sabato 29 giugno 2013

Vertice Ue: leader salutano arrivo Croazia e aprono a Serbia

Van Rompuy, momento storico; Zagabria,dura ma è fatta


Vertice Ue: leader salutano arrivo Croazia e aprono a Serbia

BRUXELLES - I leader europei salutano l'arrivo nella famiglia Ue della Croazia, che da lunedi' primo luglio sara' ufficialmente il suo 28esimo stato membro, e aprono la porta alla Serbia, dando l'ok all'avvio dei negoziati di adesione di Belgrado ''al piu' tardi da gennaio 2014''. Via libera anche alle trattative per un accordo di associazione con il Kosovo.

''Fra due giorni la Croazia diventera' il 28/o Stato membro dell'Unione, si tratta di un vero momento storico'', ha detto il presidente dell'Ue, Herman Van Rompuy, all'apertura dei lavori fra gli applausi dei capi di stato e di governo dei 27 e davanti al premier croato Zoran Milanovic. L'adesione offrira' alla Croazia ''nuove opportunita' e nuove responsabilita''', ha aggiunto Van Rompuy. Questo allargamento dell'Ue segue quello del 2007, che ha visto l'adesione di Bulgaria e Romania.

Commosso Milanociv, che ha assicurato agli altri leader europei che il suo Paese sara' all'altezza delle aspettative e che ''fara' di tutto per aiutare'' i vicini dei Balcani occidentali ad unirsi a loro volta all'Unione.

''E' stata dura, ma sapevamo che ce l'avremmo fatta, grazie all'aiuto di tutti''. Ad un passo dall'ingresso del suo Paese nell'Unione europea, esprime una gioia incontenibile il primo capo della rappresentanza permanente dell'Ue in Croazia, Branko Baricevic. Ambasciatore presso l'Ue dal 2005 al 2012, Baricevic ha vissuto in prima fila tutto il percorso dei negoziati di adesione della Croazia, ''piu' lunghi di quanto ci aspettassimo''.

Principali scogli di quasi sei anni di colloqui, prima la collaborazione con il Tpi e poi la disputa sui confini con la Slovenia. ''L'Aja e Lubiana ci hanno bloccato quasi un anno ciascuna, ritardando il processo, ma faceva parte del gioco'' spiega Baricevic, che si dice ''molto contento'' di come la Slovenia poi abbia ratificato il trattato di adesione all'Ue di Zagabria. ''Il nostro premier e il ministro degli esteri sono stati invitati dal Parlamento sloveno, che ha votato all'unanimita', e' stato molto bello'' racconta l'ambasciatore.

Ma l'emozione piu' forte ''e' stata due anni fa: il si' dell'Europarlamento a Strasburgo, con i nostri parlamentari in galleria'' ricorda Baricevic. Una tappa cruciale e' stata la visita del presidente della Commissione Ue, Jose' Manuel Barroso, ad aprile 2011 a Zagabria. ''Ha avuto lunghi colloqui con il presidente Ivo Josipovic e con il premier Jadranka Kosar, perche' all'epoca non tutti erano ancora convinti di dare la luce verde alla Croazia'', racconta l'ambasciatore croato. I nodi interni piu' complicati da sciogliere sono stati quelli degli aiuti di Stato e della privatizzazione dei cantieri navali. Ma adesso e' solo il momento della festa e Baricevic tiene a ringraziare anche l'Italia: ''Ci ha prestato un Caravaggio, 'La cena di Emmaus', per tre mesi. Sara' esposto al nostro museo di Zagabria durante l'estate: e' un bel regalo''.

(ANSA)

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