"Nella mia vita fa capolino Ilaria D’Amico. Un giorno in un ospedale milanese ci ritroviamo, lei e io, per un evento benefico.
Lei è in quel momento il volto più popolare del giornalismo televisivo calcistico italiano e io sono lì come capitano della Nazionale.
Al termine della conferenza restiamo nell’auditorium e non si sa come, ma grazie a una prodigiosa e inaspettata confidenza, rimaniamo a parlare delle nostre vite private, del momento particolare che entrambi attraversiamo, della necessità di stare soli, ma anche di cercare un ritmo nella vita che ancora non abbiamo trovato.
Passiamo lì tanto tempo.
La conversazione viene interrotta dagli inservienti che gestiscono lo spazio conferenze dell’ospedale. «Dovremmo chiudere l’aula» ci dicono. Proviamo un po’ di vergogna, e guardandoci ci accorgiamo di essere arrossiti.
Ne nasce un’intesa reciproca, che diventa qualcosa di molto profondo.
Quando sono in ritiro sento una gran voglia di parlare, di raccontare delle cose che posso dire solo a lei. E iniziano così scambi di messaggi lunghissimi, e poco a poco delle telefonate che durano ore.
Prima di dormire le mando la buonanotte.
Quando ci innamoriamo lei è combattuta perché sa che la nostra relazione le porterà di certo dei grossi problemi sul lavoro, e che verrà aspramente criticata.
Vivo con molta tensione l’incontro che lei ha avuto con il suo editore per comunicargli la nostra relazione. Quando ci rivediamo la trovo sollevata e contenta, pare che gli abbia risposto: «Ma noi ti abbiamo sposata ben prima di Gigi e di chiunque altro!».
Ora tocca a me. Alla fine di un allenamento chiedo a mister Conte di restare soli: «Devo dirti una cosa delicata.»
Gli faccio un discorso abbastanza diretto, vista la sua personalità: «Sono innamorato di Ilaria D’Amico». Antonio non fiata. «E abbiamo deciso di stare insieme.» Antonio mi guarda negli occhi e non muove un muscolo facciale. Poi, finalmente, parla, e, fedele a se stesso, anche riguardo a un argomento così intimo, non riesce a sottrarsi a un accenno calcistico.
«Gigi, un fuoriclasse sta con una fuoriclasse. Andrà tutto bene.»..."
[Gianluigi Buffon]
Fonte: autobiografia "Cadere, rialzarsi, cadere, rialzarsi"
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