Conosciuto anche all’estero per i suoi studi nel campo dell’udito e le vertigini, è deceduto dopo due mesi di ricovero
di MARIA SILVIA CABRI
Modena, 14 marzo 2021 - Ha curato e guarito moltissimi pazienti,
provenienti da tutta Italia e non solo. Ma non è riuscito a vincere la
sua battaglia contro il Coronavirus. Il dottor Giorgio Guidetti, 67 anni,
presidente della Società italiana di Vestibologia e il più celebre
vestibologo d’Italia e non solo, è morto ieri dopo due mesi di ricovero
per un’infezione da Covid. Il mondo della sanità è in lutto per la
perdita del collega Giorgio, specialista otorinolaringoiatra e tra i
massimi esperti di vestibologia. In servizio presso l’Ausl di Modena dal
2004 al 2015, il dottor Guidetti ha diretto prima il Servizio di Vestibologia e Rieducazione vestibolare e poi l’Unità operativa di Audio-Vestibologia dell’ospedale Ramazzini di Carpi (dal 2010 al 2015). Nel 2013 era stato nominato presidente della Società Italiana di Vestibologia.
La vastissima competenza in materia di disturbi dell’udito e vertigini
acquisita in decenni di studio, unita a una rara sensibilità nei
confronti dei numerosi pazienti assistiti con risultati
eccellenti, sono doti ampiamente riconosciute nel corso della lunga
carriera. Doti che hanno contribuito alla crescita del reparto di
Otorinolaringoiatria del Ramazzini. "È con grande tristezza e
dolore che abbiamo appreso oggi della scomparsa del dottor Guidetti,
anche lui vittima di questa pandemia che sembra non concederci tregua –
afferma il dottor Sauro Tassi, direttore dell’Unità operativa di Otorinolaringoiatria dell’ospedale Ramazzini di Carpi –. È stato un professionista molto
stimato a livello nazionale e internazionale per il suo impegno nel
campo della vestibologia, collocandosi come punto di riferimento sia
clinico che scientifico. Delle sue grandi qualità professionali sono
testimonianza i numerosi articoli scientifici, i corsi e i congressi che
ha organizzato promuovendo una specialità nella specialità: la
vestibologia nell’ambito dell’otorinolaringoiatria. A
nome di tutti colleghi dell’ospedale Ramazzini, dove il dottor Guidetti
ha trascorso cinque anni della sua gloriosa professione, che esprimo un
messaggio di cordoglio e un abbraccio alla famiglia".
"Era un profondo conoscitore della vestibologia, in particolare per
quanto riguarda la riabilitazione e la rieducazione vestibolare –
ricorda Maurizio Negri, dirigente medico dell’Otorinolaringoiatria di
Carpi, collega e amico del dottor Guidetti –. Il suo arrivo a Carpi ha
coinciso con la nascita di un centro di eccellenza per la diagnosi delle
patologie vestibolari ma soprattutto il centro da lui guidato è stato
molto importante per la riabilitazione di tantissimi pazienti affetti da
vertigini invalidanti. Personalmente ritengo che il suo contributo
scientifico abbia determinato una crescita professionale nei medici e
nei tecnici di audiometria che hanno avuto il privilegio di lavorare con
lui negli anni trascorsi nel nostro ospedale".
Nato a Reggio Emilia, il dottor Guidetti ha dedicato la sua vita allo studio delle vertigini e dei disturbi dell’udito, campo in cui era diventato un esperto a livello internazionale. Dopo aver lavorato vari anni al Policlinico, era poi passato all’ospedale Ramazzini di Carpi e, dopo essere andato in pensione, era operativo dal 2015 al Poliambulatorio chirurgico modenese, dove lavorava insieme al figlio Riccardo, e coordinava la terapia rieducativa per le vertigini e l’instabilità cronica presso il centro Riacef di Fiorano Modenese. "L’ho voluto io a Carpi, ho fatto di tutto perché venisse", spiega Stefano Galli, già primario dell’Unità operativa di Otorinolaringoiatria del Ramazzini. "Abbiamo studiato a lungo, insieme, la correlazione tra tiroiditi e vertigini – chiosa Gianpaolo Papi, direttore dell’Unità Operativa di Endocrinologia, azienda Usl di Modena –. Mancherà moltissimo a me, a tutti i pazienti che lo adoravano e a tutti i colleghi che, come me, hanno avuto il privilegio di lavorare con lui".
Nato a Reggio Emilia, il dottor Guidetti ha dedicato la sua vita allo studio delle vertigini e dei disturbi dell’udito, campo in cui era diventato un esperto a livello internazionale. Dopo aver lavorato vari anni al Policlinico, era poi passato all’ospedale Ramazzini di Carpi e, dopo essere andato in pensione, era operativo dal 2015 al Poliambulatorio chirurgico modenese, dove lavorava insieme al figlio Riccardo, e coordinava la terapia rieducativa per le vertigini e l’instabilità cronica presso il centro Riacef di Fiorano Modenese. "L’ho voluto io a Carpi, ho fatto di tutto perché venisse", spiega Stefano Galli, già primario dell’Unità operativa di Otorinolaringoiatria del Ramazzini. "Abbiamo studiato a lungo, insieme, la correlazione tra tiroiditi e vertigini – chiosa Gianpaolo Papi, direttore dell’Unità Operativa di Endocrinologia, azienda Usl di Modena –. Mancherà moltissimo a me, a tutti i pazienti che lo adoravano e a tutti i colleghi che, come me, hanno avuto il privilegio di lavorare con lui".
https://www.ilrestodelcarlino.it/modena/cronaca/giorgio-guidetti-covid-1.6133064
Berlusconi71
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