venerdì 28 giugno 2013

Il 'collezionista' di stelle si prepara al lancio

Dal satellite Gaia il più grande catalogo della Via Lattea


Rappresentazione artistica della missione europea Gaia (fonte: ESA)Rappresentazione artistica della missione europea Gaia (fonte: ESA)
Il 'collezionista' di stelle dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa), la missione Gaia ideata per realizzare il piu' grande catalogo delle stelle della Via Lattea e realizzarne cosi' una mappa in 3D, partira' il 25 ottobre dallo spazioporto di Kourou, nella Guyana Francese.

Il satellite, presentato alla stampa negli stabilimenti di Tolosa della Astrium, l'azienda responsabile della realizzazione, ha appena completato i test di verifica e sara' ora trasferito via nave in Guyana, da dove verra' lanciato a bordo di un lanciatore Soyuz.

'' L'obiettivo principale di Gaia - ha spiegato Giuseppe Sarri, direttore del progetto - sara' realizzare una dettagliatissima mappa tridimensionale della Via Lattea, e identificare anche un gran numero di pianeti extrasolari''. 
Durante la sua missione di 5 anni, Gaia identifichera' posizione, composizione, luminosita' e velocita', di circa 1 miliardo di stelle presenti nei 'paraggi' della Terra e fare cosi' una 'foto di gruppo' di tutti i nostri vicini. Grazie ai suoi sensibilissimi strumenti di misura, tra cui un mosaico di fotocamere per un totale di 1 miliardo di pixel, ''Gaia potra' riconoscere stelle - ha proseguito Sarri - con una luminosita' 40.000 volte inferiore di quelle visibili dall'occhio umano''. 

Gaia non orbitera' vicino alla Terra, ma 'accompagnera'' il movimento del nostro pianeta attorno al Sole da una distanza di circa 1,5 milioni di chilometri, posizionata nel punto di Lagrange 2 (L2), una posizione nella quale l'attrazione gravitazionale di Terra, Luna e Sole s annullano e non costituiscono un disturbo per il satellite. 

Nel corso della missione il 'collezionista' realizzera' circa 70 scansioni complete del cielo e permettera' di identificare centinaia di migliaia di oggetti cosmici diversi, come le nane brune oppure la distribuzione della materia oscura, aiutando cosi' a comprendere l'origine dell'Universo. ''La missione di Gaia - ha proseguito ancora Sarri - vede anche una partecipazione italiana non trascurabile, sia sul piano industriale che scientifico''. Alla realizzazione di questa grande mappa in 3D della nostra galassia hanno infatti partecipato Selex Galileo, Silo e Thales Alenia Space, e vedra' la partecipazione di una parte della comunita' scientifica italiana anche per l'analisi dei tanti dati che Gaia mandera' a Terra. Gli oltre 40 gigabyte di informazioni che il satellite inviera' ogni giorno (nei 5 anni l'equivalente di oltre 1 milione di Cd) sara' elaborata da un consorzio di enti di ricerca e universita', tra cui l'Osservatorio di Torino.

(ANSA)

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