MASADA n°
1473 28-6-2013 IL CAPITALISMO ATTACCA LA COSTITUZIONE
Il Governo
Letta di male in peggio – Pensato un grimaldello per forzare la Costituzione –
Pd, Pdl e Scelta civica bocciano il reddito minimo di cittadinanza- Il Governo
si concentra solo sulla salvezza di Berlusconi e la difesa del grande capitale e
della Casta - Il Pd rimanda ma non abolisce l’enorme spesa in caccia difettosi –
L’Italia a rischio di default - Quelle bestie dei giornalisti italiani –
Alessandro Di Battista – Pronto il decreto svuota carceri per salvare Berlusconi
– Rischio di razzia sui conti correnti- Un Governo pro capitalismo – Le
compravendite parlamentari - Rapporto sui diritti globali 2013 – Bilderberg a
Londra- Smonta Rai ma anche Mediaset- Le società che finanziano Enrico Letta-
Neoliberismo assassino- Sei miliardi persi solo per i derivati
Maya
Angelou "Il fallimento non è
fatale: è il coraggio di andare avanti che conta."
.
Cominciate col
fare ciò che è necessario, poi ciò che è possibile. E all'improvviso vi
sorprenderete a fare l'impossibile. Mi piacerebbe che nessuno dicesse la parola
'impossibile'. Col disfattismo nessun progresso storico si sarebbe mai
attuato.
Il disfattismo
è la piaga della gente inutile che danneggia anche chi vuol fare qualcosa. Molte
grandi imprese sono state realizzate nella storia, ma ciò è avvenuto grazie a
persone che non conoscevano la parola 'impossibile'.
"Cercando
l'impossibile, l'uomo ha sempre realizzato il progresso della storia, e coloro
che si sono prudentemente limitati a ciò che sembrava possibile non sono mai
avanzati di un sol passo" (Michail Bakunin)
.
Quand’è che
l’Italia diventerà un Paese civile?
Daniela
Se non ci
metterà troppo, l’aspetterò tutta la vita. (O. Wilde)
.
Monica
Gli economisti
sono ottimi anatomisti e pessimi chirurghi: operano a meraviglia sul morto e
massacrano il vivo. (N. de Chamfort)
.
Gianni
Fiume: “Un popolo che tollera la
mafia è capace di tollerare tutto, persino un governo di
delinquenti.”
.
Martello:
“La strategia Lettiana è farci morire di noia, rassegnazione, vergogna, è chiaro
più che mai quanto il partitismo stia lottando una battaglia terminale contro i
cittadini ed i loro diritti.”
IL GOVERNO
LETTA: DI MALE IN PEGGIO
Viviana
Vivarelli
La politica
italiana va sempre peggio. Il Pd col governo delle larghe intese si copre ogni
giorno di più di ridicolo e di vergogna. Berlusconi ha avuto una prima condanna
a 5 anni con 4 anni di interdizione e una seconda condanna a 7 anni con
l'interdizione perpetua a tutte le funzioni pubbliche, ma è solo il primo grado
di giudizio e lo scellerato Pd sta facendo di tutto per salvarlo altrimenti cade
il suo governo con lui. Ormai sono disposti a tutto per restare in sella,
coprendosi sempre più di discredito. In settimana dovrebbe arrivare la terza e
quarta condanna per il Cavaliere del male per altri reati e medita di mettere la
figlia Marina al suo posto se proprio le cose andassero peggio, per governare
per interposta persona. Ma il Pd pensa solo a come salvarlo. Falliscono più di
130 aziende al giorno e la miseria aumenta. Ma il Pd non sa far altro che
discutere sull’enormità di una spesa militare di 45 miliardi, in cui siamo
secondi nel mondo!) 15 di questi miliardi dovrebbero andare in cacciabombardieri
difettosi che servono solo a portare bombe atomiche e non si possono usare in
caso di temporale o esplodono. Dicono che l'Italia tra 3 mesi è fallita, ma il
Pd non intende rinunciare né a nuovi aumenti di tasse (paghiamo già le tasse più
alte del mondo e falliscono 153 aziende al giorno!) né a tagli sulle spese
abnormi del carrozzone politico, ormai chieste a gran voce da Bruxelles, né a
tagli su questi caccia che sono stato respinti come difettosi da tutti i paesi
europei. Finché stanno sulle poltrone e continuano a ridda di mazzette, tutto va
bene… per loro. Il Paese affoga ma se ne fregano. E' pazzesco! Si vede che anche
da questi caccia devono intascare delle tangenti a cui non
vogliono rinunciare. E a chi importa se le famiglie stanno sempre peggio!! Monti
e company non hanno voluto tassare i derivati per non danneggiare gli
speculatori finanziari e ora salta fuori che abbiamo 9 miliardi di perdite solo
per i derivati. La corruzione politica non fa che aumentare eppure la gente
continua a votare Pd e Pdl. E i miliardi dati a Letta per aiutare i giovani
entreranno nelle solite tasche mentre è difficile che procurino i 200.000 posti
di lavoro promessi, almeno con le leggi fumose di Letta che difficilmente
aiuteranno la gente allo stremo ad aumentare gli acquisti e le imprese in
fallimento a fare nuove assunzioni.
In ogni caso,
se il governo cade, Napolitano ha già detto che nemmeno questa volta torneremo a
votare ma farà lui un governo come pare a lui, come già fece con Monti, anche
se tutti gli indicatori dicono a chiare lettere che la cura da cavallo
assatanato di Monti è la causa prima del fatto che grazie a lui a al Pd e Pdl
che lo hanno sostenuto, siamo non solo l’ultimo Paese d’Europa ma quello che
andrà sempre peggio. Questo accanimento antidemocratico a rovinare il Paese è
sadico, eppure c’è gente che ancora li sostiene. Ci mancherebbe un secondo
Governo similMonti!!! Sarebbe la seconda volta che Napolitano agisce come un re
assoluto infischiandosene della democrazia e degli elettori.
L'unico
oppositore a questa politica folle e scellerata è il M5S, contro cui tutte le
forze politiche unite scagliano un attacco gigantesco con tutta la stampa come
non si era mai visto in 70 anni, nemmeno contro la mafia, Berlusconi o la P2. La
Casta muore e ci manda tutti in rovina ma non cede un euro e un grammo del suo
potere. Il popolo italiano ormai per metà non vota nemmeno e l'altra metà è
divisa tra Pd e Pd, per terzo il M5S, attaccato dagli altri due come nemico
pubblico n° 1 perché vuole togliere alla Casta il suo potere indebito e infame e
tornare alla democrazia.
Si prospettano
tempi bui.
..
Pino
Torino
Gli F35 sono
inutilizzabili. Se decollano verticalmente non hanno carburante per ingaggiare
un conflitto a fuoco. L'unico utilizzo che possono avere è portare le bombe
atomiche degli americani.
È quello che vogliono gli italiani?
È quello che vogliono gli italiani?
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Re MatrixCosa è l'F-35? L'F-35 Lighting (fulmine) è un caccia di quinta generazione, l'unico concepito dopo la fine della Guerra Fredda. E' stato disegnato per essere invisibile ai radar e operare in rete con altri sistemi d'arma. La velocità massima sarà di circa 1,6 volte quella del suono e potrà manovrare con carichi di gravità pari a 9,9 volte la gravità terrestre. I comandi sono tutti su schermi digitali con comandi touch.
A cosa serve? E' un aereo d'attacco al suolo, con un sistema di sensori avanzatissimo che dovrebbe permettergli di compiere qualunque missione. E' armato con un cannone da 25 millimetri e due stive ventrali per trasportare bombe o missili. Può inoltre essere dotato di cinque piloni per armi e altri due per missili alle estremità delle ali. Il tutto per un carico bellico di 8100 chili di bombe e missili. La versione F-35 B sarà in grado di decollare verticalmente dalle navi: sarà l'unico aereo disponibile con questa caratteristica.
Chi lo produce? Il progetto è in mano alla Lockheed Martin, il colosso statunitense degli armamenti. I paesi che hanno aderito al programma chiamato inizialmente Joint Strike Fighter hanno ottenuto una partecipazione allo sviluppo proporzionale all'investimento. La Gran Bretagna è partner di primo livello, con circa 2,5 miliardi di dollari, con un ruolo chiave dell'industria Bae. L'Italia è partner di secondo livello, con una spesa prevista di circa un miliardo di dollari, assieme all'Olanda, circa 800 milioni. Nel terzo livello sono inclusi Canada, Australia, Norvegia e Danimarca.
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Franco di Cento segnala:CONTINUERAI A FARTI SCEGLIERE O FINALMENTE SCEGLIERAI?
Mauro Presini
La frase è di Fabrizio De André e la riferisco alle tristi ambiguità del PD nella vicenda dei cacciabombardieri F35.
Ieri il Parlamento ha avuto la possibilità di votare la mozione di Sel, M5S e una piccolissima parte del PD che avrebbe potuto cancellare definitivamente il programma di acquisto di 90 cacciabombardieri F35 (costo iniziale: oltre 14 miliardi). La mozione non è passata a causa di un’ennesima doppiezza del PD, coerentemente con le larghe intese ma in contraddizione con gli impegni elettorali. Così è stata approvata una mozione “salvaintese” presentata insieme al PDL, e il Pd ha evitato l’ennesima possibile frattura interna (visto che la maggior parte dei deputati era favorevole a sostenere la mozione di SEL e M5S). Sembra una squadra di calcio che, senza strategia di gioco, subisce l’attacco degli avversari più forti e, appena riceve la palla la calcia più lontano possibile, per paura di doversi assumere la responsabilità di creare qualche azione. I giornali di oggi titolano: “Lo compro dopo”,“Indagine di 6 mesi prima degli acquisti”, “No ad altri acquisti senza l’OK del Parlamento”. Il governo ha scelto quindi di non risparmiare 14 miliardi, ha scelto di non investire su scuola, incentivi per il lavoro e welfare ma ha deciso di non decidere, rinviando tutto di qualche mese: come l’IMU, l’IVA così con gli F35. E’ vergognoso che tante dichiarazioni elettorali di esponenti PD favorevoli alla sospensione del programma di acquisto degli F35, abbiano scelto di lavarsene le mani. Don Milani diceva: “È inutile avere le mani pulite per poi tenersele in tasca“. In certi momenti, ricordava ancora don Milani, bisogna obbedire solo alla propria coscienza. E la vostra coscienza non può dirvi che è giusto spendere 14 miliardi di euro per degli aerei da guerra. La vostra coscienza non può dirvi che degli aerei capaci di sganciare degli ordigni nucleari sono degli strumenti di pace. La vostra coscienza non può dirvi che si tratta di una scelta necessaria, quando è necessario salvare milioni di italiani dalla disoccupazione e dalla povertà.”
Trovo scandaloso che tutto ciò sia avvenuto pochi giorni dopo che l’OCSE ci abbia bocciato sonoramente per ciò che riguarda la nostra realtà scolastica degli ultimi 15 anni.
– fra i 34 paesi dell’OCSE, siamo all’ultimo posto per gli investimenti nell’istruzione (solo il 4,7% del Prodotto Interno)
– l’Italia è l’unico paese dell’area dell’Ocse che dal 1995 non ha aumentato la spesa per studente nella scuola primaria e secondaria
– i Paesi dell’Ocse, nello stesso periodo, hanno aumentato in media del 62 % per la spesa per studente negli stessi livelli d’istruzione
– abbiamo il corpo docente più anziano dell’area OCSE e il peggio pagato
– i giovani Neet (Not in Education Employment or Training, quelli che non studiano né lavorano) raggiungono la percentuale terribile del 23%, una fra le più alte
– nel 2012 solo il 13,8% degli italiani risultava laureato contro una media OCSE del 32% (peggio di noi solo la Romania mentre Svezia, Regno Unito e Finlandia ne hanno il triplo)
– nel 2005 il 57,7% degli italiani non leggeva nemmeno un libro all’anno, nel 2012 l’incremento è stata minimo: 3,7%;
– un dato positivo: 1 donna su 4 tra i 25 e i 34 anni è laureata contro 1 su 6 tra gli uomini.
In sintesi, fra i 34 paesi dell’area OCSE risultiamo agli ultimi posti per cultura e istruzione ma, se può consolare, sembra che siamo terzi per l’uso di medicina estetica!
In effetti, i paesi più avanzati investono nella Scuola e nell’Università, convinti che siano le più grandi armi di costruzione di massa mentre in Italia, dove ci sentiamo dire che i cacciabombardieri F35 sono strumenti utili a costruire la pace, potremo anche fingere di sembrare “pacificamente belli” ma di sicuro ci siamo guadagnati la certificazione di: “bellicosamente ignoranti“.
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DI
PIETRO
Il nostro Paese
rischia il default in 6 mesi se non verranno prese misure economiche
strutturali. L’allarme, questa volta, viene lanciato dal rapporto riservato di
Mediobanca Securities ed è trapelato da alcune indiscrezioni di stampa. E’
l’ennesima doccia fredda per questo governo che si è rivelato completamente
inadeguato e che pare abbia vissuto completamente distaccato dalla realtà.
L’Italia al default ci è arrivata, passo dopo passo, per colpa delle politiche
sbagliate nel corso degli anni, che hanno ignorato l’emergenza lavoro,
tartassato gli onesti cittadini lasciando, invece, impuniti evasori e
corruttori. E l’unica voce che lo ha denunciato è stata l’IdV. La nostra
proposta è sempre stata far pagare i ricchi, attraverso una vera
patrimoniale, e stipulare l’accordo con la Svizzera per recuperare le tasse sui
capitali illegalmente esportati. Se si vuole evitare la sommossa sociale non c’è
altra strada che colpire quei pochi che stanno troppo bene e i furbetti che,
fino ad oggi, l’hanno fatta franca, non pagando le tasse e alimentando un
sistema del malaffare. 180 miliardi si perdono in evasione e corruzione. Una
cifra spaventosa che dovrebbe tenere svegli i nostri governanti che, invece, a
quanto pare, dormono sonni tranquilli. Bisogna finirla con gli
annunci. A lanciare l’ultimatum al governo è anche la Camusso che ha snocciolato
dati e cifre che non avremmo mai voluto sentire. E oggi Cgil, Cisl e Uil hanno
attraversato le strade di Roma per ricordare che il tema del lavoro dovrebbe
essere la vera priorità per un governo che si rispetti, la sola in cima ad
un’agenda politica. Ci auguriamo che l’esecutivo inverta la rotta, si liberi dai
ricatti di B e metta in campo quelle misure che avrebbe dovuto attuare
all’inizio del suo insediamento, volte a colpire evasori, corruttori e
disonesti. Fuori dal Palazzo la situazione è ormai esplosiva
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Franco di Cento
segnala:
UN
GRIMALDELLO PER FORZARE LA COSTITUZIONE
Raniero
della Valle
È in corso un attacco alla Repubblica e alla Costituzione; non solo il precipitare verso il presidenzialismo che è del PDL, degli ex fascisti e di una parte consistente del Pd…Parlo della legge costituzionale che detta nuove e fantasiose procedure per la modifica della Costituzione, che il governo Letta d'accordo con Napolitano ha purtroppo presentato come uno dei punti fondamentali del suo programma e che, con arbitraria procedura d'urgenza, è ora momento in discussione al Senato. Tale legge ..prescrive una procedura non costituzionale per la revisione costituzionale; è una legge di modifica che sarà la madre di tutte le modifiche e che perciò giustamente dai Comitati Dossetti è stata chiamata "legge grimaldello". E’ l'arma che mancava per modificare la Seconda parte della Costituzione, che, finora, grazie ai suoi strumenti di garanzia, ha resistito a tutti i venti e le maree. Il grimaldello sta per l'appunto nel disegno di legge costituzionale che, accantonando l'art. 138 della Carta che la protegge, scardina le porte d'ingresso della revisione costituzionale e rende la Costituzione "flessibile" da rigida che è, alla mercé dell'attuale maggioranza parlamentare, innaturale e iconoclasta; e nello stesso tempo impedisce che si facciano, rispettando le regole, le vere e puntuali riforme che sono opportune e coerenti (a cominciare dalla differenziazione del bicameralismo, con la novità di un Senato della Repubblica e delle autonomie).
La battaglia per far fallire questa legge interrompendone l'iter parlamentare, è dunque la battaglia estiva da fare, e la più urgente. La normativa che sancisce la deroga dovrebbe essere approvata in seconda lettura (trattandosi di una legge costituzionale) tra l'ottobre e il novembre prossimi, e il tempo è poco perché si tratta di convincere il Parlamento a far cadere la legge, o a non approvarla con la maggioranza dei 2/3, ciò che permetterebbe il ricorso al referendum popolare.
Il tempo è poco anche perché in questi mesi, prima che la legge grimaldello vada in vigore, bisognerebbe modificare il Porcellum; dopo non sarà più possibile perché la riforma elettorale entrerà nel pacchetto delle riforme costituzionali e quindi se ne parlerà tra due anni, e intanto il Porcellum sarà blindato come immodificabile, sicché o non si potranno sciogliere le Camere o si dovrà votare ancora una volta con la legge vigente, che ci ha procurato i Parlamenti deformi che sappiamo.
Ma perché questo accanimento per cambiare la Costituzione, che giunge fino al tradimento dei principi e delle regole su cui essa è fondata?
Il governo, che si è autoproclamato dominus e arbitro della riforma costituzionale, ha presentato al Senato una relazione che accompagna il disegno di legge grimaldello, dicendone tutto il bene possibile. Ma la vera relazione è quella che si ricava da un documento della Jp Morgan, la famosa banca d'affari americana che ha così grandi responsabilità nelle speculazioni che innescarono nel 2008 la crisi mondiale. La Morgan di capitalismo se ne intende. E il 28 maggio ha scritto, nero su bianco, che la colpa del dissesto economico europeo è delle Costituzioni nate dopo la caduta delle dittature, e "rimaste segnate dalle Costituzioni antifasciste. Esse mostrerebbero una forte influenza delle "idee socialiste" (l'apporto dei cattolici e dei liberali è ignorato) ragion per cui è oggi difficile applicare le misure di austerità; infatti a causa di quelle Costituzioni i Parlamenti sono troppo forti nei confronti dei governi, le regioni troppo influenti sui poteri centrali, ci sono le tutele costituzionali dei diritti dei lavoratori e - addirittura! - c'è "la licenza di protestare se sono proposte modifiche sgradite dello status quo".
Già si era detto che la convinzione dominante a Bruxelles e a Francoforte (cioè nella Banca e nelle istituzioni europee e nella Banca tedesca) fosse che per affrontare la concorrenza internazionale si dovrebbero abbandonare "molte delle conquiste della civiltà europea degli ultimi 50 anni", ed ecco che i banchieri americani danno il nome a queste conquiste da cancellare: sono le Costituzioni.
Glielo lasceremo fare?
.
Riflessione
su Facebook di Alessandro Di Battista, deputato del M5S
“Questo post lo
dedico ai miei colleghi in Parlamento (e a tutti gli attivisti che sono
anch’essi nostri colleghi in Parlamento). E’ stata una settimana faticosissima,
colma di difficoltà e frustrazioni ma anche zeppa di entusiasmo e
partecipazione. Per me non siete Onorevoli, né Deputati né Cittadini, siete
fratelli, punto. Farei qualsiasi cosa per voi come voi la fareste per me. Guai a
chi vi tocca. Ho visto il MoVimento in aula, ho visto una compattezza
straordinaria. Abbiamo lottato contro un decreto vergogna che univa qualcosa di
buono con porcate su porcate. Non siamo stati al ricatto ribadendo la centralità
del Parlamento. Abbiamo inaugurato la politica del “costruzionismo”. Abbiamo
lavorato come pazzi, contro il tempo, contro i Partiti che hanno spolpato
l’Italia, contro una parte di informazione di regime. Abbiamo tutti quanti
contro. Questa settimana il PDL, il Partito dell’eversione contro la
magistratura ci ha dato dei buffoni, un deputato di Scelta Civica, il Partito
dei bocconiani ci ha insultato e minacciato, il PD, utilizzando i suoi organi di
stampa che campano con i soldi dei cittadini che pagano per essere disinformati,
ci ha descritto come i nemici dei terremotati (nemmeno hanno voluto mettere in
votazione un emendamento che avrebbe garantito sostegno ai terremotati
prelevando risorse dall’innalzamento delle tasse sulle rendite finanziarie
questi ipocriti). Persino SEL, l’opposizione che non si oppone, il partito del
“radicalchicchismo” con gli ideali di sx e gli interessi a dx ci ha detto: “non
lamentatevi se non vi stimiamo”. Ma chi si lamenta? La loro avversione ci
conferma che stiamo sulla strada giusta.
Stiamo
diventando una squadra e lo stiamo facendo in pochissimo tempo. Siamo entrati,
tutti quanti nuovi, da meno di 100 giorni. 100 giorni è un battito di ciglia! Io
non cambierei nessuno di voi, siete compagni di viaggio e “battaglie”, siete
custodi della democrazia, siete un argine al tracollo del nostro meraviglioso e
violentato Paese. Siete fratelli. Provo un orgoglio immenso a sapervi con me. A
volte esco stanco morto e una piccola parte di me, molto piccola, mi implora di
mollare, di tornare a scrivere in Latino America dove la vita è dura ma è più
vera di quella che si vive nel “Palazzo”. Poi penso a tutti voi, ai vostri
occhi, a quanto ci credete. Penso ai nostri scazzi, a quando ci prendiamo a
parolacce in assemblea, a quando ci abbracciamo dopo aver discusso, a quando
ridiamo assieme, a quando commentiamo i discorsi degli “oratori” dei Partiti,
vere e proprie “supercazzole di casta”.
Penso a quando
stiamo rimanendo umani, a quanto ci sosteniamo reciprocamente, a quanto sia
facile trovare in voi un sostegno. Penso a tutto questo e mi sale una carica
immensa. Chi non lo vive questo gruppo (o non vive i meetup) non può capire di
cosa sto parlando, ma chi partecipa, chi contribuisce alla costruzione del
gruppo, chi ci aspetta fuori da Montecitorio per darci una pacca sulle spalle e
per dirci “non mollate” sa benissimo il valore delle mie parole. Stiamo facendo
miracoli continui. Quando mai si era vista tanto interesse per la politica?
Quando mai si guardavano con tanta attenzione i discorsi in aula? Quando mai si
ha avuto la possibilità di fare domande dirette ai deputati, dargli
suggerimenti, pungolarli, sostenerli o criticarli? Stiamo costruendo qualcosa di
grande, forse i “pomodori non sono ancora maturi” ma stanno crescendo
velocemente. Mi spiace per chi se ne è andato, davvero, e mi spiace per chi se
ne andrà nei prossimi giorni ma capisco, non tutti ce la fanno, non tutti hanno
compreso certi valori. Mi spiace, ma essenzialmente mi spiace per loro. Viva la
democrazia diretta ragazzi, viva la partecipazione, viva il M5S e fanculo i
soldi. Vi voglio bene. A riveder le stelle!
.
QUELLE
BESTIE DEI GIORNALISTI ITALIANI
Viviana
Vivarelli
Se l’Italia va
sempre peggio e se gli elettori continuano come pecoroni a votare i pessimi
partiti che ci hanno portati alla rovina, grandissima colpa è della
disinformazione propagata a piene mani, con un martellamento indecente, dalla
stampa italiana e dai tg e talk show che le si affiancano con bassezze
inimmaginabili in Europa e paragonabili ormai alla propaganda delle peggiori
dittature. In nessun Paese europeo c’è un tale attacco alla informazione e una
tale lesione della verità, con una manipolazione così truce dell’opinione
pubblica, che in un popolo già gravemente avviato verso il semianalfabetismo di
massa, produce effetti disastrosi e un abbassamento indicibile della democrazia.
I media, che
dovrebbero essere i maggiori critici del regime, si sono trasformati nei cani da
guardia del potere, che li rifocilla con sicure mangiatoie che impediscono sia
la libertà che la concorrenza e in cambio ottiene una informazione falsata e ai
limiti del plagio. Basti pensare a quello che la stampa è riuscita a scrivere
osannando le guerre “per esportare la democrazia” o i mercenari italiani morti
non certo per difendere la patria, o i vari governi che si sono succeduti del Pd
o del Pdl e che ci hanno portati ognuno più a fondo, e gli elogi persino
all’infame Governo Monti a cui la Corte dei Conti attribuisce la massima
responsabilità per l’immiserimento del Paese, e addirittura l’apologia
dell’irricevibile e incostituzionale Napolitano.
Ora si vuole
forzare la Costituzione e farne la banderuola nelle mani di governi
antidemocratici che non rispettano nemmeno le loro promesse elettorali e le
false ideologie con cui hanno ottenuto i loro voti.
Vogliamo
scommettere che i media italiani ci diranno che è una cosa buona e giusta? E che
elogeranno Letta e Berlusconi nel loro patto infame?
Cosa non si
farebbe per denaro e per un posto di lavoro!! Ma l'informazione è un'altra
cosa!
.
Susanna
Sbragi
“Non diranno
mai la verità perché hanno troppo da perdere. In questo paese l'onesta' non
porta soldi”.
.
"I giornali
parlano per metà di disgrazie e per metà di politici, che anche loro, in quanto
a disgrazie, non scherzano mica" (Lino Toffolo).
.
Viviana
Vivarelli
Gran parte
della miseria morale e della depressione del popolo italiano dipende dalla
politica e dalla stampa, che hanno tra loro lo stesso rapporto che il sovrano
assoluto aveva coi suoi cortigiani. Che chiamino questo 'informazione' invece
che plagio da ancien regime è abbastanza coerente col resto delle loro
falsità.
L'ignoranza del
popolo è stata accuratamente alimentata dalla corruzione dei governi e dalla
falsità dei media. Il risultato è quanto di più lontano alla civiltà e alla
democrazia si possa immaginare. Ma se chi ferisce di spada perisce di spada, un
regime falsamente democratico che si regge su una politica assassina e una
stampa menzognera, perirà proprio a causa di una controinformazione che sveli i
loro complotti.
Ci sono tre
mestieri che si possono fare senza competenza né onestà e vendendo se stesso:
uno è la prostituta, il secondo è il politico italiano e l'altro è il
giornalista italiano. Purtroppo con l'esercizio e la vecchiaia peggiorano tutti
e tre diventando inguardabili. I giornalisti sono come prostitute che invece di
vendere i loro corpi vendono le loro anime. Dal primo vizio ci si può redimere
qualche volta. Dal secondo mai. Mi chiedo se, quando va a dormire, il cattivo
giornalista si pente qualche volta delle bugie che scrive e del danno che fa al
suo Paese.
Ma penso che
forse il ladro o la prostituta avranno qualche volta questo pensiero. Il
giornalista mai.
Per il
giornalista italiano la politica è una merce in cui si vende nel modo più astuto
il prodotto peggiore.
I giornalisti
hanno con la verità lo stesso rapporto che il boia di Londra aveva con la
vita.
In Italia se
c'è un giornalista buono normalmente lo si ammazza.
Tre tipi di
persone vanno al mercato. C'è chi fa a comprare e vendere.
C'è chi va a
guardare a imparare. Infine c'è chi va a rubare e imbrogliare.
Politici e
giornalisti italiani lavorano in coppia: mentre il politico ti ruba nella
scarsella, il giornalista di distrae per non fartene accorgere e funziona come
un’arma di distrazione di massa.
Il pessimo
giornalismo è la forma migliore di propaganda della pessima
politica.
Se esistessero
buoni giornalisti, la pessima politica crollerebbe in un solo giorno.
Il cattivo
giornalismo è la parte pubblicitaria della cattiva politica. Ed è ovviamente
prezzolato perché senza la sua pubblicità menzognera e pagata, la cattiva
politica non riuscirebbe a vendere se stessa.
Purtroppo
esisteranno sempre i coglioni che confonderanno pubblicità con informazione,
perché il primo compito della propaganda politica è di vendere se stessa con gli
stessi metodi della pubblicità e creare allocchi che compreranno qualsiasi
schifezza di notizia allo stesso modo con cui voteranno qualsiasi schifezza di
politica.
I media
tradizionali, specialmente quelli cartacei, sono un mondo che muore. Ormai la
crisi del settore è enorme e non dipende solo dall’aumento dell’uso di internet.
La vendita dei giornali non è aumentata dal dopoguerra a oggi malgrado la
crescita della popolazione. I giornali sopravvivono solo grazie a una legge
voluta da due leghisti scellerati intenzionati ad aumentare la mangiatoia
politica, ma continuano a morire malgrado il furto di denaro pubblico, a
differenza di altri paesi occidentali dove almeno qualche funzione informativa
ce l'hanno.
Non è chiaro se
la crisi di vendite di giornali in Italia stia aumentando perché gli Italiani
prediligono altre vie di informazione o perché i più vecchi scelgono solo la
televisione o perché il disgusto della politica e della stampa sta
sopravanzando, ma il fatto che alcuni milioni di persone continuino a votare per
dei malfattori per di più collusi tra loro che mandano al macello il Paese, dice
che l'assenza di informazione o l'informazione manipolata fanno crescere la
stupidità e diminuire la democrazia.
Il risultato di
una pessima stampa è che metà della popolazione ormai non vota nemmeno più. Ma
di questo i partiti non possono fregarsene di meno.
Ci vuole molta
pessima politica ma anche molta pessima stampa per mandare in rovina un Paese.
Ma come vediamo, in Italia, abbiamo abbondanza sia dell’una che
dell’altra.
Ci vogliono tre
qualità per fare carriera: sapersi vendere, sapersi vendere, sapersi vendere.
Quello che si vende è indifferente, anzi più è nocivo all’interesse generale,
meglio è. Ma politici e giornalisti eccellono entrambi in questo mercato. Solo
che il politico vende le proprie menzogne, il giornalista vende le menzogne del
politico e ne viene ripagato lautamente.
Diceva Carmelo
Bene: “I giornalisti sono impermeabili a tutto. Arrivano sul cadavere caldo,
sulla partita, a teatro, sul villaggio terremotato e hanno già il pezzo
incorporato. Il mondo frana sotto i loro piedi, s'inabissa davanti ai loro
taccuini e tutto quanto per loro è intercambiale letame da tradurre in un
preconfezionato compulsare di cazzate sulla tastiera. Cinici? No
frigidi.”
“Il
lavoro del giornalista consiste soprattutto nel separare il grano dalla pula. E,
naturalmente, nel provvedere che la pula sia stampata. “ (Elbert
Hubbard)
“In Italia il
giornalista non si sente espressione dell'opinione pubblica ma portavoce della
sua fazione. Attacca in nome della confraternita di cui fa parte ma non dirà mai
una parola contro la sua confraternita”.(Indro
Montanelli)
“Il giornalista
non è tanto uno che vien pagato per ciò che scrive, quanto uno che vien pagato
per ciò che non scrive.” (Italo Tavolato)
“Ah, il
giornalismo obiettivo! Quante fregature abbiamo dato al lettore sventolando
questa bandiera fantasma”. (Giampaolo
Pansa)
..
ALBERTO
RAGAZZI
Dopo i partiti
chiudono anche le testate. E’ toccata anche a “L’Avanti”, finito in mano ad
intrallazzatori amici di Berlusconi. L’Unità era a rischio da tempo, si capiva
che il quotidiani fondato da Gramsci stava affondando. Ieri il colpo finale con
il titolaccio pure falso: “Grillo attacca i rimborsi ai terremotati” !! Ormai il
giornale dei comunisti è diventato peggio de “Il giornale” e di “Libero”. Altro
requiem!
.
Guardatevi
l'intervento del 5stelle Villarosa contro le menzogne dell'Unità
PINK
FLOID
Così, così
pensi di poter distinguere
il paradiso dall'inferno?
Cieli blu dal dolore?
Puoi distinguere un campo verde
da un freddo binario d'acciaio?
Un sorriso da un velo?
Pensi di essere capace di distinguerli?
E ti hanno portato a barattare
i tuoi eroi con dei fantasmi?
Ceneri roventi per degli alberi?
Aria bollente con una fresca brezza?
Una magra consolazione per il cambiamento?
E hai scambiato una parte da comparsa in guerra
con un ruolo di comando in gabbia?
Come vorrei, come vorrei che tu fossi qui.
Siamo solo due anime perse
che nuotano in una boccia per i pesci.
Anno dopo anno,
correndo sempre sul solito terreno,
cosa abbiamo trovato?
Le stesse vecchie paure.
Vorrei che tu fossi qui.
il paradiso dall'inferno?
Cieli blu dal dolore?
Puoi distinguere un campo verde
da un freddo binario d'acciaio?
Un sorriso da un velo?
Pensi di essere capace di distinguerli?
E ti hanno portato a barattare
i tuoi eroi con dei fantasmi?
Ceneri roventi per degli alberi?
Aria bollente con una fresca brezza?
Una magra consolazione per il cambiamento?
E hai scambiato una parte da comparsa in guerra
con un ruolo di comando in gabbia?
Come vorrei, come vorrei che tu fossi qui.
Siamo solo due anime perse
che nuotano in una boccia per i pesci.
Anno dopo anno,
correndo sempre sul solito terreno,
cosa abbiamo trovato?
Le stesse vecchie paure.
Vorrei che tu fossi qui.
.
IVANO
Svelata da due
deputati M5S (Businarolo e Colletti) la legge ad personam svuotacarceri.
Mercoledì il ministro Cancellieri presenterà il decreto in aula. Primi
beneficiari (in caso di condanna): Berlusconi, Fede, Mora, Minetti. Agevolazioni
anche per i boss mafiosi. E grandi premi per chi delinque dimostrando poi di
essere drogato (in quel caso lavori socialmente utili e niente galera). Pdl
entusiasta, Pd d’accordo. Viva il Governo Letta. Vamos
..
CHIARA-
L’ARIA CHE TIRA – RISCHIO DI RAZZIA SUI CONTI CORRENTI
Il Governo in
questi ultimi giorni si è dimenticato di Grillo (sbatti il mostro ogni giorno in
prima pagina) e sta allertando sulla disoccupazione che aumenta, sulla
produzione che cala, sulle piccole aziende che muoiono in massa. Il Quirinale
grida alla crisi angosciante….Perché ? Il solito trucco, le solite manovre
preventive per posizionare il cetriolo gigante (sarà un OGM?).
Evidentemente,
il regime sta creando panico sociale per far passare qualche brutto giro di vite
fiscale, giustificato con l’esigenza di salvare posti di lavoro, e che invece
produrrà effetti contrari, perché recessivi – come tutti i precedenti. Farà una
nuova tassa patrimoniale ? O una nuova razzia sui conti correnti, magari
convertendo i depositi in azioni della banca depositaria, per risanarla a spese
dei clienti ? Ma non sarà ancora finta perché poi si formeranno nuove bolle,
nuove voragini e nuove emergenze coi giochi speculativi in cui le banche
impiegano i propri fondi.
Ricordatevi
dello step preparatorio del Bankster Monti: tutti gi stipendi e pensioni
superiori ai 1000 € obbligatoriamente depositati sui C.C. bancari e postali.
Perché? Se non ci siete arrivati prima, magari forse adesso, che si vocifera
anche di prelievi diretti sulla ricchezza dei privati (non solo conti correnti
dunque ma anche depositi, stipendi e pensioni), tutto diventa più
chiaro.
.
UN GOVERNO
PRO CAPITALISTI
Partito
Comunista dei Lavoratori
Letta e Alfano
vendono fumo quando annunciano tanti nuovi posti di lavoro a seguito delle
misure storiche che il governo ha intrapreso (200.000?? Ma dove??)
La verità è che
il “nuovo” governo di unità nazionale cerca di presentare come interesse
generale l’interesse privato dei capitalisti, principali beneficiari del grosso
dei provvedimenti: maggiore copertura pubblica dei crediti delle banche alle
imprese,col coinvolgimento incrociato di Cassa Deposito e Prestiti e del Fondo
di Garanzia; ulteriore liberalizzazione degli appalti,a scapito del controllo
sul versamento dei contributi; silenzio-assenso sul permesso di costruire, a
scapito delle garanzie ambientali; riduzione della tassa sulle imbarcazioni di
lusso, con la sua totale cancellazione sino ai 14 metri, per “favorire il
rilancio del mercato da diporto”. Infine l’impegno a incrementare con risorse
pubbliche il supporto alle aziende fuori dai confini (rifinanziamento dell’Ice),
visto che la Francia spende per le proprie aziende il 40% più di noi, e la Gran
Bretagna l’80%. Quando si dice..”Comitato d’affari della borghesia”!
Quanto al
lavoro, dopo il patrocinio dell’accordo concertativo tra sindacati e
Confindustria sull’esigibilità” dei contratti in deroga, si annuncia un
peggioramento della legge Fornero in direzione di un’ulteriore precarizzazione
(eliminazione della causale sui contratti precari). Confindustria è soddisfatta.
E rilancia la richiesta di un nuovo intervento sul cuneo fiscale che si traduca,
come con Prodi, in un massiccio regalo ai profitti. Altro che posti di
lavoro!
Colpisce il
plauso della Camusso alle misure del governo. Pur di continuare a far da sponda
a Confindustria e a coprire il PD - come con Monti - la burocrazia CGIL è finita
ad applaudire un governo con B. Dopo aver subito il licenziamento di un milione
di lavoratori, il crollo dei salari pubblici e privati, l’allargamento della
miseria sociale.
Il fallimento
politico e morale della burocrazia sindacale non potrebbe essere più
clamoroso.
.
Re
Matrix
Dal Rapporto
sui Diritti Globali 2013 (Ediesse) emerge che sono 3.315.580 i precari in
Italia, guadagnano in media 836 euro netti al mese (927 euro mensili per i
maschi e 759 euro per le donne), il 46% ha un diploma di scuola superiore, il
35,18% lavora nel Mezzogiorno e il 34% nell'Amministrazione pubblica. Solo il
15,1% dei precari è laureato, mentre il 38,9% si è fermato alla licenza
media.
Nella scuola e sanità si contano 514.814 precari, nei servizi pubblici e in quelli sociali 477.299. Sommando i 119 mila occupati direttamente nella Pubblica Amministrazione (Stato, Regioni, enti locali, ecc.), emerge che un terzo dei precari è dipendente pubblico. Gli altri settori con una forte presenza di lavoratori atipici sono il commercio (436.842), i servizi alle imprese (414.672) e gli alberghi e i ristoranti (337.379). A livello geografico, invece, l'incidenza maggiore di precari, sul totale degli occupati, si ha in Calabria (21,2%), Sardegna (20,4%), Sicilia (19,9%) e Puglia (19,8%).
Nella scuola e sanità si contano 514.814 precari, nei servizi pubblici e in quelli sociali 477.299. Sommando i 119 mila occupati direttamente nella Pubblica Amministrazione (Stato, Regioni, enti locali, ecc.), emerge che un terzo dei precari è dipendente pubblico. Gli altri settori con una forte presenza di lavoratori atipici sono il commercio (436.842), i servizi alle imprese (414.672) e gli alberghi e i ristoranti (337.379). A livello geografico, invece, l'incidenza maggiore di precari, sul totale degli occupati, si ha in Calabria (21,2%), Sardegna (20,4%), Sicilia (19,9%) e Puglia (19,8%).
.
LE
COMPRAVENDITE PARLAMENTARI
Viviana
Vivarelli
Dire che alcuni
parlamentari del M5S, cinque, si sono dissociati dal Movimento perché sono stati
comprati (“scautizzati”, diceva Bersani) mi sembra fuori luogo come è fuori
luogo la grancassa che i giornali hanno costruito su queste defezioni, tacendo
proditoriamente su ben altre defezioni che avvengono continuamente nei partiti.
Qua accade ben di peggio con vere compravendite lucrose, molte delle quali
gestite da Berlusconi, come sta confessando il senatore De Gregorio, comprato
per 3 milioni da Berlusconi per far cadere il Governo Prodi. E solo per
questi fatti di corruzione, Berlusconi dovrebbe essere cacciato
dal Parlamento perché il mercato dei voti è un caso grave di corruzione anche se
in Italia i politici non hanno mai introdotto (e con buone ragioni!) il reato
preciso di compravendita di parlamentari. Insomma abbiamo 150.000 leggi, contro
la Francia che ne ha 7.000 e la Germania che ne ha 5.000 o
l'Inghilterra con 1.000, ma non ne abbiamo una che penalizzi la tortura o che
metta in galera il politico che compera senatori!! Anzi chi tortura fa carriera
e chi corrompe pure!
De Gregorio ha
confessato di aver ricevuto 3 milioni da B per tradire Di Pietro e far
cadere Prodi: tranche da 200mila e 300mila € date da B la
mediazione di Lavitola, la cosiddetta "Operazione Libertà"! (già il frasario di
B è un insulto alla democrazia!) Il senatore Grillo sembra sia stato comprato da
B per 30 milioni di lire perché Prodi aveva 158 senatori contro 156. Non
diversamente Razzi e Scilipoti!
Un parlamentare
ha detto alle Iene:"Ci sono le multinazionali che ogni mese con un loro
rappresentante fanno il giro di Senato e Camera e danno mazzette
per deviare le decisioni parlamentari a loro vantaggio, così molti parlamentare
votano a favore di chi li paga. Sicuramente uno è nel settore dei tabacchi e un
altro nei videogiochi e slot machine. I gruppi parlamentari che
ricevono mazzette sono sia del cdx che del csx, ma i capi sono ex-ministri del
csx! (Ma bene!) E la compravendita di voti parlamentari ha pure un preciso
listino prezzi, con tariffe dai 1.000 € ai 5.000 al mese, se il parlamentare è
influente e può fornire prestazioni d'alto livello a favore della lobby che lo
compra. Ma i giornalisti dei che parlano? Della diaria e degli scontrini dei 5
stelle?! Inaccettabile! Grasso finge di voler bloccare questi traffici ma è
d’accordo. Per questa gente, la concussione,la corruzione, il ladrocinio
sistematico non sono anomalie, sono la norma, senza la regola senza la quale
l'economia capitalistica e il perverso carrozzone partitico non potrebbero
funzionare. Per questo il ladrocinio dentro le istituzioni non può aver fine e
sarà sempre considerato un nemico pubblico n° 1 il M5S che vuole farlo finire.
Del resto il governo Letta-B ha addirittura teorizzato la necessità della
mazzetta e Bersani ha defiscalizzato le donazioni ai partiti e fatto prescrivere
la rete di mazzette di Penati. Ma cosa volete di peggio? E ovviamente anche la
mafia in questo gioco sporco avrà la sua parte, come è sempre
stato, ma non è anche questo una mafia??
.
PD, PDL E
SCELTA CIVICA BOCCIANO IL REDDITO DI CITTADINANZA
Viviana
Vivarelli
L’Italia è
l’unico dei 7 maggiori paesi europei a non avere un reddito minimo che
aiuterebbe, soprattutto in tempi di crisi, i più poveri a risollevarsi,
imprimendo un volano benefico alla ripresa. In tempo elettorale il Pd prometteva
il reddito di cittadinanza come il M5S e anzi attaccava il M5S incolpandolo di
razzismo, perché tale reddito minimo avrebbe favorito i cittadini italiani
poveri tenendo fuori gli extracomunitari senza cittadinanza e per una frase di
cautela di Grillo pronunciò nel 97 per l’ingresso precipitoso nell’Ue della
Romania. Di reddito di cittadinanza si è sentito parlare ogni tanto in modo
fumoso dal Pd e anche da Letta, mentre il Pd predicava sulla cittadinanza
ottenuta per nascita sul territorio nazionale senza peraltro fare nessuna di
quelle leggi che ha fatto in tempi rapidissimi e persino contro la Costituzione,
come del resto si accingerà a fare in autunno cambiando le regole ferree di
modifica costituzionale così che il massimo testo di garanzia democratica di
questo Paese sia modificato facilmente secondo il capriccio del Governo di
turno. A chi chiedeva dove si sarebbero trovate le risorse necessarie a pagare
il reddito minimo di cittadinanza, si rispondeva: attraverso la lotta
all’evasione fiscale (che in Italia tocca i 180 miliardi e in cui siamo primi in
Europa, si pensi solo ai 98 miliardi evasi dai gestori delle slot machine e mai
toccati), l’incremento delle tasse sul gioco d’azzardo che ormai è degenerato e
tocca i 100 miliardi, un tetto alle 100.000 pensioni d’oro (altri 13 miliardi),
i tagli alla smisurata spesa della Difesa (45 miliardi) per cui siamo
secondi nel mondo.
Oggi abbiamo la
prova di quante menzogne sono state dette finora, col voto parlamentare sul
reddito di cittadinanza, chiesto dal M5S, che è stato bocciato con 181 voti
contro 50, con i voti contrari di Pd, Pdl, Scelta civica (davvero una bella
scelta civica!?) e con i soli voti a favore di M5S e Sel, mentre la Lega si è
astenuta (ma non ci sono poveri in “Padania”?).
Ma c'è una, una
sola, promessa elettorale che lo spudorato Pd abbia mantenuto? O questo partito
è fatto solo di promesse, annunci e menzogne?
..
UN GOVERNO
CONCENTRATO SOLO SULLA SALVEZZA DI BERLUSCONI
DI
PIETRO (sunto)
Emergenza
lavoro? No, loro pensano a salvare Berlusconi.
L’Italia
continua ad essere prigioniera delle logiche criminali che paralizzano i
Palazzi. C’è un’emergenza che si chiama occupazione ma l’attuale Parlamento,
figlio di una scellerata legge anticostituzionale che ha tolto la sovranità ai
cittadini, persevera nel vendere fumo. Sentiamo solo vuoti annunci, ma non
vediamo fatti. I giovani sono costretti a emigrare, le famiglie sono gli unici
ammortizzatori sociali, il diritto allo studio è riservato ai ricchi, le imprese
chiudono mentre la corruzione e l’evasione continuano a proliferare. Questo
Governo sta perpetuando un copione già visto, portando in Parlamento scatole
vuote non adeguate a rilanciare l’economia. Si sa che un Paese che non punta sul
lavoro e sugli investimenti è destinato a morire, sopravvivrà solo l’oligarchia
che ha creato il sistema
Dov'è finita
l’opposizione? Dove sono quegli atti di contrasto e propositivi che
un’opposizione parlamentare seria dovrebbe presentare per rimettere al centro
dell’agenda il lavoro e il rilancio dell’economia?
Il decreto
emergenze è un bluff. Ve lo do io il bilancio dei primi 50 giorni del Governo
Pd/Pdl: il nulla. Solo spot, vuoti annunci in sedi internazionali: faremo,
rilanceremo, proporremo, un balletto di chiacchiere che va avanti da 20 anni.
L’ultima è che dopo la sentenza su B sarebbe in arrivo una norma che dovrebbe
intervenire sull'interdizione dai pubblici uffici per alzare il tetto di pena
così da salvare B. La bomba sta per essere inserita nel decreto sulle carceri
(per questo la Cancellieri ci insiste tanto!)
Ormai l’unica
emergenza di questo Paese, da 20 anni, è quella di salvare B dai suoi guai
giudiziari.
Basta con
questi continui tentativi di ripulire la fedina penale del Cavaliere, sono
schiaffi agli onesti e ferite della democrazia!
Noi
continueremo a batterci affinché si rispetti la Costituzione, si pensi al bene
del Paese e non all’impunità di un signore che in un Paese civile marcirebbe in
carcere.
.
PAX CHRISTI
DICE NO AI CACCIABOMBARDIERI
L’Italia compra
90 cacciabombardieri F-35. Sono davvero indispensabili?
“Secondo noi,
no. Non comprendiamo come sia compatibile un cacciabombardiere, che serve ad
attaccare più che a difendersi, col ripudio della guerra dettato dalla
Costituzione”.
Sono parole
di mons. Giovanni Giudici, Presidente di Pax Christi Italia e Vescovo di Pavia,
che riassumono bene la valutazione del progetto F35, in vista delle discussioni
parlamentari dei prossimi giorni.
Pax Christi
Italia fin dall’inizio si è sempre espressa in modo chiaro contro il progetto
degli F-35, in piena continuità con l’impegno per il disarmo, contro ogni guerra
e ogni violenza, sottolineando come sia invece indispensabile una scelta di
nonviolenza, e anche di un modello diverso di difesa non basato sulle armi e
sulla guerra.
Anche alla luce
delle molte guerre che abbiamo ancora davanti agli occhi in questi giorni, Pax
Christi ribadisce il no alla guerra come ‘avventura senza ritorno’
(Giovanni Paolo II), e condannata da Giovanni XXIII nella Pacem in
Terris: ‘alienum est a ratione’ (contrario alla ragione). “E’ davvero
folle pensare di spendere 130 milioni per ognuno di questi aerei: in tutto 14
miliardi di euro, più 50 miliardi per l’intera vita del programma.” La corsa
agli armamenti è un’aggressione che si fa crimine: gli armamenti, anche se non
messi in opera, con il loro alto costo uccidono i poveri, facendoli morire di
fame ".
Vedi
www.disarmo.org
Poi Letta ha la
faccia di dire che deve aumentare le tasse perché mancano i
soldi???!!
..
BILDERBERG A
LONDRA
L’ultimo
incontro annuale del Bilderberg si è tenuto tra il 6 ed il 9 giugno 2013 vicino
a Londra, con un cordone protettivo di polizia. Quest’anno il
Bilderberg, su sollecitazione di Cameron, aveva promesso una maggiore
trasparenza, predisponendo un ufficio stampa per i giornalisti. alla stampa, per
contrastare le accuse di manipolazione delle politiche nazionali e
mondiali. E’stata presentato l’elenco degli invitati e degli argomenti. Ma, come
sempre, l’essenziale, cioè i contenuti e le conclusioni delle discussioni, è
rimasto coperto dal più stretto riserbo. Resta segreto il contenuto di un
incontro ai massimi livelli, tra esponenti del potere economico e del potere
politico, organizzato per discutere di aspetti fondamentali per la vita di
centinaia di milioni di cittadini europei e americani e la partecipazione di
politici eletti e di funzionari statali mostra una indebita commistione tra
pubblico e privato contro ogni democrazia.
C’erano
personalità provenienti solo dagli Usa, dal Canada e dall’Europa Occidentale.
Tranne poche eccezioni, i partecipanti vengono da Paesi che appartengono alla
Nato. In questo senso va spiegata la presenza nel Bilderberg della Turchia,
principale partner militare della Nato dopo gli Usa che ha un ruolo fondamentale
anti-Assad in Siria. Il Bilderberg ha invitato sia l’islamico Ali Babacan, vice
premier e ministro delle finanze, sia Safak Pavey del principale partito
d’opposizione, il laico e kemalista CHP.
Gli invitati di quest’anno erano 138, di cui solo 34 sono membri fissi del Bilderberg, facendo parte del comitato direttivo. La presenza anglosassone è schiacciante. Quest’anno gli Usa sono stati presenti con 33 invitati (24% sul totale), seguiti dalla Gran Bretagna con 23 (16,7%), dalla Francia con 10, dalla Germania con 8, e da Canada, Italia, Olanda e Turchia con 6. La Ue ha 81 presenze e l’area euro 49 con Barroso. Prevalgono le grandi corporation private che partecipano con 65 personalità (47,1%), poi i politici e i funzionari statali con 38 personalità (27,5%), e infine gli intellettuali con 28 (20,3%). Tra le imprese private ne abbiamo 28 finanziarie, tra cui alcune delle più importanti banche del mondo come Goldman Sachs, Hsbc, Barclays, Deutsche Bank, e assicurazioni come Axa, Zurich e Prudential. Abbiamo poi 37 personalità provenienti da multinazionali leader nei rispettivi settori industriali, tra cui Royal Dutch Shell, British Petroleum, Alcoa, Eads, Bae System, Michelin, Siemens, Novartis, Heineken, Microsoft, Amazon e Google. Un settore molto rappresentato è quello dei media, con 8 personalità. Tra i politici i nomi sono di vertice. Prevalgono i ministri economici e degli esteri, ma non mancano i primi ministri come l’olandese Rutte e gli ex premier italiano Monti, e francese, François Fillon, o banchieri nazionali come lo svizzero Tomas Jordan. La provenienza è bipartisan, dai partiti “moderati” sia del cdx che del csx. Ad es., per la Gran Bretagna troviamo sia il ministro delle finanze conservatore, George Osborne, sia quello “ombra” laburista, Edwards Balls, ci sono, inoltre, alcune importanti figure appartenenti ad organismi sovrannazionali come Christine Lagarde, direttore del FMI e Viviane Reding, vice presidente della Commissione europea e commissario alla Giustizia e Olivier de Balinchove, comandante dell’Eurocorps, la forza multinazionale europea che fa capo alla Ue ma agisce sotto il controllo della Nato. Tra gli esponenti dei think tank, spesso statunitensi, di orientamento neoconservatore ed emanazione di fondazioni di grandi corporation industriali e bancarie, troviamo nomi famosi come Richard Perle, ex consulente di Bush, Robert Zoellick, ex pres.della Banca Mondiale, e Robert Rubin, ex ministro del Tesoro di Clinton. Tra gli ex politici e funzionari di spicco troviamo Kissinger, forse il più importante segretario di Stato della storia Usa recente, David Petreus, ex comandante in Iraq e Afghanistan ed ex direttore della Cia (dimessosi di recente per uno scandalo) ed ora manager di Kkr, colosso Usa del private equity, e Timothy Geithner, ex ministro del Tesoro di Obama.
Anche gli italiani presenti al meeting del 2013 sono figure di spicco dell’establishment economico e politico nazionale, con importanti connessioni internazionali. Oltre a Monti, che per anni è stato membro del comitato direttivo, abbiamo Franco Bernabè, attuale rappresentante italiano al direttivo del Bilderberg e presidente di Telecom Italia, Enrico Tommaso Cucchiani, amministratore delegato di Intesa San paolo, la principale banca italiana, Alberto Nagel, amministratore delegato di Mediobanca, la banca al centro della storica “Galassia del Nord” e del patto di sindacato di Rcs-Corriere della Sera, il nucleo più forte del capitalismo italiano, Gianfelice Rocca presidente del gruppo di ingegneria e costruzioni Techint e di Assolombarda, la potente associazione degli imprenditori della Lombardia, e infine la giornalista Lilli Gruber(ex europarlamentare in quota PD). C’è poi un altro italiano,Emanuele Ottolenghi, che è un esperto di Iran e Medio Oriente e figura come appartenente al gruppo statunitense, facendo capo al think tank Foundation for Defence of Democracies.
Il Bilderberg è il momento di incontro tra il grande capitale transnazionale e i decision maker, i vertici politici e i burocratici nazionali ed internazionali, con la mediazione del personale intellettuale dei think tank e dei centri di ricerca legati ai grandi gruppi economici. Un momento di incontro in cui si discutono e si socializzano le linee guida che dovranno ispirare le politiche, in genere bipartisan, delle singole nazioni e dell’Europa. Il Bilderberg decide i temi caldi dell’Ue: le politiche europee, la crescita e la disoccupazione in Europa e negli Usa, il Medio Oriente, l’Africa, la politica estera Usa, il nazionalismo ed il populismo, la questione del debito, la cyberguerra e le minacce asimmetriche.
Gli invitati di quest’anno erano 138, di cui solo 34 sono membri fissi del Bilderberg, facendo parte del comitato direttivo. La presenza anglosassone è schiacciante. Quest’anno gli Usa sono stati presenti con 33 invitati (24% sul totale), seguiti dalla Gran Bretagna con 23 (16,7%), dalla Francia con 10, dalla Germania con 8, e da Canada, Italia, Olanda e Turchia con 6. La Ue ha 81 presenze e l’area euro 49 con Barroso. Prevalgono le grandi corporation private che partecipano con 65 personalità (47,1%), poi i politici e i funzionari statali con 38 personalità (27,5%), e infine gli intellettuali con 28 (20,3%). Tra le imprese private ne abbiamo 28 finanziarie, tra cui alcune delle più importanti banche del mondo come Goldman Sachs, Hsbc, Barclays, Deutsche Bank, e assicurazioni come Axa, Zurich e Prudential. Abbiamo poi 37 personalità provenienti da multinazionali leader nei rispettivi settori industriali, tra cui Royal Dutch Shell, British Petroleum, Alcoa, Eads, Bae System, Michelin, Siemens, Novartis, Heineken, Microsoft, Amazon e Google. Un settore molto rappresentato è quello dei media, con 8 personalità. Tra i politici i nomi sono di vertice. Prevalgono i ministri economici e degli esteri, ma non mancano i primi ministri come l’olandese Rutte e gli ex premier italiano Monti, e francese, François Fillon, o banchieri nazionali come lo svizzero Tomas Jordan. La provenienza è bipartisan, dai partiti “moderati” sia del cdx che del csx. Ad es., per la Gran Bretagna troviamo sia il ministro delle finanze conservatore, George Osborne, sia quello “ombra” laburista, Edwards Balls, ci sono, inoltre, alcune importanti figure appartenenti ad organismi sovrannazionali come Christine Lagarde, direttore del FMI e Viviane Reding, vice presidente della Commissione europea e commissario alla Giustizia e Olivier de Balinchove, comandante dell’Eurocorps, la forza multinazionale europea che fa capo alla Ue ma agisce sotto il controllo della Nato. Tra gli esponenti dei think tank, spesso statunitensi, di orientamento neoconservatore ed emanazione di fondazioni di grandi corporation industriali e bancarie, troviamo nomi famosi come Richard Perle, ex consulente di Bush, Robert Zoellick, ex pres.della Banca Mondiale, e Robert Rubin, ex ministro del Tesoro di Clinton. Tra gli ex politici e funzionari di spicco troviamo Kissinger, forse il più importante segretario di Stato della storia Usa recente, David Petreus, ex comandante in Iraq e Afghanistan ed ex direttore della Cia (dimessosi di recente per uno scandalo) ed ora manager di Kkr, colosso Usa del private equity, e Timothy Geithner, ex ministro del Tesoro di Obama.
Anche gli italiani presenti al meeting del 2013 sono figure di spicco dell’establishment economico e politico nazionale, con importanti connessioni internazionali. Oltre a Monti, che per anni è stato membro del comitato direttivo, abbiamo Franco Bernabè, attuale rappresentante italiano al direttivo del Bilderberg e presidente di Telecom Italia, Enrico Tommaso Cucchiani, amministratore delegato di Intesa San paolo, la principale banca italiana, Alberto Nagel, amministratore delegato di Mediobanca, la banca al centro della storica “Galassia del Nord” e del patto di sindacato di Rcs-Corriere della Sera, il nucleo più forte del capitalismo italiano, Gianfelice Rocca presidente del gruppo di ingegneria e costruzioni Techint e di Assolombarda, la potente associazione degli imprenditori della Lombardia, e infine la giornalista Lilli Gruber(ex europarlamentare in quota PD). C’è poi un altro italiano,Emanuele Ottolenghi, che è un esperto di Iran e Medio Oriente e figura come appartenente al gruppo statunitense, facendo capo al think tank Foundation for Defence of Democracies.
Il Bilderberg è il momento di incontro tra il grande capitale transnazionale e i decision maker, i vertici politici e i burocratici nazionali ed internazionali, con la mediazione del personale intellettuale dei think tank e dei centri di ricerca legati ai grandi gruppi economici. Un momento di incontro in cui si discutono e si socializzano le linee guida che dovranno ispirare le politiche, in genere bipartisan, delle singole nazioni e dell’Europa. Il Bilderberg decide i temi caldi dell’Ue: le politiche europee, la crescita e la disoccupazione in Europa e negli Usa, il Medio Oriente, l’Africa, la politica estera Usa, il nazionalismo ed il populismo, la questione del debito, la cyberguerra e le minacce asimmetriche.
Quali siano i
contenuti e soprattutto gli interessi cui si ispirano gli indirizzi generali,
che poi verranno tradotti in politiche, è facile intuirlo, vista la prevalenza
degli esponenti dell’alta finanza e della grande industria degli Usa e dei paesi
europei più potenti. Così come è facile intuire che tali indirizzi saranno
ripresi ampiamente e veicolati fra l’opinione pubblica nazionale ed
internazionale dai mass media e dagli opinion maker presenti al
Bilderberg.
.
Ama
ro
Un ex membro
della Banca Mondiale, l’ex Senior Counsel Karen Hudes, dice che il sistema
finanziario globale è dominato da un piccolo gruppo di figure corrotte, assetate
di potere le quali ruotano attorno alla FED.
Ha anche
spiegato che questa rete ha preso il controllo dei mezzi di comunicazione per
coprire i suoi crimini. In un’intervista con il New American, la Hudes ha
affermato che, quando cercò di portare alla luce i vari problemi della Banca
Mondiale, fu licenziata. Ora, grazie ad un gruppo di insider, la Hudes è decisa
a denunciare e porre fine alla corruzione.
Citando un
esplosivo studio svizzero del 2011 pubblicato sulla rivista PLoS ONE riguardo la
“rete di controllo corporativo globale”, la Hudes ha sottolineato che un piccolo
gruppo di soggetti – per lo più composto da istituzioni finanziarie e in
particolare da banche centrali – esercita una massiccia quantità di influenza
sull’economia internazionale da dietro le quinte.
“Ciò che sta
realmente accadendo è che le risorse mondiali sono controllate da questo gruppo”
ha spiegato, aggiungendo che tali “corrotti” hanno anche il controllo sui
media.
La Hudes, un
avvocato che ha trascorso circa due decenni lavorando per il dipartimento legale
della Banca Mondiale, ha osservato le macchinazioni della rete da vicino.
“Realizzai che ci trovavamo di fronte a ciò che viene chiamato “la cattura di
stato”, ovvero quando le istituzioni governative sono cooptate da un gruppo di
potere corrotto”, ha detto in un’intervista telefonica al The New American. “I
pilastri del governo degli Stati Uniti – alcuni di essi – non funzionano a causa
di questa corruzione diffusa”.
Al centro della
rete, secondo la Hudes, vi sono 147 istituzioni finanziarie e banche centrali –
in particolare la Federal Reserve, che è stata creata dal Congresso, ma è di
proprietà di un cartello di banche private. “Questa è la storia di come il
sistema finanziario internazionale è stato segretamente truffato
.
NEOLIBERISIMO ASSASSINO
Viviana
Vivarelli
Il neoliberismo
è stato ed è tutt'ora una delle peggiori piaghe della storia. Ma ci sono ancora
governi che servono Mammona e distruggono senza un'ombra di coscienza i loro
popoli in suo nome. Il neoliberismo è come un idra a mille teste e proprio
quando sembra imploso e fallito sul suo campo primario: chi dà lavoro e chi
compie lavoro, sembra risorgere dalle sue disfatte e imporsi più crudelmente che
mai, trovando sempre nuovi servi e cortigiani nelle classi
dominanti..
Eppure il mondo
è pieno delle macerie della sua rovina e appare ormai il peggiore nemico
dell'umanità, non solo dei lavoratori e delle famiglie, ma anche di chi produce
beni e li vende e finora non ha capito che il danno di troppi diventa il danno
di tutti, cieco di un egoismo che finirà col distruggere lui stesso.
La lotta contro
questo mostro terribile che ha cannibalizzato tutto il mondo sembra impossibile
alle deboli e sparse forze democratiche che non accettano di subire diktat
mostruosi che portano solo a morte.
Ed è fin troppo
facile vedere che la battaglia è impari anche se passa attraverso forze di
governo rinnegate e vendute, senza le quali lo stesso neoliberismo avrebbe vita
difficile. Se il cittadino recuperasse il senso della propria forza sovrana e
acuisse la propria capacità di giudizio critico, cacciando i rinnegati, i servi,
i venduti, gli opportunisti, i traditori della democrazia… il neoliberismo si
sgretolerebbe come un gigante d'argilla.
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SMONTA RAI
MA ANCHE MEDIASET
Paolo De
Gregorio
E’ in corso una
operazione dei berluscones denominata “smonta RAI”, con l’obiettivo di mettere
sul mercato due canali e favorire così il monopolio privato, anche senza
acquisire direttamente le emittenti, strutture che facilmente rimarrebbero
invendute, rigonfie come sono di migliaia di parenti e raccomandati dai partiti
politici che, come è noto, hanno trasformato il “servizio pubblico” in servizio
privato dei partiti politici, naturalmente a spese dei cittadini che pagano il
canone.
Fino a ieri la
gestione della RAI era gestita tranquillamente, senza clamori, da trattative di
spartizione sottobanco tra PDL e PD e senza una opposizione di peso che potesse
far finire la festa.
Ora la
Commissione di Vigilanza RAI è in mano ai 5stelle e ci sono 160 tra deputati e
senatori che dovrebbero mettere la questione del duopolio televisivo al primo
posto, tenuto soprattutto conto dell’accerchiamento feroce del duopolio
RAI-MEDIASET ai danni del M5S.
La cosa più
importante è stabilire solennemente il principio che nessun soggetto, pubblico o
privato, deve avere una posizione dominante e quindi nessuno può possedere più
di una emittente su scala nazionale, il che tradotto in proposta di legge deve
obbligare RAI e Mediaset a vendere due canali, e la RAI, godendo del canone,
senza più pubblicità, deve avere il direttore generale, con tutti i poteri,
eletto dai cittadini (canone pagato alla mano, in concomitanza delle elezioni
politiche), scelto tra personalità indipendenti da economia, partiti,
religioni.
E’ una
battaglia decisiva per la democrazia e per restituire un po’ di democrazia a
quel “popolo sovrano” che non può neppure scegliere i suoi rappresentanti e non
può fare nulla se il suo partito fa esattamente il contrario di ciò che ha
promesso in campagna elettorale (tipo il PD che aveva promesso ‘mai con
Berlusconi’).
Oggi non vi è
alcun contrappeso controllato dai cittadini contro i moltissimi soggetti privati
che possiedono TV e giornali (con la sola eccezione del “il Fatto Quotidiano” in
cui i giornalisti sono i proprietari), e questa situazione genera oligarchia e
non democrazia.
La RAI la
pagano i cittadini e, anche con un solo canale, deve essere controllata dai
cittadini che, pagando il canone, sono gli unici veri azionisti.
E’ urgente
muoversi su questa materia!
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MARCO TECCO LE SOCIETA' CHE FINANZIANO ENRICO LETTA
Vedrò è una delle 6 fondazioni di Enrico Letta. Enel, Eni, Autostrade per l’Italia, Lottomatica, ma anche Vodafone, Sky, Telecom Italia e Nestlè. Tutte queste società finanziano Vedrò, la fondazione del presidente del consiglio Enrico Letta. 800.000 euro all’anno in cambio di che cosa? L’unica moneta di scambio che una fondazione fatta da politici potrebbe dare sono favori politici.
Spiega Mattia Diletti, uno dei massimi esperti di lobby e fondazioni: «Quello che colpisce del sistema di finanziamento riguarda soprattutto i finanziatori piuttosto che i finanziati. Sono prevalentemente ex monopoli pubblici, che hanno un rapporto ancora stretto con la politica e che finanziano un po’ tutti, con cifre ridotte, a pioggia, sia la destra che la sinistra».
Ovviamente, il tutto è fatto alla luce del sole. Ma quanto influiscono sui programmi della fondazione tutti questi sponsor? E quanto potranno pesare sulle prossime scelte politiche del premier? Un presidente del consiglio che occupa una poltrona di prestigio in 6 diverse fondazioni. Tra questi, Arel fondato dal suo padrino Beniamino Andreatta, Trecentosessanta, Aspen, Vedrò, appunto. Un record, visto che solo Innocenzo Cipolletta e Stefano Zamagni sono presenti in altrettante associazioni e fondazioni.
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FAVORIRE I DERIVATI
Viviana Vivarelli
Monti non ha voluto tassare i derivati e non esiste nemmeno un veto che impedisca agli enti locali di investire i nostri soldi in derivati mentre piangono sul patto di stabilità che dicono impedisca loro di spendere i soldi che hanno, ma evidentemente per i derivati non ci sono i freni che vengono apposti ai servizi pubblici, così le pessima scelte finanziarie degli enti locali li hanno esposti a perdite per derivati superiori ai 6 miliardi di euro!! Malgrado questo sfracello, Monti, esecutore del sistema bancario europeo e statunitense, ha deciso di non frenare la corsa folle sui derivati defiscalizzandoli e non applicando alcuna Tobin tax sulle transazioni di Borsa e Letta è sulla stessa linea, preferendo i tagli ai servizi pubblici e l'aumento delle tasse ai cittadini comuni di qualsiasi freno ai giochi della finanza. Ora salta fuori che Bankitalia ha imbrogliato per farci entrare nell'euro scaglionando i pagamenti dovuti alle banche straniere su un periodo più lungo ma a termini più svantaggiosi per cui l'ingresso forzato da Prodi nell'euro (bell'affare!) richiedeva che il nostro deficit di bilancio scendesse dal 7,7% al 2,7%, ma la truffa dei derivati ristrutturati rischia ora di costare all'Italia 8 miliardi di euro di perdite. Questi sono i bei giochini della finanza e della politica che per favorire una casta di speculatori finanziari ha condannato alla miseria e alla diminuzione di sovranità il nostro Paese. E c'è ancora chi voterebbe per Prodi!!!
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Il potere dei politici peggiori riposa sull'ignoranza della popolazione non meno che sulla malvagità dei cittadini peggiori.
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DI PIETRO. NESSUNO TOCCHI IL RE
In questi giorni il Pdl ha occupato tutti i tg per attaccare e denigrare i giudici di Milano, frasi gravissime, ingiuriose, volte a delegittimare la magistratura e a creare nell’opinione pubblica un clima ostile ad essa, frasi atte a ripulire la figura di re Silvio e per preparare il terreno alla solita norma ad personam per salvarlo. Purtroppo i salotti dei vari talk show non hanno alcun contraddittorio, visto che siamo in clima di larghe intese e di pacificazione e visto che il Pd ha deciso di tacere per paura di perdere il Governo. Mi chiedo: come mai il Presidente del Csm tace? E’ lui il garante della nostra Carta, è lui che deve tutelare la magistratura. Questo silenzio non mi piace e non mi piace nemmeno il pessimo servizio offerto dalla Rai. Si ricordi che è un servizio pubblico, pagato dai cittadini. Occorre rispettare le sentenze e bisogna smetterla di prendersela con i giudici. In queste ore mentre si svolgeva un vero e proprio stillicidio di dichiarazioni aggressive contro la magistratura, le istituzioni sono rimaste a guardare. Ci chiediamo dove sono il Capo dello Stato il vicepresidente del Csm e i presidenti di Camera e Senato, che dovrebbero far sentire la loro voce in difesa dei magistrati che fanno solo il loro dovere. Nessuno ha fatto sentire la propria voce, nonostante il tribunale di Milano abbia certificato una delle tante malefatte commesse da chi, in questi ultimi 20 anni, si è appropriato della politica e delle istituzioni per farsi i propri affari. Ma soprattutto ci chiediamo dov’è il Pd che, pur di mantenere questo governo che si regge proprio sul ricatto di un pluricondannato per gravissimi reati, fa finta di non vedere e di non sentire e afferma che le vicende giudiziarie del Cavaliere non hanno influenza sull’esecutivo? Lo volete capire sì o no che Berlusconi è entrato in politica non per servire il Paese, ma per servirsi delle istituzioni? Nella scelta fra Montecitorio e San Vittore ha preferito Montecitorio, anche se avrebbe meritato di andare a San Vittore sin dal 1994.
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CRISI
Viviana Vivarelli
153 aziende italiane spariscono ormai ogni giorno
I motivi prevalenti sono una burocrazia intricata e lentissima,
una magistratura impigliata in così tante leggi da essere diventata un gigante inservibile,
delle infrastrutture che costano ogni giorno di più,
delle autostrade che gravano sui trasporti per l'interesse di privati,
una rete ferroviaria che peggiora di giorno in giorno e su gran parte del territorio non permette trasporti agevoli,
energie che sono le più costose d'Europa,
leggi che non impongono i pagamenti del lavoro fatto entro 60 giorni,
un cuneo fiscale insopportabile,
crediti bancari inesistenti,
ma soprattutto TASSE che gravano sulle aziende per il 54% e sono le più altre del mondo.
Dopo 20 anni di promesse inattuate e di manfrine varie in cui la competitività delle aziende e la loro sopravvivenza non ha fatto che diminuire, a peggiorare le cose ci si è messo il tragico anno e mezzo di antidemocratico e iniquo Governo Monti che "COL SOSTEGNO SENZA SE E SENZA MA DI TUTTE LE IMMONDE FORZE POLITICHE E IN PRIMIS DI PD E PDL" ha imposto al Paese una austerity talmente folle e gravosa da portarlo alla rovina, disattendendo persino i diritti acquisiti e le difese sociali e abbassando i consumi come dopo una guerra persa.
E cosa fa l'integerrimo Enrico Letta di fronte a queste sciagure?
Salva la Chiesa, rincara la spesa in armi, alza la Tares, pensa di alzare l'Iva, sposta l’IMU e mantiene un’IMU altissima sui capannoni!!!!!???
Siamo alla completa follia!
Sappiano che il Pdl è in mano a un despota che dell'Italia se ne frega e pensa solo a se stesso, ma il Pd farebbe prima a dichiarare che odia questo Paese e vuole distruggerlo completamente!
Sono 20 anni che i partiti, soprattutto Pd, Pdl e Lega gozzovigliano e non fanno nulla per lo sviluppo di questo Paese che è andato via via in rovina quando era una delle 7 potenze industriali del mondo, e ora nelle classifiche si fa superare da miseri e malgovernati Paesi del Terzo Mondo.
Monti aveva una bella agenda europea da eseguire, che metteva al primo posto aiuto alla scuola e alla ricerca, aiuto ai giovani, aiuto alle aziende, aiuti allo sviluppo e tagli delle spese inutili del carrozzone statale come le inutilissime Province espressamente condannate dall'UE. Ovviamente se n'è fregato e ha portato avanti un programma di spietata e suicida austerity che ha stroncato il Paese rovinandolo senza fare un solo passo in direzione dello snellimento burocratico e fiscale, dell'alleggerimento della spese inutili e della penalizzazione di una classe politica inefficiente e corrotta. Nulla è stato fatto anche sul fronte della tassazione iniqua, della burocrazia intollerabile e delle dichiarazioni fiscali chiaramente fraudolente o dell'evasione dolosa che è la più alta d'Europa o delle regole per le banche che hanno preso miliardi e aiuti a raffica, senza in cambio allargare il credito o limitare l'accesso ai derivati (Monti anzi i derivati li ha detassati per favorire maggiormente la speculazione). Il risultato è sotto gli occhi di tutti: la progressiva estinzione della fascia produttive e commerciale italiana, con prezzi e tasse sempre più alti, competitività in picchiata e un mercato che cala ogni giorno di più.
Lo sciocco Bersani non ha trovato niente di meglio che dichiarare che avrebbe continuato l'agenda Monti a maggior rovina di questo Paese, ed Enrico Letta che fa promesse vacue, è direzionato sulla stessa linea neoliberista, in un senso che piacerà alla FED e al Bilderberg di cui è emissario ma che porterà questo Paese sempre più a fondo.
Ma, invece di capirlo, cosa fa Confindustria? Continua a sostenere chi fa la nostra rovina ma anche la sua e ad attaccare i lavoratori! E se non è follia questa!!
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http://masadweb.org
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