniti per il passaggio di dati personali alla National Security Agency. Lo denuncia al Guardian una nuova 'talpa' del datagate: si tratta di Wayne Madsen, ex luogotenente della Marina americane che ha lavorato per la Nsa dal 1985 e che ha - afferma il Guardian - ricoperto ruoli 'sensibili' nell'agenzia nei 12 anni successivi. Madsen punta il dito contro l'Italia, ma anche la Gran Bretagna, la Francia, la Danimarca, l'Olanda, la Germania e la Spagna: tutti questi paesi piu' gli Stati Uniti - denuncia Madsen - hanno accesso al Tat-14, il sistema di telecomunicazioni transatlantico via cavo che consente loro di intercettare un'enorme quantita' di dati, incluse telefonate, email e la la storia di accesso a internet degli utenti. In base agli accordi in vigore - spiega Madsen in un'intervista pubblicata dal blog PrivacySurgeon.org e ripresa dal Guardian - ogni paese e' classificato in base al livello di fiducia ed e' obbligato a passare dati, incluse conversazioni telefoniche e informazioni internet alla Nsa se richiesto. Gli accordi risalgono a dopo la seconda guerra mondiale e quindi prima dell'era internet. Madsen spiega di essere uscito allo scoperto perche' stanco della ''mezza verita'' offerta dai politici europei che fingendo shock sono rimasti in silenzio sui loro accordi con gli Stati Uniti. L'ex della Nsa e' particolarmente critico nei confronti della Germania, che ha accusato la Gran Bretagna di spiare il paese quando anche Berlino ha accordi con gli Stati Uniti. ''Non riesco a capire Angela Merkel che chiede assicurazioni a Obama e alla Gran Bretagna, quando ha gli stessi rapporti'' di Londra sui dati con gli Stati Uniti, afferma Madsen. Le nuove rivelazioni hanno subito causato critiche e la richiesta ai governi europei di chiarire i loro rapporti con la Nsa. ''C'e' bisogno di trasparenza. Il problema e' che nessuno degli accordi e' stato discusso in un'arena democratica - mette in evidenza John Cooper, legale per i diritti umani -. Sono d'accordo con William Hague sul fatto che qualche volta le cose debbano essere fatte in segreto ma non si infrange in segreto la legge''.
di Emanuele Riccardi
Nuovo ed eclatante colpo di scena nel Datagate, lo scandalo di spionaggio che coinvolge l'agenzia di intelligence del Pentagono, la Nsa: gli Usa spiano anche l'Unione europea. Rivelazioni bomba, quelle pubblicate oggi dallo Spiegel online, che fanno andare su tutte le furie il presidente dell'Europarlamento: ''E' uno scandalo enorme'', dice all'ANSA Martin Schulz, e Washington deve dare spiegazioni immediate. Il settimanale tedesco scrive che gli 007 statunitensi spiavano i diplomatici europei a Washington e a New York, ma avrebbero anche intercettato i computer e i telefoni dell'Unione europea, forse anche quelli dei leader, a Bruxelles. Le rivelazioni sono contenute in nuovi documenti di Edward Snowden - la 'talpa' bloccata da giorni nell'aerea di transito dell'aeroporto di Mosca - e stanno irritando ancora di più i vertici dell'Ue, già di pessimo umore dopo le prime rivelazioni del Datagate, con milioni di telefonate intercettate in Europa e in tutto il mondo. Der Spiegel cita un documento 'top secret' della Nsa, nel quale l'Europa viene definita un ''target'' e in cui si spiega che erano finiti nel mirino degli 007 a stelle e strisce i telefoni e i computer dell'Ue a New York e a Washington, con accesso anche alle email e ai documenti in preparazione. Inoltre, sempre secondo il settimanale tedesco, circa cinque anni fa i responsabili della sicurezza Ue, a causa di disturbi nelle telefonate, si sono accorti che alcune delle comunicazioni del Justus Lipsius, il palazzo che ospita il Consiglio Ue e i vertici dei leader europei, venivano intercettate a distanza. Le ricerche avviate a quel momento hanno permesso di scoprire che le intercettazioni erano gestite da una delle aree schermate accanto al quartier generale della Nato, nella vicina Evere, dove la Nsa si era installata. Nel Justus Lipsius, ogni singola delegazione europea dispone di spazi privati, con linee telefoniche e collegamenti internet. Quindi potrebbero essere anche state registrate comunicazioni sensibili tra capi di Stato e di governo europei. A Bruxelles, il primo a reagire è stato il vicepresidente italiano del Parlamento europeo, Gianni Pittella, che si è detto ''allibito''. Poco dopo è stata la volta di Schulz. In una dichiarazione all'ANSA, il presidente del Pe ha detto: "Se è vero, è un enorme scandalo" sul quale "gli Usa devono dare immediate spiegazioni". Fosse confermato lo spionaggio a danno dell'Ue, "incrinerebbe gravemente il rapporto con gli Usa ed avrebbe serie conseguenze su ogni tipo di relazione". Se da un lato, come scrive The Guardian la nuova responsabile per la sicurezza della Casa Bianca, Susan Rice, diminuisce la portata delle rivelazioni di Snowden, dall'altro anche negli Stati Uniti la tensione sul caso rimane molto alta. Lo conferma la telefonata tra il vicepresidente degli Stati Uniti Joe Biden e il presidente dell'Ecuador Rafael Correa. In una conferenza stampa ad Aromo, Correa ha riferito che Biden gli ha chiesto di ''rifiutare la richiesta di asilo'' di Snowden, che Quito si è detta pronta ad esaminare. Un altro hacker di primo piano ricercato dagli Stati Uniti, il numero uno di Wikileaks, Julian Assange, si trova da oltre un anno nell'ambasciata ecuadoriana a Londra. Nella stessa conferenza stampa, Correa non ha risparmiato una 'frecciata' a Washington, definendo il Datagate ''il più grande caso di spionaggio su ampia scala nella storia dell'umanità, all'interno e all'esterno degli Stati Uniti''.
Il presidente ecuadoregno Rafael Correa ha affermato oggi che la "soluzione" per il trasferimento dell'americano Edward Snowden, bloccato a Mosca dopo aver chiesto asilo politico a Quito, è "nelle mani delle autorità russe". "Per formalizzare tale domanda di asilo, lui deve trovarsi in territorio ecuadoregno. Al momento la soluzione, la destinazione di Snowden, è nelle mani delle autorità russe", ha dichiarato Correa in un'intervista alla tv locale Oromar.
(ANSA)
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