“Come si conciliano la meccanica quantistica e la gravità? Abbiamo bisogno di una teoria della gravità quantistica o dobbiamo, come alcuni credono, modificare le leggi della meccanica quantistica? Questo è un problema fondamentale a cui si può rispondere solo sperimentalmente. Per farlo dobbiamo addentrarci in ambiti completamente nuovi dal punto di vista della misurazione. Le sfide sperimentali della ricerca di base creano la necessità di sviluppare nuovi metodi di misurazione migliori”.
Markus Aspelmeyer, fisico austriaco noto soprattutto per i suoi contributi nel campo dell’optomeccanica quantistica e per i suoi tentativi di integrare la meccanica quantistica con la teoria della gravità.
L’optomeccanica quantistica unisco lo sviluppo tecnologico dei dispositivi micro e nanomeccanici con gli strumenti forniti dall’ottica quantistica e dalla fisica atomica per la comprensione dell’interazione luce-materia. Attraverso l’accoppiamento di cavità ottiche, che sono dispositivi in grado di confinare la luce al loro interno, con risonatori meccanici si crea un sistema optomeccanico a cavità che consente il controllo quantistico sul movimento meccanico o viceversa. In questo contesto, le leggi della meccanica quantistica si manifestano nel movimento di oggetti con dimensioni macroscopiche (che vanno dai nanometri ai centimetri) e dai femtogrammi ai chilogrammi.
Storie Scientifiche
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