di Eugenio Garzotto
Morire a soli vent’anni, di propria mano, impiccandosi in una stanza di casa, mentre i genitori sono in vacanza. Questa la drammatica decisione presa da Juan Diego Pullin, residente ad Abano. All’origine del tragico gesto messo in atto dal giovane vi sarebbe stata, secondo una prima ricostruzione dei carabinieri, una delusione di carattere sentimentale. La scoperta di quanto accaduto è avvenuta nella tarda mattinata di ieri, martedì 27 luglio. A farla, alcuni amici di Juan, figlio unico, preoccupati dal fatto che non rispondesse alle loro chiamate. Telefonate fatte a partire dalla sera precedente, quando avevano deciso di contattarlo per proporgli di passare qualche ora in compagnia. I genitori del giovane, giocatore del Petrarca Basket di Padova, erano a Verona per trascorrere alcuni giorni di vacanza. Ma il cellulare continuava a squillare a vuoto.
I FATTI
In un primo momento, gli amici non si
erano preoccupati eccessivamente, pensando che avesse avuto altri
impegni. Anche se l’ansia, qualche ora dopo, era via via cresciuta
quando altre chiamate erano andate a vuoto. Ieri mattina, decisamente
angosciati e temendo che gli potesse essere accaduto qualcosa di grave,
si sono recati presso la sua abitazione. Nessuna risposta neppure al
campanello, premuto con sempre maggiore insistenza. A quel punto, hanno
fatto il giro della casa per vedere se fosse all’interno. E
d’improvviso, il mondo è caduto loro addosso quando, occhieggiando in
una delle finestre, hanno intravisto il corpo in una posizione purtroppo
inequivocabile. Subito è stato dato l’allarme al Suem. Un’ambulanza del
118 è partita a sirene spiegate dalla vicina Casa di cura di Abano. Si è
reso anche necessario l’intervento dei vigili del fuoco del
distaccamento termale per riuscire a introdursi nell’abitazione. Ma per
lui, oramai, non c’era più nulla da fare. Da ore, il suo cuore aveva
cessato di battere. All’équipe sanitaria non è rimasto che stilare il
certificato di morte. Sul posto è giunta anche una pattuglia dei
militari dell’Arma per gli accertamenti. Nell’abitazione di famiglia non
sono stati rinvenuti messaggi con una spiegazione del perché del
tragico gesto. I genitori, subito avvertiti, sono tornarti
precipitosamente dal capoluogo scaligero.
LE INDAGINI
I
carabinieri hanno sentito sia loro che gli amici. Al momento, l’unica
spiegazione parrebbe essere, come detto, quella di una delusione amorosa
che il ragazzo non sarebbe riuscito a superare. Non sarebbero emerse
altre plausibili motivazioni. Resta solo l’enorme vuoto lasciato da una
vita che si è spenta troppo presto. L’autorità giudiziaria ha già
concesso il nullaosta per mettere la salma a disposizione dei
famigliari.
https://www.leggo.it/italia/cronache/juan_diego_pellin_suicidio_impiccato_abano-6107458.html
Battaglia71
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