Unica figlia femmina di Neleo, (che era il figlio del Dio del mare, Poseidone), e di Clori, (che era la figlia del re di Orcomeno, Anfione), Però, (in greco antico Πηρώ, Pēró), aveva tre fratelli: Nestore, Cromio e Periclimeno.
Ragazza di estrema bellezza riceveva, di continuo, proposte di matrimonio da innumerevoli pretendenti che si rivolgevano a Neleo affinché concedesse, a colui che egli ritenesse il più meritevole tra loro, la mano della bella figlia.
Ma avendo egli un’unica figlia femmina, era riluttante a separarsene, soprattutto senza averci prima ottenuto un lauto guadagno, così pose come condizione, a chiunque ambisse ad ottenere la mano di Però, quella di portargli la mandria che apparteneva ad Ificlo.
L’impresa riuscì al veggente Melampo che, con le sue doti premonitorie, riuscì a curare l’infertilità di Ificlo, il quale, per sdebitarsi, gli concesse la sua mandria e così, una volta consegnata questa a Neleo e ottenuta in cambio la donna, il veggente la portò immediatamente al fratello Biante affinché ne facesse la propria sposa, dal momento che ne era follemente innamorato.
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Mitologia greca
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