sabato 29 giugno 2013

Cibo scaduto e con parassiti, maxisequestro del Nas

Operazione in Campania: ispezionate 139 attivita', sequestrate 36 tonnellate


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Circa 36 tonnellate di alimenti vari, tra i quali quasi 6 tonnellate di prodotti ittici per un valore di circa 2 milioni di euro, in pessimo stato di conservazione e invasi da parassiti, sono stati sequestrati negli ultimi giorni dai carabinieri del Nas di Napoli, Salerno e Caserta. I militari hanno ispezionato 139 tra ristoranti, bar, supermercati, panifici, pescherie e depositi rilevando 91 casi di irregolarita'. I militari hanno sequestrato anche 90 tonnellate di prodotti fitosanitari.
In un impianto di lavorazione e vendita di prodotti ittici, i militari del Nas di Napoli hanno scoperto un ingente quantitativo di pesce azzurro in cattivo stato di conservazione ed insudiciato. Parte del prodotto era stoccato all'interno di due congelatori in pessime condizioni igieniche (maleodorante, con sporco diffuso, acqua stagnante, insetti, presenza di ghiaccio frammisto ai prodotti). Inoltre, una tonnellata di stoccafisso era stata posta ad essiccare su griglie in legno all'interno di un locale non autorizzato e non idoneo allo scopo (pareti grezze, sporcizia disseminata, assenza di reticelle alle finestre che aveva consentito l'ingresso nell'ambiente di numerosi volatili). I carabinieri hanno proceduto al sequestro di circa 3 tonnellate di pesce ed in collaborazione con l'Asl alla chiusura del locale utilizzato per l'essiccamento. I Nas, nel corso delle ispezioni, hanno accertato 110 violazioni alle leggi di settore, di cui 33 penali, ed elevato sanzioni amministrative per 55.000 euro. I prodotti sequestrati si trovavano in strutture sprovviste dei requisiti igienico sanitari e strutturali. I militari hanno chiuso o sequestrato 36 strutture per un valore complessivo di oltre 11 milioni di euro e segnalato 94 persone alle autorita' giudiziarie, sanitarie ed amministrative.
Gli acquisti familiari di pesce fresco sono calati in valore del 16 per cento nel 2013 anche per colpa della paura delle ripetute frodi che hanno aggravato la situazione di difficolta' causata dallacrisi economica. E' quanto afferma Impresa pesca Coldiretti, sulla base dei dati Ismea relativi al primo trimestre, nel commentare l'ultima operazione dei carabinieri del Nas Napoli, Salerno e Caserta che ha portato al sequestro di circa 36 tonnellate di alimenti e prodotti ittici irregolari e pericolosi per la salute pubblica per un valore di 2 milioni di euro. Rispetto allo scorso anno - sottolinea la Coldiretti - sono aumentate del 6,3 per cento le famiglie italiane che hanno rinunciato ad acquistare pesce fresco nonostante i prezzi al consumo siano rimasti pressoche' stabili. Un calo che ha messo a dura prova la flotta di pescherecci italiana che negli ultimi 30 anni ha gia' perso il 35 per cento delle imbarcazioni e 18.000 posti di lavoro.

(ANSA)

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