Lotta a CO2 delle grandi navi, l'Europa propone una legge ad hoc
Commissione, primo passo. -1,2 mld anno costi armatori al 2030
ROMA - Lotta alle emissioni di CO2 delle grandi navi nei porti europei. La commissione Ue ha infatti proposto oggi una legge che impone ai proprietari delle navi di grandi dimensioni che attraccano nei porti europei di monitorare e comunicare le emissioni di anidride carbonica. In questo modo - afferma la commissione - e' stato compiuto ''il primo passo verso la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra prodotte dai trasporti marittimi''.
E' stata anche pubblicata ''la strategia'' per il taglio delle emissioni, che dovrebbe avvenire preferibilmente attraverso misure a livello mondiale. La proposta di regolamento prevede che queste norme siano applicate a partire dal primo gennaio 2018. In base alla valutazione di impatto fatta dalla commissione, il sistema Ue di monitoraggio, comunicazione e verifica (Mrv) proposto dovrebbe ridurre le emissioni di CO2 fino al 2% rispetto alla situazione attuale. Inoltre, dovrebbe anche ridurre i costi netti per gli armatori per un importo fino a 1,2 miliardi di euro l'anno al 2030.
La proposta sara' ora esaminata dal Parlamento europeo e dal Consiglio.
Per il commissario Ue al Clima, Connie Hedegaard, si sta "tracciando la strada. Il sistema di monitoraggio dell'Ue porterà vantaggi a livello ambientale ed economico per il settore del trasporto marittimo aumentando la trasparenza e offrendo incentivi agli armatori affinché riducano queste emissioni". Si tratta, aggiunge, di un'iniziativa "pienamente in linea con le ultime proposte concernenti le norme mondiali e con le misure fondate sul mercato attualmente oggetto di dibattito in seno all'Organizzazione marittima internazionale (Imo)".
Il vicepresidente della commissione, Siim Kallas, responsabile per i Trasporti, dice che "l'Ue proseguirà la sua azione al fine di giungere a una soluzione globale internazionale".
Il regolamento proposto permetterà di istituire nell'Ue un quadro giuridico per la raccolta e la pubblicazione dei dati annuali verificati concernenti le emissioni di CO2 di tutte le navi di grandi dimensioni (più di 5 000 tonnellate lorde) che usano i porti dell'Ue. Gli armatori dovranno monitorare e comunicare le quantità verificate di CO2 emesse, e fornire informazioni per determinare l'efficienza energetica delle navi. A bordo delle navi dovrà essere custodito un documento di conformità, rilasciato da un verificatore indipendente. La proposta della Commissione lascia libere le società di scegliere la metodologia di monitoraggio.
Le emissioni derivanti dal trasporto marittimo internazionale rappresentano il 3% delle emissioni di gas serra mondiali e il 4% delle emissioni di gas serra dell'Ue.
E' stata anche pubblicata ''la strategia'' per il taglio delle emissioni, che dovrebbe avvenire preferibilmente attraverso misure a livello mondiale. La proposta di regolamento prevede che queste norme siano applicate a partire dal primo gennaio 2018. In base alla valutazione di impatto fatta dalla commissione, il sistema Ue di monitoraggio, comunicazione e verifica (Mrv) proposto dovrebbe ridurre le emissioni di CO2 fino al 2% rispetto alla situazione attuale. Inoltre, dovrebbe anche ridurre i costi netti per gli armatori per un importo fino a 1,2 miliardi di euro l'anno al 2030.
La proposta sara' ora esaminata dal Parlamento europeo e dal Consiglio.
Per il commissario Ue al Clima, Connie Hedegaard, si sta "tracciando la strada. Il sistema di monitoraggio dell'Ue porterà vantaggi a livello ambientale ed economico per il settore del trasporto marittimo aumentando la trasparenza e offrendo incentivi agli armatori affinché riducano queste emissioni". Si tratta, aggiunge, di un'iniziativa "pienamente in linea con le ultime proposte concernenti le norme mondiali e con le misure fondate sul mercato attualmente oggetto di dibattito in seno all'Organizzazione marittima internazionale (Imo)".
Il vicepresidente della commissione, Siim Kallas, responsabile per i Trasporti, dice che "l'Ue proseguirà la sua azione al fine di giungere a una soluzione globale internazionale".
Il regolamento proposto permetterà di istituire nell'Ue un quadro giuridico per la raccolta e la pubblicazione dei dati annuali verificati concernenti le emissioni di CO2 di tutte le navi di grandi dimensioni (più di 5 000 tonnellate lorde) che usano i porti dell'Ue. Gli armatori dovranno monitorare e comunicare le quantità verificate di CO2 emesse, e fornire informazioni per determinare l'efficienza energetica delle navi. A bordo delle navi dovrà essere custodito un documento di conformità, rilasciato da un verificatore indipendente. La proposta della Commissione lascia libere le società di scegliere la metodologia di monitoraggio.
Le emissioni derivanti dal trasporto marittimo internazionale rappresentano il 3% delle emissioni di gas serra mondiali e il 4% delle emissioni di gas serra dell'Ue.
(ANSA)
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