Assocarboni, rinnovabili non mature per sostituire carbone
Clavarino, mondo ideale che vuole Greenpeace ora non praticabile
Andrea Clavarino (a sinistra)
ROMA - ''Il mondo ideale che vuole Greenpeace oggi ancora non e' praticabile, in quanto le fonti rinnovabili non sono mature per sostituire le fonti termoelettriche tradizionali''. Cosi' Andrea Clavarino, presidente di Assocarboni (associazione senza fini di lucro che raggruppa oltre 90 aziende, nazionali e internazionali, che operano nel settore dei combustibili solidi), commentando le manifestazioni ambientaliste di oggi, giornata mondiale contro il carbone.
''Cio' non significa - spiega Clavarino - che le fonti rinnovabili non vadano sviluppate e affiancate al carbone o al gas, ma da sole non sono in grado oggi di mantenere un sistema energetico stabile ed affidabile 24 ore al giorno per 365 giorni l'anno, ne' di contenere i costi di produzione dell'energia. In nessun paese al mondo esiste un sistema elettrico basato solo sulle rinnovabili: in Europa, in particolare, il 60% dell'energia elettrica proviene dal carbone e dal nucleare''.
''In Europa - prosegue - il primo combustibile utilizzato nella produzione elettrica e' il carbone, con una quota al 33%: quantita' ben maggiori dell'Italia, che oggi e' ad un misero 12% e dove le poche centrali a carbone rappresentano un'eccellenza a livello ambientale in tutto il mondo, con rendimenti medi del 40% rispetto al 35% europeo. Il rendimento del 46% dell'impianto di Civitavecchia, in particolare, e' un valore che ha eguali nel mondo soltanto in un impianto in Danimarca ed uno in Giappone''.
''I progetti attualmente in corso nel nostro Paese per la conversione o nuova costruzione di centrali a carbone di ultima generazione - conclude Clavarino - porterebbero inoltre a creare oltre 5.000 nuovi posti di lavoro''.
(AMSA)
ROMA - ''Il mondo ideale che vuole Greenpeace oggi ancora non e' praticabile, in quanto le fonti rinnovabili non sono mature per sostituire le fonti termoelettriche tradizionali''. Cosi' Andrea Clavarino, presidente di Assocarboni (associazione senza fini di lucro che raggruppa oltre 90 aziende, nazionali e internazionali, che operano nel settore dei combustibili solidi), commentando le manifestazioni ambientaliste di oggi, giornata mondiale contro il carbone.
''Cio' non significa - spiega Clavarino - che le fonti rinnovabili non vadano sviluppate e affiancate al carbone o al gas, ma da sole non sono in grado oggi di mantenere un sistema energetico stabile ed affidabile 24 ore al giorno per 365 giorni l'anno, ne' di contenere i costi di produzione dell'energia. In nessun paese al mondo esiste un sistema elettrico basato solo sulle rinnovabili: in Europa, in particolare, il 60% dell'energia elettrica proviene dal carbone e dal nucleare''.
''In Europa - prosegue - il primo combustibile utilizzato nella produzione elettrica e' il carbone, con una quota al 33%: quantita' ben maggiori dell'Italia, che oggi e' ad un misero 12% e dove le poche centrali a carbone rappresentano un'eccellenza a livello ambientale in tutto il mondo, con rendimenti medi del 40% rispetto al 35% europeo. Il rendimento del 46% dell'impianto di Civitavecchia, in particolare, e' un valore che ha eguali nel mondo soltanto in un impianto in Danimarca ed uno in Giappone''.
''I progetti attualmente in corso nel nostro Paese per la conversione o nuova costruzione di centrali a carbone di ultima generazione - conclude Clavarino - porterebbero inoltre a creare oltre 5.000 nuovi posti di lavoro''.
(AMSA)
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