Marzo 5, 2018
È mancata il 20 febbraio 2018 a Toronto la fondatrice del Bata Shoe Museum la più importante raccolta di calzature al mondo
Se ne è andata a 91 anni, sicuramente sorridendo. Perché Sonja Bata
sorrideva sempre, di un sorriso che ti faceva sentire la persona più
importante del mondo, in quel momento. Ho conosciuto e incontrato spesso
la “Signora Bata” – come tutti la chiamavano – nel corso degli Anni
’80. Eravamo entrati in sintonia, quasi in amicizia. Sembrava fragile,
ma non lo era affatto. Insieme a Thomas Bata, suo compagno di vita e di
lavoro per tantissimi anni, aveva visto rinascere e crescere la
compagnia fino a farla diventare la numero 1 al mondo: “Serviamo
1.000.000 di clienti al giorno” era lo slogan che accompagnava, allora,
il mondo Bata.
Era una donna piena di entusiasmo, capace di coltivare le sue esperienze
fino a farle diventare passioni: così nacque il Bata Shoe Museum di
Toronto. Era il 1995 e, in quell’occasione, la felicità aveva il volto
di Sonja Bata. Come quando mi disse – scherzando, ma non troppo – che
aveva trovato i calzini indossati da Napoleone a Sant’Elena. Chissà se
era vero?!
Di sicuro era ed è vero che la raccolta di calzature del Museo di Toronto è la più importante al mondo e aver creato qualcosa destinato a vivere nel tempo, aldilà di ogni moda, era per Sonja Bata motivo d’orgoglio.
Sonja Wettstein, nata a Zurigo nel 1926, laureata in architettura, si
trasferì in Canada subito dopo la seconda guerra mondiale, insieme al
marito Thomas che aveva sposato giovanissima. Con lui ha vissuto una
vita intensa, emozionante e, se non fosse un gioco di parole, “viva”.
Ciao Sonja (per una volta permettimi di darti del tu): sono sicuro che
il tuo sorriso ti accompagnerà ancora e per sempre, ora che hai
sicuramente potuto incontrare di nuovo il tuo Thomas. Un grande
abbraccio.
Lorenzo Raggi
https://fotoshoemagazine.com/it/sonja-bata-addio/
Berlusconi71
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